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Frisa: differenze tra le versioni

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{{Nota disambigua}}
{{Comuni dell'Abruzzo stub}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Frisa
|Panorama =
|Didascalia =
|Bandiera = Frisa-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Frisa-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Abruzzo
|Divisione amm grado 2 = Chieti
|Amministratore locale = Nicola Labbrozzi
|Partito = [[lista civica]] Frisa Cambia Lealmente
|Data elezione = 10-6-2018
|Data rielezione = 14-5-2023
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Abitanti = 1620
|Note abitanti = {{Istat|069|37|2022}}
|Aggiornamento abitanti = 31-12-2022
|Sottodivisioni = Colle Della Fonte, Badia, Colle Alto, Guastameroli, Vallone
|Divisioni confinanti = [[Crecchio]], [[Lanciano]], [[Ortona]], [[Poggiofiorito]], [[San Vito Chietino]]
|Zona sismica = 3
|Gradi giorno = 1596
|Nome abitanti = Frisani
|Patrono = [[San Pantaleone]]
|Festivo = 27 luglio
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Frisa (province of Chieti, region Abruzzo, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Frisa all'interno della provincia di Chieti
}}

'''Frisa''' (''Frìsce'' in [[dialetto abruzzese|abruzzese]]<ref>{{Cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani. | 1996 | Garzanti | Milano | isbn=88-11-30500-4 | p=288 | url=https://archive.org/details/dizionarioditopo00unse/page/288 }}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:1620}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> della [[provincia di Chieti]] in [[Abruzzo]], alla periferia nord-ovest di [[Lanciano]].

== Storia ==
Alcuni reperti di [[epoca romana]] attestano che il territorio di Frisa era abitato già in antichità, tuttavia le prime documentazioni letterarie risalgono all'[[XI secolo]] quando il territorio di Frisa fu possesso di Trasmondo III, conte di [[Chieti]]<ref>{{cita web
|url= http://www.sangroaventino.it/sezioni/-Frisa/
|titolo= Frisa e la sua storia
|accesso= 13 dicembre 2009
|anno= 2004
|dataarchivio= 5 marzo 2016
|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20160305185412/http://www.sangroaventino.it/sezioni/-Frisa/
|urlmorto= sì
}}</ref>, che lo aveva ricevuto in dote dalla moglie, effettiva feudataria del territorio<ref name="ReferenceA">{{Cita libro|autore=A. L. Antinori|titolo=Annali degli Abruzzi|anno=1971|editore=Forni Editore|città=Bologna|posizione=sub anno 1057|vol=VI}}</ref>; ella nel 1055 con atto di donazione testamentaria cede il castello di Frisa con la chiesa di Santa Lucia al [[Abbazia di Montecassino|monastero di S. Benedetto di Montecassino]]<ref>{{Cita libro|autore=A. L. Antinori|titolo=Annali degli Abruzzi|annooriginale=1971|editore=Forni Editore|città=Bologna|posizione=sub anno 1055|vol=VI}}</ref>, ma il Conte suo marito, contrario, lo occupa, per poi concederlo ai Cassinensi due anni più tardi, su intercessione del [[papa Vittore II]]<ref name="ReferenceA"/>. Nel [[1097]] è ancora compreso tra i beni dell'abbazia cassinense, come attesta la [[Bolla pontificia|bolla]] di conferma inviata da [[papa Urbano II]] all'allora abate [[Oderisio di Montecassino|Oderisio]]<ref>{{Cita libro|autore=A. L. Antinori|titolo=Annali degli Abruzzi|anno=1971|editore=Forni Editore|città=Bologna|posizione=sub anno 1097 sub voce "Casino"|vol=VI}}</ref>, e lo è ancora nel [[1105]] in altra bolla allo stesso abate da parte del [[papa Pasquale II]]<ref>{{Cita libro|autore= [[Anton Ludovico Antinori]]|titolo=Annali degli Abruzzi|anno=1971|editore=Forni Editore|città=Bologna|posizione=sub anno 1105 sub voce "Casino"|vol= VII}}</ref>.


La più antica frazione di Frisa è Guastameroli di cui si hanno notizie sin dall'[[XI secolo]] in un atto di compravendita risalente all'anno [[1087]] tra l'[[abbazia di San Giovanni in Venere]], che la riceve, e la [[Arcidiocesi di Chieti-Vasto|diocesi di Chieti]], che la cede<ref>{{Cita libro|autore=A. L. Antinori|titolo=Annali degli Abruzzi|anno=1971|editore=Forni Editore|città=Bologna|posizione=sub anno 1087 sub voce "S. Giovanni in Venere"|vol=VI}}</ref>, ove la frazione viene citata come "Lo Vasto Meruli"<ref name = "Archivio storico">{{cita web |url= http://www.sangroaventino.it/sezioni/-Frisa/pagine.asp?idn=2884 |titolo= Archivio storico |accesso= 13 dicembre 2009 |anno= 2004 |dataarchivio= 7 marzo 2016 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20160307043447/http://www.sangroaventino.it/sezioni/-Frisa/pagine.asp?idn=2884 |urlmorto= sì }}</ref>.
<!--tabella per la realizzazione di un comune-->

<!--questa tabella memorizza solo i parametri - la struttura/layout è nel template Comune-->
All'inizio del [[XV secolo|1400]] il borgo divenne feudo della città di [[Lanciano]], mentre nel [[1425]] fu dei [[Caldora]] indi dei [[Cotugno (famiglia)|Cotugno]] ma poi, per l'estinzione di questa famiglia, passò al [[demanio regio]]. Nei vari conteggi dei fuochi, Frisa contò 62 fuochi nel [[1447]], 55 nel [[1601]] e 67 nel [[1737]]. Dal [[1657]] fino all'estinzione delle [[feudalesimo|feudalità]] il paese fu feudo dei [[Caccianini]] (famiglia di origine [[Lombardia|lombarda]]) di cui il membro principale fu [[Felice Saverio Caccianini]] che fu consigliere di Intendenza sotto il governo [[borboni]]co. Nel [[1809]] la popolazione arrivò a {{formatnum:1281}} abitanti e nel [[1901]] si arrivò a {{formatnum:1954}} abitanti.<ref name = "Archivio storico"/>
<!--NON modificare la prima riga e le righe dove compare il simbolo uguale-->
[[File:The British Army in Italy 1943 NA9810.jpg|miniatura|Truppe alleate indiane a Frisa nel 1943]]
<!--sostituire gli spazi vuoti (&nbsp;) col testo o col numero che deve apparire nella tabella-->

<!--se non si sa cosa scrivere in una riga, mettere lo spazio vuoto (&nbsp;)-->
Presso Frisa si congiungevano il [[tratturo L'Aquila-Foggia]] e quello proveniente da rocca [[Montagna di Roseto|Roseto]].
<!--NON inserire ritorni a capo e NON modificare il numero delle righe-->

<!--se non si scrive una riga, questa appare come uno spazio vuoto nella tabella-->
=== Simboli ===
{{Comune|
Il gonfalone municipale è costituito da un drappo partito di rosso e di bianco.
nomecomune =

Frisa <!--scrivere qui il nome del comune-->
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
* Ex chiesa e convento di Santa Lucia, siti in piazza principe di Piemonte. La prima notizia della chiesa è attestata da un atto di donazione del [[1056]], mentre il campanile risale al [[XIV secolo]]. Del [[XVIII secolo]] è la costruzione della [[sacrestia]] sul passaggio di collegamento fra il Castro ed i nuovi quartieri del paese. Il campanile ha delle aperture a [[arco a tutto sesto|tutto sesto]] forse dell'impianto originario.<ref>{{cita web
|url= http://www.sangroaventino.it/sezioni/-Frisa/pagine.asp?idn=1840
|titolo= Ex Chiesa e Convento di Santa Lucia
|accesso= 13 dicembre 2009
|data= 2004
|dataarchivio= 5 marzo 2016
|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20160305222231/http://www.sangroaventino.it/sezioni/-Frisa/pagine.asp?idn=1840
|urlmorto= sì
}}</ref>
* Chiesa di Santa Maria (''Badia di Frisa''), sita in contrada Badia. La prima notizia della chiesa si ha in un atto di donazione del [[1049]] dove viene citato l'annesso monastero. Interessante è una notizia contenuta nella Bolla di conferma dei possedimenti territoriali inviata da papa Vittore II al neoeletto abate di Montecassino, Federico, del 1057, in cui il castello di Frisa (divenuto possesso cassinense nel 1055) è nominato nell'elenco dei castelli che si sono formati dalla fortificazione di Monasteri benedettini preesistenti<ref name="ReferenceA"/>: da questa notizia si evince che il nucleo più antico del paese si è formato intorno all'antico monastero e probabilmente grazie ad esso. Forse l'impianto attuale è dovuto a rimaneggiamenti ed ampliamenti nel tempo. La facciata presenta uno sviluppo orizzontale non simmetrico al suo asse. Il campanile è a vela. Un'apertura circolare è posta sopra il portale. L'interno è a tre [[navata|navate]] con [[volta a vela|volte a vela]].<ref>{{cita web
|url= http://www.sangroaventino.it/sezioni/-Frisa/pagine.asp?idn=1841
|titolo= Chiesa di Santa Maria o Badia di Frisa
|accesso= 13 dicembre 2009
|data= 2004
|urlmorto= sì
}}</ref>

* Il santuario Madonna del Popolo, sita in via Madonna del Popolo. <br />Il Santuario è sorto nell'arco di tempo che va dal 1664 al 1669, nei pressi di un crocicchio dove esisteva un'edicola votiva con l'immagine della Vergine Santissima, una pia donna pregava, come usava fare tutte le mattine, davanti a tale immagine, le apparve la Vergine, esprimendole il desiderio che il Popolo edificasse una chiesa e promettendo una specialissima protezione in tutte le necessità. Sparsasi tale notizia, accorsero a venerare l'immagine fedeli dei vicini paesi e molti ammalati furono guariti. La fama dei miracoli aumentò il concorso dei fedeli crescevano sempre di numero. Con le offerte di essi si iniziò la costruzione del Santuario. In due anni di lavoro il santuario fu costruito, il lunedì di Pentecoste del 1666 si svolse la prima processione della miracolosa Madonna del Popolo. Secondo un'iscrizione il santuario venne terminata nel 1669 ed inaugurata al culto nello stesso anno. Le elemosine dei fedeli furono ben amministrate dai procuratori laici del tempio che si arricchì velocemente di preziosi arredi religiosi e di opere d'arte. Nel contempo, intorno al culto della Madonna del Popolo e al suo Santuario, nacquero delle opere pie che originarono un “monte del grano” e l'adozione dei bambini abbandonati davanti alla chiesa (quest'ultima pia pratica è testimoniata fino all'Unità d'Italia). Dell'antica struttura oggi resta solo il [[presbiterio]] (decorato nel 1697 con figure a tutto tondo) poiché nel 1943, durante la loro ritirata dal fronte del Sangro, i tedeschi minarono il campanile che crollò su tutto il resto del Santuario, distruggendolo quasi interamente. Finita la guerra, il santuario fu ricostruito ed ampliato dai fedeli e di nuovo consacrato il 26 luglio 1947. All'interno, in un altare barocco, era conservata l'immagine sacra della ''Madonna del Popolo'' su tela del cinquecento che fu trafugata dai ladri il 30 dicembre 1980. Alcuni fedeli e il parroco, attraverso la televisione, rivolsero un invito a restituire il quadro rubato (andarono alla Trasmissione televisiva di Rai 2 ''[[Portobello (programma televisivo 1977)|Portobello]]''), ma senza esito. Il pittore [[Pietro Annigoni]], ascoltando l'invito del parroco e dei fedeli, offrì un suo dipinto in sostituzione di quello trafugato. La comunità Frisana accettò la nuova immagine, ovviamente molto diversa da quella antica, che fu consacrata l'8 dicembre 1981 e collocata sull'altare.<ref>{{cita web|sito=L'Opinionista|titolo=Le tradizioni in Abruzzo: La Madonna del Popolo di Frisa|nome=Donatella|cognome=Di Biase|data= 31 dicembre 2012|url=https://www.lopinionista.it/notizia.php?id=926}}</ref><ref>{{YouTube|autore = TV2000
|id = YVY7ioOhuDk|titolo = La devozione alla Madonna del Popolo di Frisa. L'intervista a Mons. Emidio Cipollone}}</ref> Anche con una nuova immagine il culto della Madonna del Popolo continua ad essere vivo. Dal 1º maggio 2013 al 9 giugno 2014, si è svolto l'anno Giubiliare del santuario della Madonna del Popolo. L'evento religioso è ricaduto in occasione della ricorrenza del 350º anniversario dall'apparizione della Madonna del Popolo di Frisa.<ref>{{cita web|titolo= Madonna del Popolo di Frisa |url= http://www.madonnadelpopolofrisa.it/index.html |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140311022806/http://www.madonnadelpopolofrisa.it/index.html
|dataarchivio= 11 marzo 2014|urlmorto= sì}}</ref>
* Chiesa di San Pantaleone, sita in contrada San Pantaleone. La prima citazione della chiesa è del [[1627]] quando si parla di una cappella, tuttavia le forme odierne della chiesa sono da ricercare nel [[1742]] (data posta sul portale), quando viene fatto un ampliamento dell'edificio religioso. La facciata è suddivisa in tre parti mediante delle [[parasta|paraste]]. Sopra il portale vi è una finestra ad arco ribassato. Il [[timpano (architettura)|timpano]] è a cornici modanate con un'apertura circolare al suo interno. L'interno è ad aula unica.<ref>{{cita web
|url= http://www.sangroaventino.it/sezioni/-Frisa/pagine.asp?idn=1842
|titolo= Chiesa di San Pantaleo
|accesso= 13 dicembre 2009
|data= 2004
|dataarchivio= 5 marzo 2016
|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20160305203251/http://www.sangroaventino.it/sezioni/-Frisa/pagine.asp?idn=1842
|urlmorto= sì
}}</ref>

* Chiesa di San Filippo Neri, sita nella frazione Guastameroli. La chiesa, o meglio la parte esterna dell'edificio, venne costruita tra il XVIII ed il [[XIX secolo]]. L'interno venne ultimato alla metà dell'Ottocento. La facciata è a capanna. Ai lati della chiesa vi sono delle coppie di [[lesena|lesene]] giganti. Il campanile è posto su di un fianco della chiesa e presenta delle [[cornice marcapiano|cornici marcapiano]]. L'interno è a navata unica.<ref>{{cita web |url= http://www.sangroaventino.it/sezioni/-Frisa/pagine.asp?idn=1839 |titolo= Chiesa di San Filippo Neri |accesso= 13 dicembre 2009 |data= 2004 |dataarchivio= 5 marzo 2016 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20160305185643/http://www.sangroaventino.it/sezioni/-Frisa/pagine.asp?idn=1839 |urlmorto= sì }}</ref>

=== Architetture civili ===
* Palazzo baronale Caccianini, sito in piazza Principe di Piemonte. Il palazzo fu fatto costruire dalla famiglia Caccanini a partire dal [[XVII secolo]] come propria residenza inglobando varie strutture della cinta muraria nel proprio palazzo. Alla metà del Settecento risulta una sopraelevazione dell'edificio, mentre è degli inizi del XIX secolo l'aggiunta di un'ala trasversale dell'edificio precedente. È suddiviso in tre livelli. Solo il primo ed il terzo livello sono imbiancati, il piano centrale presenta una muratura a vista per via dello scrostamento della vernice. Al pian terreno vi sono vari ingressi per le abitazioni e i luoghi di deposito, aperti forse di recente. Le aperture al primo piano sono state murate per via dell'abbandono. Le aperture al secondo piano si affacciano su dei balconcini e incorniciate da rilievi in stucco. Nella parte del cortile il palazzo presenta due livelli anziché tre.<ref>{{cita web |url= http://www.sangroaventino.it/sezioni/-Frisa/pagine.asp?idn=1844 |titolo= Palazzo Baronale Caccianini |accesso= 13 dicembre 2009 |data= 2004 |urlmorto= sì }}</ref>
* Passaggio di raccordo tra antico castro e i nuovi quartieri, sito in piazza principe di Piemonte. È stato realizzato nel [[1747]] come indicato da un'iscrizione sulla muratura presso la porta sul lato della sacrestia della chiesa di Santa Lucia. Il passaggio è costituito da tre campate con [[volta a crociera|volte a crociera]] con mattoni con raccordo ad archi a tutto sesto.<ref>{{cita web
|url= http://www.sangroaventino.it/sezioni/-Frisa/pagine.asp?idn=1845
|titolo= Passaggio di Raccordo tra antico Castro e Nuovi Quartieri
|accesso= 13 dicembre 2009
|data= 2004
|urlmorto= sì
}}</ref>
* Torre, sita in piazza principe di Piemonte. Attualmente è inglobata nel palazzo Caccianini e risulta abitata (sede del Gruppo volontari comunale di protezione civile Frisa)<ref>[http://procivilchieti.it/scheda.php?a=16 Procivil Chieti - Gruppo Comunale di Protezione Civile Frisa (CH)<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131102211425/http://procivilchieti.it/scheda.php?a=16 |data=2 novembre 2013 }}</ref>. Fu costruita nel XIV secolo, mentre fu accorpata al XVII secolo al palazzo baronale. La base è circolare ed è costruito in pietre miste a mattoni in cui si aprono varie finestre.<ref>{{cita web |url= http://www.sangroaventino.it/sezioni/-Frisa/pagine.asp?idn=1846 |titolo= Torre dell'Antica Cerchia Muraria |accesso= 13 dicembre 2009 |data= 2004 |dataarchivio= 7 marzo 2016 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20160307043120/http://www.sangroaventino.it/sezioni/-Frisa/pagine.asp?idn=1846 |urlmorto= sì }}</ref>

== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Frisa}}

== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|23 aprile 1995
|13 giugno 1999
|Paolo Iasci
|[[Lista civica]] di [[Centro-sinistra]]
|Sindaco
|<ref>{{Cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=23/04/1995&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=230370&levsut3=3&lev3=370&lev2=23&ne2=23&es2=S&levsut2=2&lev1=13&ne1=13&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|titolo=Risultato delle elezioni amministrative del 23 aprile 1995|autore=Archivio Storico delle Elezioni del [[Ministero dell'Interno]]}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|14 giugno 1999
|6 dicembre 2007
|Franco Spargoli
|[[Lista civica]] di [[Centro-destra]] <small>(1999-2004)</small><br />[[Lista Civica]] <small>(2004-2007)</small>
|Sindaco
|<ref>{{Cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=13/06/1999&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=230370&levsut3=3&lev3=370&lev2=23&ne2=23&es2=S&levsut2=2&lev1=13&ne1=13&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|titolo=Risultato delle elezioni amministrative del 13 giugno 1999|autore=Archivio Storico delle Elezioni del [[Ministero dell'Interno]]}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=12/06/2004&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=230370&levsut3=3&lev3=370&lev2=23&ne2=23&es2=S&levsut2=2&lev1=13&ne1=13&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|titolo=Risultato delle elezioni amministrative del 12 giugno 2004|autore=Archivio Storico delle Elezioni del [[Ministero dell'Interno]]}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|7 dicembre 2007
|14 aprile 2008
|Luciano Conti
|
|
|[[Commissario Prefettizio]]
nomepaese =
|<ref>{{Cita web|url=http://www.gazzettaufficiale.biz/atti/2008/20080018/08A00409.htm|titolo=Decreto presidente della Repubblica 9 gennaio 2008|autore=[[Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana|Gazzetta Ufficiale]], Serie 18 del 22 gennaio 2008}}</ref>
[[Italia]] <!--non modificare-->
}}
|
{{ComuniAmminPrec
nomeregione =
|15 aprile 2008
[[Abruzzo]] <!--regione di appartenenza - con doppie parentesi quadre-->
|10 giugno 2018
|
|Rocco Di Battista
nomeprovincia =
|[[lista civica]] Frisa unita
di Chieti <!--nome provincia di appartenenza - senza parentesi quadre - col prefisso di Xxx-->
|Sindaco
|
|<ref>{{Cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=13/04/2008&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=230370&levsut3=3&lev3=370&lev2=23&ne2=23&es2=S&levsut2=2&lev1=13&ne1=13&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|titolo=Risultato delle elezioni amministrative del 13 aprile 2008|autore=Archivio Storico delle Elezioni del [[Ministero dell'Interno]]}}</ref><ref name="Elezioni 2013">{{Cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=26/05/2013&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=230370&levsut3=3&lev3=370&lev2=23&ne2=23&es2=S&levsut2=2&lev1=13&ne1=13&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|titolo=Risultato delle elezioni amministrative del 26 maggio 2013|autore=Archivio Storico delle Elezioni del [[Ministero dell'Interno]]}}</ref>
siglaprovincia =
CH <!--sigla della provincia di appartenenza - senza parentesi quadre-->
|
latitudine =
42° 16‘ <!--scrivere la latitudine del capoluogo del comune - non scrivere Nord che viene messo automaticamente-->
|
longitudine =
14° 22‘ <!--scrivere la longitudine del capoluogo del comune - non scrivere Est che viene messo automaticamente-->
|
altitudine =
&nbsp; <!--scrivere l'altezza del capoluogo del comune in metri - non scrivere la m finale che viene messa automaticamente-->
|
superficie =
11 <!--scrivere la superficie del comune (in km2) - di solito con due decimali - - non scrivere km2 che viene messo automaticamente-->
|
popolazione =
1.940 <!--scrivere la popolazione totale del comune - col punto separatore delle migliaia - eventualmente aggiungere <small>2001</small>-->
|
densita =
176 <!--scrivere la densità di popolazione del comune - con due decimali-->
|
frazionicomune =
&nbsp; <!--Eventuali frazioni - se non ci sono lasciare lo spazio &nbsp; - non scrivere nella riga sopra, ma solo in questa - nomi senza parentesi quadre (di norma) - separati da virgola e spazio - non usare <br> perché va a capo automaticamente-->
|
comunilimitrofi =
[[Crecchio]], [[Lanciano]], [[Ortona (CH)|Ortona]], [[Poggiofiorito]], [[San Vito Chietino]] <!--Comuni confinanti anche di altre province - se non ci sono lasciare lo spazio &nbsp; - non scrivere nella riga sopra, ma solo in questa - nomi esatti con doppie parentesi quadre (sempre) - separati da virgola e spazio - non usare <br> va a capo automaticamente-->
|
cap =
66030 <!--codice di avviamento postale del comune - anche più di uno-->
|
prefisso =
0872 <!--prefisso telefonico del comune - anche più di uno-->
|
istat =
069037 <!--codice istat del comune - 6 cifre con 0 iniziale-->
|
fiscale =
&nbsp; <!--iniziale del codice fiscale-->
|
nomeabitanti =
&nbsp; <!--nome degli abitanti-->
|
nomepatrono =
&nbsp; <!--nome del Santo Patrono del Comune-->
|
datapatrono =
&nbsp; <!--ricorrenza del Santo Patrono - giorno festivo per il Comune - nella forma [[7 maggio]] con doppie parentesi quadre-->
|
sito =
[] <!--sito internet ufficiale del comune - con singole parentesi quadre-->
}}
}}
{{ComuniAmminPrec
<!-- fine della tabella comune -->
|10 giugno 2018
|14 maggio 2023
|Nicola Labbrozzi
|[[lista civica]] Frisa Cambia
|Sindaco
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|14 maggio 2023
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== Note ==
<references/>


== Bibliografia ==
'''Frisa''' è un comune di 1.940 abitanti della [[provincia di Chieti]].
* {{cita libro
|cognome= D'Angelo
|nome= D.
|titolo= Quaderni di rivista Abruzzese n. 37
|annooriginale= 2001
|città= Lanciano
|capitolo= Frisa. Una comunità agricola in un'economia urbana
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== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
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[[Categoria:Comuni della provincia di Chieti]]
{{Comuni della provincia di Chieti}}
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Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Frisa (disambigua).
Frisa
comune
Frisa – Stemma
Frisa – Bandiera
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Abruzzo
Provincia Chieti
Amministrazione
SindacoNicola Labbrozzi (lista civica Frisa Cambia Lealmente) dal 10-6-2018 (2º mandato dal 14-5-2023)
Territorio
Coordinate42°16′N 14°22′E
Altitudine237 m s.l.m.
Superficie11,49 km²
Abitanti1 620[1] (31-12-2022)
Densità140,99 ab./km²
FrazioniColle Della Fonte, Badia, Colle Alto, Guastameroli, Vallone
Comuni confinantiCrecchio, Lanciano, Ortona, Poggiofiorito, San Vito Chietino
Altre informazioni
Cod. postale66030
Prefisso0872
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT069037
Cod. catastaleD803
TargaCH
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona D, 1 596 GG[3]
Nome abitantiFrisani
PatronoSan Pantaleone
Giorno festivo27 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Frisa
Frisa
Frisa – Mappa
Frisa – Mappa
Posizione del comune di Frisa all'interno della provincia di Chieti
Sito istituzionale

Frisa (Frìsce in abruzzese[4]) è un comune italiano di 1 620 abitanti[1] della provincia di Chieti in Abruzzo, alla periferia nord-ovest di Lanciano.

Alcuni reperti di epoca romana attestano che il territorio di Frisa era abitato già in antichità, tuttavia le prime documentazioni letterarie risalgono all'XI secolo quando il territorio di Frisa fu possesso di Trasmondo III, conte di Chieti[5], che lo aveva ricevuto in dote dalla moglie, effettiva feudataria del territorio[6]; ella nel 1055 con atto di donazione testamentaria cede il castello di Frisa con la chiesa di Santa Lucia al monastero di S. Benedetto di Montecassino[7], ma il Conte suo marito, contrario, lo occupa, per poi concederlo ai Cassinensi due anni più tardi, su intercessione del papa Vittore II[6]. Nel 1097 è ancora compreso tra i beni dell'abbazia cassinense, come attesta la bolla di conferma inviata da papa Urbano II all'allora abate Oderisio[8], e lo è ancora nel 1105 in altra bolla allo stesso abate da parte del papa Pasquale II[9].

La più antica frazione di Frisa è Guastameroli di cui si hanno notizie sin dall'XI secolo in un atto di compravendita risalente all'anno 1087 tra l'abbazia di San Giovanni in Venere, che la riceve, e la diocesi di Chieti, che la cede[10], ove la frazione viene citata come "Lo Vasto Meruli"[11].

All'inizio del 1400 il borgo divenne feudo della città di Lanciano, mentre nel 1425 fu dei Caldora indi dei Cotugno ma poi, per l'estinzione di questa famiglia, passò al demanio regio. Nei vari conteggi dei fuochi, Frisa contò 62 fuochi nel 1447, 55 nel 1601 e 67 nel 1737. Dal 1657 fino all'estinzione delle feudalità il paese fu feudo dei Caccianini (famiglia di origine lombarda) di cui il membro principale fu Felice Saverio Caccianini che fu consigliere di Intendenza sotto il governo borbonico. Nel 1809 la popolazione arrivò a 1 281 abitanti e nel 1901 si arrivò a 1 954 abitanti.[11]

Truppe alleate indiane a Frisa nel 1943

Presso Frisa si congiungevano il tratturo L'Aquila-Foggia e quello proveniente da rocca Roseto.

Il gonfalone municipale è costituito da un drappo partito di rosso e di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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  • Ex chiesa e convento di Santa Lucia, siti in piazza principe di Piemonte. La prima notizia della chiesa è attestata da un atto di donazione del 1056, mentre il campanile risale al XIV secolo. Del XVIII secolo è la costruzione della sacrestia sul passaggio di collegamento fra il Castro ed i nuovi quartieri del paese. Il campanile ha delle aperture a tutto sesto forse dell'impianto originario.[12]
  • Chiesa di Santa Maria (Badia di Frisa), sita in contrada Badia. La prima notizia della chiesa si ha in un atto di donazione del 1049 dove viene citato l'annesso monastero. Interessante è una notizia contenuta nella Bolla di conferma dei possedimenti territoriali inviata da papa Vittore II al neoeletto abate di Montecassino, Federico, del 1057, in cui il castello di Frisa (divenuto possesso cassinense nel 1055) è nominato nell'elenco dei castelli che si sono formati dalla fortificazione di Monasteri benedettini preesistenti[6]: da questa notizia si evince che il nucleo più antico del paese si è formato intorno all'antico monastero e probabilmente grazie ad esso. Forse l'impianto attuale è dovuto a rimaneggiamenti ed ampliamenti nel tempo. La facciata presenta uno sviluppo orizzontale non simmetrico al suo asse. Il campanile è a vela. Un'apertura circolare è posta sopra il portale. L'interno è a tre navate con volte a vela.[13]
  • Il santuario Madonna del Popolo, sita in via Madonna del Popolo.
    Il Santuario è sorto nell'arco di tempo che va dal 1664 al 1669, nei pressi di un crocicchio dove esisteva un'edicola votiva con l'immagine della Vergine Santissima, una pia donna pregava, come usava fare tutte le mattine, davanti a tale immagine, le apparve la Vergine, esprimendole il desiderio che il Popolo edificasse una chiesa e promettendo una specialissima protezione in tutte le necessità. Sparsasi tale notizia, accorsero a venerare l'immagine fedeli dei vicini paesi e molti ammalati furono guariti. La fama dei miracoli aumentò il concorso dei fedeli crescevano sempre di numero. Con le offerte di essi si iniziò la costruzione del Santuario. In due anni di lavoro il santuario fu costruito, il lunedì di Pentecoste del 1666 si svolse la prima processione della miracolosa Madonna del Popolo. Secondo un'iscrizione il santuario venne terminata nel 1669 ed inaugurata al culto nello stesso anno. Le elemosine dei fedeli furono ben amministrate dai procuratori laici del tempio che si arricchì velocemente di preziosi arredi religiosi e di opere d'arte. Nel contempo, intorno al culto della Madonna del Popolo e al suo Santuario, nacquero delle opere pie che originarono un “monte del grano” e l'adozione dei bambini abbandonati davanti alla chiesa (quest'ultima pia pratica è testimoniata fino all'Unità d'Italia). Dell'antica struttura oggi resta solo il presbiterio (decorato nel 1697 con figure a tutto tondo) poiché nel 1943, durante la loro ritirata dal fronte del Sangro, i tedeschi minarono il campanile che crollò su tutto il resto del Santuario, distruggendolo quasi interamente. Finita la guerra, il santuario fu ricostruito ed ampliato dai fedeli e di nuovo consacrato il 26 luglio 1947. All'interno, in un altare barocco, era conservata l'immagine sacra della Madonna del Popolo su tela del cinquecento che fu trafugata dai ladri il 30 dicembre 1980. Alcuni fedeli e il parroco, attraverso la televisione, rivolsero un invito a restituire il quadro rubato (andarono alla Trasmissione televisiva di Rai 2 Portobello), ma senza esito. Il pittore Pietro Annigoni, ascoltando l'invito del parroco e dei fedeli, offrì un suo dipinto in sostituzione di quello trafugato. La comunità Frisana accettò la nuova immagine, ovviamente molto diversa da quella antica, che fu consacrata l'8 dicembre 1981 e collocata sull'altare.[14][15] Anche con una nuova immagine il culto della Madonna del Popolo continua ad essere vivo. Dal 1º maggio 2013 al 9 giugno 2014, si è svolto l'anno Giubiliare del santuario della Madonna del Popolo. L'evento religioso è ricaduto in occasione della ricorrenza del 350º anniversario dall'apparizione della Madonna del Popolo di Frisa.[16]
  • Chiesa di San Pantaleone, sita in contrada San Pantaleone. La prima citazione della chiesa è del 1627 quando si parla di una cappella, tuttavia le forme odierne della chiesa sono da ricercare nel 1742 (data posta sul portale), quando viene fatto un ampliamento dell'edificio religioso. La facciata è suddivisa in tre parti mediante delle paraste. Sopra il portale vi è una finestra ad arco ribassato. Il timpano è a cornici modanate con un'apertura circolare al suo interno. L'interno è ad aula unica.[17]
  • Chiesa di San Filippo Neri, sita nella frazione Guastameroli. La chiesa, o meglio la parte esterna dell'edificio, venne costruita tra il XVIII ed il XIX secolo. L'interno venne ultimato alla metà dell'Ottocento. La facciata è a capanna. Ai lati della chiesa vi sono delle coppie di lesene giganti. Il campanile è posto su di un fianco della chiesa e presenta delle cornici marcapiano. L'interno è a navata unica.[18]

Architetture civili

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  • Palazzo baronale Caccianini, sito in piazza Principe di Piemonte. Il palazzo fu fatto costruire dalla famiglia Caccanini a partire dal XVII secolo come propria residenza inglobando varie strutture della cinta muraria nel proprio palazzo. Alla metà del Settecento risulta una sopraelevazione dell'edificio, mentre è degli inizi del XIX secolo l'aggiunta di un'ala trasversale dell'edificio precedente. È suddiviso in tre livelli. Solo il primo ed il terzo livello sono imbiancati, il piano centrale presenta una muratura a vista per via dello scrostamento della vernice. Al pian terreno vi sono vari ingressi per le abitazioni e i luoghi di deposito, aperti forse di recente. Le aperture al primo piano sono state murate per via dell'abbandono. Le aperture al secondo piano si affacciano su dei balconcini e incorniciate da rilievi in stucco. Nella parte del cortile il palazzo presenta due livelli anziché tre.[19]
  • Passaggio di raccordo tra antico castro e i nuovi quartieri, sito in piazza principe di Piemonte. È stato realizzato nel 1747 come indicato da un'iscrizione sulla muratura presso la porta sul lato della sacrestia della chiesa di Santa Lucia. Il passaggio è costituito da tre campate con volte a crociera con mattoni con raccordo ad archi a tutto sesto.[20]
  • Torre, sita in piazza principe di Piemonte. Attualmente è inglobata nel palazzo Caccianini e risulta abitata (sede del Gruppo volontari comunale di protezione civile Frisa)[21]. Fu costruita nel XIV secolo, mentre fu accorpata al XVII secolo al palazzo baronale. La base è circolare ed è costruito in pietre miste a mattoni in cui si aprono varie finestre.[22]

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[23]

Amministrazione

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 13 giugno 1999 Paolo Iasci Lista civica di Centro-sinistra Sindaco [24]
14 giugno 1999 6 dicembre 2007 Franco Spargoli Lista civica di Centro-destra (1999-2004)
Lista Civica (2004-2007)
Sindaco [25][26]
7 dicembre 2007 14 aprile 2008 Luciano Conti Commissario Prefettizio [27]
15 aprile 2008 10 giugno 2018 Rocco Di Battista lista civica Frisa unita Sindaco [28][29]
10 giugno 2018 14 maggio 2023 Nicola Labbrozzi lista civica Frisa Cambia Sindaco [30]
14 maggio 2023 in carica Nicola Labbrozzi lista civica Frisa Cambia Sindaco [31]
  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 288, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ Frisa e la sua storia, su sangroaventino.it, 2004. URL consultato il 13 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  6. ^ a b c A. L. Antinori, Annali degli Abruzzi, vol. VI, Bologna, Forni Editore, 1971, sub anno 1057.
  7. ^ A. L. Antinori, Annali degli Abruzzi, vol. VI, Bologna, Forni Editore, 1971, sub anno 1055.
  8. ^ A. L. Antinori, Annali degli Abruzzi, vol. VI, Bologna, Forni Editore, 1971, sub anno 1097 sub voce "Casino".
  9. ^ Anton Ludovico Antinori, Annali degli Abruzzi, vol. VII, Bologna, Forni Editore, 1971, sub anno 1105 sub voce "Casino".
  10. ^ A. L. Antinori, Annali degli Abruzzi, vol. VI, Bologna, Forni Editore, 1971, sub anno 1087 sub voce "S. Giovanni in Venere".
  11. ^ a b Archivio storico, su sangroaventino.it, 2004. URL consultato il 13 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2016).
  12. ^ Ex Chiesa e Convento di Santa Lucia, su sangroaventino.it, 2004. URL consultato il 13 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  13. ^ Chiesa di Santa Maria o Badia di Frisa [collegamento interrotto], su sangroaventino.it, 2004. URL consultato il 13 dicembre 2009.
  14. ^ Donatella Di Biase, Le tradizioni in Abruzzo: La Madonna del Popolo di Frisa, su L'Opinionista, 31 dicembre 2012.
  15. ^ Filmato audio TV2000, La devozione alla Madonna del Popolo di Frisa. L'intervista a Mons. Emidio Cipollone, su YouTube.
  16. ^ Madonna del Popolo di Frisa, su madonnadelpopolofrisa.it (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2014).
  17. ^ Chiesa di San Pantaleo, su sangroaventino.it, 2004. URL consultato il 13 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  18. ^ Chiesa di San Filippo Neri, su sangroaventino.it, 2004. URL consultato il 13 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  19. ^ Palazzo Baronale Caccianini [collegamento interrotto], su sangroaventino.it, 2004. URL consultato il 13 dicembre 2009.
  20. ^ Passaggio di Raccordo tra antico Castro e Nuovi Quartieri [collegamento interrotto], su sangroaventino.it, 2004. URL consultato il 13 dicembre 2009.
  21. ^ Procivil Chieti - Gruppo Comunale di Protezione Civile Frisa (CH) Archiviato il 2 novembre 2013 in Internet Archive.
  22. ^ Torre dell'Antica Cerchia Muraria, su sangroaventino.it, 2004. URL consultato il 13 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2016).
  23. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  24. ^ Archivio Storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 23 aprile 1995, su elezionistorico.interno.gov.it.
  25. ^ Archivio Storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 13 giugno 1999, su elezionistorico.interno.gov.it.
  26. ^ Archivio Storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 12 giugno 2004, su elezionistorico.interno.gov.it.
  27. ^ Gazzetta Ufficiale, Serie 18 del 22 gennaio 2008, Decreto presidente della Repubblica 9 gennaio 2008, su gazzettaufficiale.biz.
  28. ^ Archivio Storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 13 aprile 2008, su elezionistorico.interno.gov.it.
  29. ^ Archivio Storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 26 maggio 2013, su elezionistorico.interno.gov.it.
  30. ^ la Repubblica, Risultato delle elezioni amministrative del 10 giugno 2018, su elezioni.repubblica.it.
  31. ^ Anagrafe degli amministratori locali e regionali, su amministratori.interno.gov.it. URL consultato il 13 maggio 2023.
  • D. D'Angelo, Frisa. Una comunità agricola in un'economia urbana, in Quaderni di rivista Abruzzese n. 37, Lanciano, 2001.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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