Test di Medicina, i posti per il concorsone sono soltanto 12.507, si entra con 78,6 (il doppio dell'anno scorso). L'ultimo posto disponibile? A Catanzaro
La graduatoria nazionale per l'accesso a Medicina 2024 e il rapporto di Alphatest che analizza gli esiti del Concorsone. Oltre 1500 studenti hanno preso il massimo dei voti grazie al nuovo meccanismo di domande pubbliche. L'incognita del prossimo anno
È arrivata la graduatoria nazionale per l'accesso a Medicina 2024 e porta con sé molti dispiaceri per i circa 45 mila idonei. Gli studenti che possono aspirare ad un posto con il test che si è svolto a fine maggio e a fine luglio sono soltanto 12.507: 2.400 posti sono prenotati per gli studenti che lo scorso anno, pur frequentando la quarta superiore, avevano partecipato alla selezione. Gli altri, per arrivare a oltre 21 mila che è il numero di matricole annunciato dal ministero (+1.231 rispetto allo scorso anno), sono disponibili in atenei privati e dunque sono stati assegnati con concorsi ad hoc delle singole università.
Il voto minimo
Ma la delusione più alta per gli studenti è che quest'anno il punteggio per passare la selezione è raddoppiato rispetto allo scorso anno. Alphatest ha calcolato che pur considerando un dieci per cento di posti che si libereranno nei prossimi mesi per effetto dei cosiddetti scorrimenti della graduatoria (per rifiuto del posto) il voto minimo per poter sperare di essere dentro è 78,6.
Il massimo dei voti
Ben 1500 studenti, grazie al nuovo tipo di test con le domande pubblicate in anticipo nella banca dati del ministero, hanno preso il massimo dei voti, cioè 90/90. Nelle edizioni in cui le domande erano sì le stesse per tutti ma non pescate nel set di quiz predisposti in anticipo, i 90 si contavano sulle dita di una mano.
Dopo la prima prova, effettuata a fine maggio, aveva destato scalpore e preoccupazione la concentrazione di voti alti soprattutto in alcuni atenei. La ministra aveva chiesto attenzione per evitare furbate e truffe. Ma il numero degli en-plein non è sceso nella seconda prova, a fine luglio.
La riforma
Resta l'incognita sul prossimo anno. Nelle intenzioni della ministra Anna Maria Bernini si dovrebbe introdurre un nuovo sistema di selezione, possibilmente alla fine del primo trimestre o addirittura del primo anno accademico, nel quale le materie dovrebbero essere comuni anche con altre facoltà scientifiche. Ma la legge che deve modificare l'accesso a Medicina è al momento ancora in commissione al Senato e, più passa il tempo, più diventa impensabile di introdurre tutti i cambiamenti, compresi quelli organizzativi richiesti alle università, già dal prossimo settembre. Ma l'ultima parola non è ancora detta: in ogni caso si potrebbe ripetere il concorsone di quest'anno.