A 10,5 km dalla linea d'arrivo, dal gruppo è scattato il russoMikhail Ignatiev (Team Katusha), che, raggiunti i fuggitivi, ha cercato di andarsene da solo. I quattro usciti allo scoperto a inizio tappa vengono ripresi a 9,8 chilometri dal traguardo, mentre Ignatiev, che aveva guadagnato solo una decina di secondi, subisce la stessa sorte poco dopo, a cinque dalla fine. Comincia il lavoro delle squadre dei velocisti, fra cui la Columbia, con quattro uomini per il treno del grande favorito Cavendish, e la Milram, per Ciolek.
Poco dopo l'arco dell'ultimo chilometro una caduta all'ultima curva scompone un po' i piani delle squadre, spaccando in due il peloton e lasciando davanti solo i velocisti. Cavendish, lasciato al vento da Mark Renshaw a 300 metri dall'arrivo, riesce a vincere quasi indisturbato la volata; dietro di lui si piazzano lo statunitenseTyler Farrar (Garmin-Slipstream), incapace di superarlo pur avendogli preso la ruota, e il francese Romain Feillu (Agritubel). A seguire Hushovd, il giapponeseYukiya Arashiro e gli altri velocisti.
Classifica generale, giovani e a squadre invariate; la maglia a pois di miglior scalatore passa invece sulle spalle del fuggitivo di giornata Jussi Veikkanen, primo a passare sotto i traguardo volanti della Côte de Roquefort-les-Pins (218 m), della Côte de Tournon (270 m) e del Col de l'Ange (260 m), tutti e tre gran premi della montagna di quarta categoria. La vittoria di tappa consente inoltre a Cavendish di indossare la maglia verde di leader della classifica a punti.
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