Bienne
Bienne (ufficialmente Biel/Bienne, in cui Biel è la denominazione in tedesco e Bienne quella in francese; in italiano Bienna, desueto[2]; in romancio Bienna[3]) è un comune svizzero di 56 640 abitanti del Canton Berna, nella regione del Seeland (circondario di Bienne, del quale è il capoluogo); ha lo status di città.
Bienne città | |
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(DE) (FR) Biel/Bienne | |
Localizzazione | |
Stato | Svizzera |
Cantone | Berna |
Regione | Seeland |
Circondario | Bienne |
Amministrazione | |
Sindaco | Erich Fehr (SPP) |
Lingue ufficiali | Tedesco Francese[1] |
Territorio | |
Coordinate | 47°08′12″N 7°14′48″E |
Altitudine | 434 m s.l.m. |
Superficie | 21,21 km² |
Abitanti | 56 640 (2017) |
Densità | 2 670,44 ab./km² |
Frazioni | vedi elenco |
Comuni confinanti | Brügg, Evilard, Ipsach, Nidau, Orpund, Orvin, Pieterlen, Port, Safnern, Sauge, Twann-Tüscherz |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 2500, 2501, 2502, 2503, 2504, 2505, 2510 |
Prefisso | 032 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice OFS | 0371 |
Targa | BE |
Nome abitanti | biennesi |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
È la decima città della Svizzera per numero di abitanti ed è la città elvetica bilingue (cioè con due lingue ufficiali usate affiancate) più popolosa (56,54% di germanofoni e 32,69% di francofoni)[2], a cavallo della frontiera linguistica fra la Svizzera tedesca e quella romanda.
Geografia fisica
modificaSituata ai piedi dei primi contrafforti del Massiccio del Giura, è affacciata sull'estremità nordorientale del Lago di Bienne.
Origine del nome
modificaStoria
modificaNel 1900 ha inglobato il comune soppresso di Vingelz[5], nel 1917 quello di Bözingen[6], nel 1920 quelli di Madretsch[7] e Mett[2][8].
Nel 2002 è stata una delle città organizzatrici dell'esposizione nazionale EXPO.02 con le città di Neuchâtel, Yverdon-les-Bains e Morat; Bienne è stata il capoluogo dell'omonimo distretto fino alla sua soppressione nel 2009.
Monumenti e luoghi d'interesse
modifica- Chiesa riformata (già di San Benedetto), attestata dal 1228 e ricostruita nel 1451-1470 in stile tardogotico nella città vecchia[2];
- La città vecchia (Altstadt) e i suoi monumenti[2];
- Pavillon Felseck, monoptero del XIX secolo, la cui costruzione è stata avviata da Georg Friedrich Heilmann[9];
- Sorgente romana[10];
- Il "Faubourg du lac" e la sua architettura[senza fonte].
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaL'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[2]:
Abitanti censiti[11]
Lingue e dialetti
modifica% | Ripartizione linguistica (gruppi principali)[12] |
---|---|
56,54% | madrelingua tedesca |
32,69% | madrelingua francese |
8,07% | madrelingua italiana |
Bienne è ufficialmente un comune bilingue tedesco/francese. Le due lingue sono parificate in tutti gli ambiti, e la segnaletica stradale è interamente bilingue[1].
Cultura
modificaMusei
modifica- Centre Pasquart, centro di arte contemporanea[2];
- Photoforum Pasquart[2];
- Neuhaus, museo di arte e di storia[2] (storia dell'industria e dell'orologeria di Bienne, vita borghese nel XIX secolo, collezione cinematografica W. Piasio, Collezione Robert con acquarelli su flora e fauna[senza fonte];
- Schwab (preistoria e archeologia)[2];
- Omega (orologi e cronometraggio Omega)[2];
- Centro Müller, museo dell'industria[senza fonte]
Eventi
modificaDal 2008 vi si svolgono annualmente gli Incontri di Bienne, un festival plurilingue per scrittori e traduttori che si svolge all'Istituto letterario svizzero.
Geografia antropica
modificaUrbanistica
modificaNel 2004 Bienne ricevette il Premio Wakker per i miglioramenti urbanistici apportati alla città: «In questi ultimi dieci anni, la città di Bienne è riuscita a rivalorizzare i propri spazi pubblici e un patrimonio edificatorio unico ereditato dal XX secolo ma trascurato a lungo. Sono state create diverse piazze e zone pedonali, mentre numerosi edifici del secolo scorso sono stati vincolati e ristrutturati. Grazie ai concorsi di architettura, la qualità estetica delle nuove costruzioni è nettamente migliorata. Le autorità comunali cercano di indirizzare attivamente l'evoluzione urbanistica con l'acquisizione di determinate aree e cedendone il diritto di superficie»[13].
Quartieri
modificaI quartieri di Bienne sono:
Economia
modificaLa regione del Seeland, pur essendo una zona economica estremamente dinamica e multiculturale in cui si parlano tedesco e francese, rimane tuttavia legata alle proprie tradizioni, in particolare all'artigianato dei fabbricanti di orologi. Qui si producono orologi famosi in tutto il mondo come Swatch, Omega, Rado o Rolex. L'industria orologiera e, in parte, anche l'industria di precisione si sono concentrate in questo territorio grazie a una rete di produttori, fornitori e scuole specializzate.
La regione ospita varie imprese svizzere come Feintool, Mikron e il Gruppo Swatch, ma anche numerose imprese estere come Harting, Festo, Movado Group, Fossil o La Montre Hermès. Inoltre, le sedi dell'Ufficio federale delle comunicazioni e di imprese come Orange, Sunrise, Swiss teletext TXT, Viasuisse, IXOS e SAP fanno di Bienne e del Seeland una roccaforte del comparto delle comunicazioni.
Infrastrutture e trasporti
modificaStoricamente agevolata nelle comunicazioni dalla presenza del lago, Bienne è servita dall'omonima stazione nella quale fermano servizi passeggeri operati da FFS e BLS. Nel 2005 Bienne ricevette il riconoscimento principale del Prix Velo per le infrastrutture a testimonianza di una politica tesa a favorire la sicurezza dei ciclisti[14].
Amministrazione
modificaOgni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini del comune.
Gemellaggi
modifica- Pachino, dal 2007[senza fonte]
Sport
modificaDal 1968 vi si tiene annualmente il Torneo scacchistico internazionale di Bienne, che è il torneo di scacchi più importante della Svizzera.
Note
modifica- ^ a b Schneuwly.
- ^ a b c d e f g h i j k Anne-Marie Dubler, Tobias Kästli, Bienne, in Dizionario storico della Svizzera, 23 gennaio 2018. URL consultato il 30 novembre 2018.
- ^ (RM) Bienne, su Pledari Grond. URL consultato il 13 settembre 2019.
(RM) La bilinguitad a Bienna, su Lebendige Traditionen. URL consultato il 7 luglio 2021.
(RM) AURA BIENNA, su Meteo News. URL consultato il 17 settembre 2019. - ^ (DE) Dr. Joseph Stadelmann, Die Etymologie des Namens Biel-Bienne, in Neues Berner Taschenbuch, vol. 8, da pag. 250 a pag. 256, 1902. URL consultato il 18 settembre 2019.
- ^ a b Vingelz, in Dizionario storico della Svizzera, 24 ottobre 2012. URL consultato il 30 novembre 2018.
- ^ a b Margrit Wick-Werder, Bözingen, in Dizionario storico della Svizzera, 5 marzo 2003. URL consultato il 30 novembre 2018.
- ^ a b c Madretsch, in Dizionario storico della Svizzera, 6 ottobre 2009. URL consultato il 30 novembre 2018.
- ^ a b Mett, in Dizionario storico della Svizzera, 20 novembre 2008. URL consultato il 30 novembre 2018.
- ^ (DE) Georg Friedrich Heilmann (1785-1862), Heilmanns weiteres Engagement für Biel [collegamento interrotto], su Regionales Gedächtnis, 13 luglio 2015. URL consultato il 19 settembre 2019.
- ^ Visitare Bienne Biel: informazioni e piccola guida, su Informagiovani Italia. URL consultato il 19 settembre 2019.
(DE) Margrit Wick-Werder, Die Römerquelle: Denkmal und Unort zugleich, su Vision 2035, giugno 2019. URL consultato il 19 settembre 2019. - ^ Dizionario storico della Svizzera.
- ^ Dizionario storico della Svizzera - Anno 2000
- ^ (FR) Les Prix Wakker jusqu'à nos jours, su heimatschutz.ch. URL consultato il 28 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2016).
- ^ (FR) Prix Velo Infrastructure 2005, su pro-velo.ch. URL consultato il 28 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2017).
Bibliografia
modifica- Rainer Schneuwly, Bilingue – Wie Freiburg und Biel mit der Zweisprachigkeit umgehen, Baden, Hier und Jetzt Verlag, 2019.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Bienne
Collegamenti esterni
modifica- (DE, FR, EN) Sito ufficiale, su biel-bienne.ch.
- (EN) Biel, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Anne-Marie Dubler, Tobias Kästli, Bienne, in Dizionario storico della Svizzera, 23 gennaio 2018. URL consultato il 30 novembre 2018.
- (DE) Sito internet sulla città vecchia, su altstadt-biel.ch.
- (FR, DE, EN) Sito internet ufficio del turismo Biel/Bienne Seeland, su biel-seeland.ch. URL consultato il 6 marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2019).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 167599217 · SBN TO0L000399 · LCCN (EN) n81140227 · GND (DE) 4006509-1 · BNF (FR) cb11865966j (data) · J9U (EN, HE) 987007566705905171 |
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