Tra i volti nuovi del Concertone del Primo maggio c'era la ventiduenne Angelica Gori, in arte Chiamamifaro, che avevamo intervistato al suo debutto discografico nel 2020. Figlia di Giorgio Gori e Cristina Parodi, la cantautrice dopo la performance sul palco del Circo Massimo ha raccontato tutta la sua emozione anche sui social: «Primo maggio bagnato, primo maggio fortunato. Quasi non ci credo quanto è stato bello. Grazie di cuore, che figata», ha scritto a corredo di una carrellata di foto e video della memorabile giornata. Un traguardo arrivato dopo un'altra tappa importante della sua vita: pochi giorni fa, per la precisione il 19 aprile, è uscito il suo nuovo ep Disco default.
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Angelica, che ha debuttato nel mondo della musica a soli 18 anni col singolo Pasta rossa, è la terzogenita della coppia Parodi-Gori, unita da circa trent'anni. Oltre a lei, la giornalista e il sindaco di Bergamo hanno Benedetta, 27 anni, e Alessandro, 26. «Sono cresciuta con l'indie rock britannico: Arctic Monkeys, Libertines, The Cooks, eccetera. Poi ho scoperto il cantautorato italiano, Fabrizio De André su tutti», ha raccontato Angelica, che sin da piccola ha sempre ascoltato moltissima musica. I genitori, ha raccontato, hanno sempre supportato i suoi sogni da cantautrice: «Sono felici che io abbia trovato una passione così forte. Ma mi guardano da lontano. Siamo tutti d'accordo sul fatto che questa cosa la voglio fare per conto mio. Non voglio che mi diano una mano in nessun modo», ha chiarito in un'intervista la ventiduenne che non a caso per un paio d'anni ha vissuto a Londra, «dove nessuno conosceva i miei genitori».
Mamma Cristina guarda da lontano ma non può che essere orgogliosa di Angelica e di tutta la sua famiglia felice. Lo scorso febbraio, condividendo una rara foto con marito e figli, la giornalista aveva scritto: «Mi commuovo rivedendo nei volti dei miei figli ormai grandi le stesse espressioni che avevano da bambini. La stessa determinazione nell'inseguire i loro sogni e costruirsi il proprio futuro. Indipendentemente da noi, ma con gli stessi valori. E mi fa ridere che Giorgio abbia nelle due foto la stessa identica espressione concentrata, che ho amato dalla prima volta che ci siamo incontrati. Più di 30 anni fa. Questa che vedete è la cosa più bella che abbiamo costruito insieme».
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