Carlos Borja Centellas y Ponce de León

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Carlos Borja Centellas y Ponce de León
Cardinale
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Andrea Procaccini (1671–1734), Ritratto del cardinale Carlos de Borja y Centellas (dopo il 1721), olio su tela; Madrid (Spagna), Museo del Prado
Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 70 anni
Nascita Gandia
29 aprile 1663
Morte Madrid
8 agosto 1733
Sepoltura Casa professa della Compagnia di Gesù, Madrid
Conversione
Appartenenza
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Nominato Abate 30 aprile 1724
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Nominato arcivescovo 20 luglio 1705 da papa Clemente XI
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Consacrazione vescovile 30 novembre 1705 dall'arc. Francesco Acquaviva d'Aragona
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Elevazione a Patriarca 3 ottobre 1708 da papa Clemente XI
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Cardinale per 12 anni, 10 mesi e 8 giorni
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Incarichi ricoperti
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(per causa incerta o sconosciuta)
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Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Collegamenti esterni
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Carlos Borja Centellas y Ponce de León, nei testi in italiano chiamato Carlo Borgia (Gandia, 29 aprile 1663; † Madrid, 8 agosto 1733), è stato un cardinale spagnolo, nominato cardinale della Chiesa cattolica da papa Clemente XI.

Cenni biografici

Nato il 29 aprile 1663 (o 23 o 26 marzo 1663), Gandía, diocesi di Valencia, Spagna. Quarto figlio di Francisco Carlos de Borja y Centellas, IX duca di Gandía, e della duchessa María Ponce de León. Fratello del cardinale Francisco Antonio de Borja-Centelles y Ponce de León (1700). Il suo cognome è anche elencato come Centelles. Fu destinato alla carriera ecclesiastica in giovane età.

Istruzione e attività sacerdotale

Ha ricevuto la sua prima educazione in casa; poi, studiò per dieci anni, dal 1669 al 1679, al Colegio Mayor de San Ildefonso, Università di Alcalá, (dottorato in utroque iure, sia diritto canonico che civile).

Ordinato sacerdote(non sono state trovate ulteriori informazioni). Canonico del capitolo della cattedrale di Toledo. Arcidiacono di Madrid. Vice-Elemosiniere Maggiore del Re Carlo II di Spagna. Priore di Santa María del Sar a Santiago de Compostela. Abate nullius di Alcalá la Real, Burgohondo (dal 30 aprile 1724 fino alla sua morte) e Santa Pía. Abate di Santa Leocadia di Toledo. Nel 1698 divenne membro del Consejo de Órdenes con l'abito di Alcántara e in seguito, ricevette l'ufficio di sumiller de cortina dal re Filippo V di Spagna e membro del Consiglio d'Italia. Nel 1701 accompagnò il re a Barcellona e in Italia. Nominato vicario generale degli eserciti di terra e di mare nel 1702.

Episcopato

Eletto arcivescovo titolare di Trebisonda il 20 luglio 1705. Consacrato nel monastero dell'Incarnazione, monache agostiniane scalze, il 30 novembre 1705 a Madrid, da Francesco Acquaviva d'Aragona, arcivescovo titolare di Larissa, nunzio in Spagna, assistito da Francisco Solís Hervás(ch), O. de M., vescovo di Lérida, e da Julián Cano Tevar(ch), O.C.D., vescovo di Urgell. Il re e la regina e l'intera corte hanno partecipato alla cerimonia. Conservò tutti i suoi benefici.

Promosso al patriarcato titolare delle Indie Occidentali, mantenendo la sede titolare il 3 ottobre 1708; e anche pro-cappellano e maggiore elemosiniere del palazzo. Nel 1709 battezzò l'infante Felipe. Nel 1713 fu ammesso nella Venerabile Congregazione di San Pedro di sacerdoti nativi di Madrid, di cui fu cappellano tre volte. Nel 1720 amministrò il battesimo a un altro infante di nome Felipe.

Cardinalato

Creato cardinale presbitero nel concistoro del 30 settembre 1720; il re gli impose la berretta rossa, che gli era stata inviata dal papa, nella cappella reale il 2 febbraio 1721; ricevette la berretta rossa, il 10 giugno 1721 e il titolo di Santa Pudenziana, 21 giugno 1721. Non partecipò al conclave del 1721, che elesse papa Innocenzo XIII, perché arrivato in ritardo. Il 21 gennaio 1722 celebrò il matrimonio tra Fernando, principe delle Asturie, e Isabella d'Orléans. Partecipò al conclave del 1724, che elesse papa Benedetto XIII. Il 24 novembre 1724 prestò giuramento del regno al principe Fernando nella chiesa di San Jerónimo el Real a Madrid. Nella piazza reale di Madrid, il 27 dicembre 1727, celebrò il matrimonio dell'infanta María Ana Victoria con il principe José del Brasile, erede al trono del Portogallo e figlio primogenito del re Giovanni V. Non partecipò al conclave del 1730, che elesse papa Clemente XII.

Morte

Morto l'8 agosto 1733 nel Real Sitio de San Ildefonso (La Granja), Segovia. Esposto in quello stesso luogo; è stato sepolto nella casa professa della Compagnia di Gesù a Madrid. A Roma, il 26 agosto 1733 la Congregazione di San Pedro ha celebrato solenni esequie e l'orazione funebre è stata pronunciata dal Dr. Policarpo Gazini y Rozas.

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Abate ordinario di Alcalá la Real Successore: TerritorialAbbotCoA PioM.svg
Diego Castell y Ros de Medrano 1717 - 8 agosto 1733 Alvaro Mendoza Caamaño y Sotomayor I
II
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IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Diego Castell y Ros de Medrano {{{data}}} Alvaro Mendoza Caamaño y Sotomayor
Predecessore: Arcivescovo titolare di Trebisonda Successore: Archbishop CoA PioM.svg
Francesco Casati 20 luglio 1705 - 30 settembre 1720 Vincenzo Santini I
II
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VIII
IX
X
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con
Francesco Casati {{{data}}} Vincenzo Santini
Predecessore: Patriarca titolare delle Indie Occidentali Successore: PatriarchNonCardinal PioM.svg
Pedro Portocarrero y Guzmán 3 ottobre 1708 - 8 agosto 1733 Alvaro Mendoza Caamaño y Sotomayor I
II
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IX
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con
Pedro Portocarrero y Guzmán {{{data}}} Alvaro Mendoza Caamaño y Sotomayor
Predecessore: Cardinale presbitero di Santa Pudenziana Successore: CardinalCoA PioM.svg
Ferdinando Nuzzi 21 giugno 1721 - 8 agosto 1733 Giuseppe Spinelli I
II
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Ferdinando Nuzzi {{{data}}} Giuseppe Spinelli
Voci correlate
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