In psicologia il senso di colpa è un sentimento umano che, collegato alla colpa, intesa come il risultato di un'azione o di un'omissione che identifica chi è colpevole, reale o presunto, di trasgressioni a regole morali, religiose o giuridiche, si manifesta a chi lo prova come una riprovazione verso sé stessi.[1]

Rimorso di Giuda

Il senso di colpa conscio

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Il colpevole delle trasgressioni cioè spesso prova quel senso di colpa che può considerarsi un aspetto imprescindibile della costituzione umana nel suo progresso evolutivo che si manifesta con il senso di responsabilità che accompagna la libera scelta delle nostre azioni.[2]

La psicoanalisi sostiene che nel corso dell'età evolutiva, prima si obbedisce alle regole per la paura di essere puniti o di perdere l'affetto delle persone da cui si dipende poi, crescendo, aumenta la consapevolezza e il dispiacere di aver fatto del male agli altri o a sé stessi e nasce il sentimento di responsabilità e il desiderio di riparare al danno causato.[3]

«Senso di responsabilità o senso del dovere significa essere consapevole del male compiuto e/o del proprio essere in quanto segnato da questo male. Questo senso di colpa nasce di solito attraverso il "sentirsi" colpevole...provare un sentimento di colpa. Più precisamente si tratta non di un sentimento, ma di diversi sentimenti ed emozioni spiacevoli, come, per esempio, inquietudine, angoscia, tristezza, sconforto, dolore. Per questa ragione si suole anche parlare di «sensi di colpa».[4]»

Il senso di colpa, cioè, quando è conscio e motivato da azioni ritenute malvagie, realmente compiute, è riferibile a un meccanismo della coscienza evoluta che, se non è deformato, ci avverte di un disagio per aver infranto delle regole e ci stimola dunque a porre rimedio alle conseguenze dannose dei nostri atti.

«E perciò è pensabilissimo che anche il senso di colpa prodotto dalla civiltà non venga riconosciuto come tale, rimanga in gran parte inconscio o venga in luce come un disagio, come una scontentezza, per cui si cercano altre motivazioni.[5]»

Il senso di colpa inconscio

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Vi è anche un senso di colpa inconscio se determinato da sconosciute motivazioni irrazionali o fantasie [6] che differisce dal significato precedente assumendo quello di un'emozione che inficia la nostra autostima e la sicurezza in se stessi al punto di generare alcune patologie psichiche come ansia e depressione.[7] Un comportamento patologico si rinviene anche in coloro che non provano alcun senso di colpa come effetto delle loro trasgressioni.

Secondo Freud questo fenomeno psichico risale a un momento dello sviluppo mentale nel quale non si percepisce una netta distinzione tra l'interiorità e il mondo esterno, tra pensiero e realtà per cui egli notava il comportamento di «delinquenti per senso di colpa» che compiono delitti per ricevere quel castigo dovuto per le loro colpe immaginarie ed inesistenti.[8]

L'origine più profonda del senso di colpa, secondo l'analisi freudiana, è nel complesso di Edipo «in quanto da esso deriva la possibilità di distinguere tra "buono" e "cattivo", e soprattutto tra "buono" e "bene". Infatti, in seguito alla proibizione di possedere il corpo del genitore amato, quello che è "buono", quindi gradevole, diviene "male" , ossia cattivo.[9]» In quel desiderio proibito è la nascita del senso di colpa e di ogni nevrosi.

  1. ^ Enciclopedia Treccani alla voce "Colpa"
  2. ^ "Colpa" in Universo del Corpo di Lucio Pinkus – Treccani (1999)
  3. ^ Edoardo Giusti, Riccardo Bucciarelli, Terapia del senso di colpa, Sovera Edizioni, 2011 p.12 e sgg.
  4. ^ Jakub Gorczyca, Essere per l'altro., Gregorian Biblical BookShop, 2011 p.67
  5. ^ Sigmund Freud, L’avvenire di un’illusione - Il disagio della civiltà, Newton Compton Editori, 2010 cap.8
  6. ^ In Dizionario di medicina Treccani alla voce "Colpa"
  7. ^ Lucio Della Seta, Debellare il Senso di Colpa, Marsilio Editore 2005
  8. ^ Francesca Cremonini, Strumenti e tecniche per l'indagine criminologica. Una introduzione, FrancoAngeli, 2002 p.28
  9. ^ L. Pinkus, Op. cit.

Bibliografia

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  • B. Callieri, Il senso di colpa. Aspetti di psicopatologia antropologica, in C. Bellantuono e altri, La cura dell'infelicità, Roma, Theoria, 1994;
  • M. Klein, G. Meneguz, Aggressività, angoscia, senso di colpa, Bollate Boringhieri 2012
  • L. De Seta, Le origini del senso di colpa, Roma, Melusina, 1989;
  • P. Ekman, Telling lies, New York, Norton, 1985.

Voci correlate

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