Venzone
Venzone comune | |
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Il centro storico di Venzone, fatto erigere in epoca veneziana | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Friuli-Venezia Giulia |
Provincia | Non presente |
Amministrazione | |
Sindaco | Amedeo Pascolo (lista civica) dal 27-5-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 46°19′49.12″N 13°08′17.7″E |
Altitudine | 230 m s.l.m. |
Superficie | 54,55 km² |
Abitanti | 1 998[1] (31-12-2019) |
Densità | 36,63 ab./km² |
Frazioni | Carnia, Pioverno, Portis |
Comuni confinanti | Amaro, Bordano, Cavazzo Carnico, Gemona del Friuli, Lusevera, Moggio Udinese, Resia, Resiutta |
Altre informazioni | |
Lingue | italiano, friulano |
Cod. postale | 33010 |
Prefisso | 0432 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 030131 |
Cod. catastale | L743 |
Targa | UD |
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 596 GG[3] |
Nome abitanti | venzonesi |
Patrono | sant'Andrea |
Giorno festivo | 30 novembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Venzone nella ex provincia di Udine | |
Sito istituzionale | |
Venzone (Vençon in friulano[4], Peuscheldorf in tedesco, Pušja ves in sloveno) è un comune italiano di 1 998 abitanti del Friuli-Venezia Giulia. Dal 1965 è monumento nazionale[5]. Fa parte della UTI del "Gemonese", di cui fa parte con i comuni di Artegna, Bordano, Montenars e Trasaghis.
Geografia fisica
La cittadina sorge a 230 m s.l.m., alla confluenza di due importanti valli: quella del Tagliamento, che porta in Carnia, e il Canal del Ferro. Parte del territorio comunale è compreso nel Parco naturale delle Prealpi Giulie. La cittadina ha un legame molto profondo con le truppe alpine: questa infatti è una terra di tradizionale reclutamento alpino. Inoltre ancor oggi a Venzone, dopo lo scioglimento del 14º Reggimento nel 2005, ha sede l'8º Reggimento Alpini, nella caserma Feruglio. Venzone ha tre frazioni: Carnia, Pioverno e Portis.
Storia
Il nome di Venzone viene citato per la prima volta nel 923 come Clausas de Albiciones; in seguito Albiciones diventerà Aventinone, Avenzon, Avenzone e quindi Venzone. Il toponimo deriva certamente da av-au, flusslauf (sorgente, corso d'acqua) e il nome deriva quindi sicuramente dal torrente Venzonassa. È comunque del 1001 il primo documento ufficiale nel quale viene menzionata la città di Venzone. Si tratta di un diploma dell'imperatore Ottone III con il quale si concedeva al Patriarca d'Aquileia l'erbatico del Canal del Ferro intendendo con ciò un'ampia zona, di grande valore, coperta di erba, contrariamente alla pianura friulana che in quei tempi contava quasi esclusivamente boschi e paludi. Nel 1258 Glizoio di Mels, diventato signore del luogo, fece iniziare la costruzione delle fortificazioni: fece in modo di avere una doppia cinta muraria circondata da un profondo fossato in cui scorresse l'acqua del torrente; la pianta è di forma esagonale con lati ineguali. Le mura, alte 8 metri e larghe 1,5 erano robustamente ancorate ad un sistema di 15 torri.
Nel 1335 il feudo di Venzone venne ceduto a Giovanni Enrico di Gorizia al quale subentrò il Patriarca di Aquileia Bertrando di San Genesio, che l'anno successivo espugnò la cittadina annettendola al Patriarcato. Nel 1351 Venzone passò nuovamente come feudo al duca d'Austria Alberto II e nel 1381 divenne finalmente libera comunità avente voce nel parlamento friulano. Nel 1391 con bolla pontificia di papa Bonifacio IX venne nominata parrocchia. Nel 1420 sotto il doge Tommaso di Mocenigo passò a far parte, come tutto il Friuli (escluso il Goriziano e Pordenone con il suo circondario), della Repubblica di Venezia. In quel periodo Venzone raggiunse il suo massimo splendore e i suoi abitanti superavano il numero di 2000.
Nel contesto della guerra della lega di Cambrai, nel 1509 l'esercito di Massimiliano I d'Asburgo attacca il Friuli da due direttrici, il 5 luglio il capitano Antonio Bidernuccio da Venzone alla testa di 40 uomini tra cittadini di Venzone e militari veneziani insieme al castellano Iacopo Sagredo riuscirono a respingere l'assalto delle truppe di Enrico IV di Brunswick-Lüneburg.
Nel 1797 Venzone venne occupata dalle truppe francesi ma, in seguito al Trattato di Campoformio, subentrarono gli austriaci. Nel 1866, in seguito alla terza guerra di indipendenza e al successivo voto plebiscitario, la cittadina fu unita all'Italia. Nel 1965 il Ministero della pubblica istruzione ha proclamato la cittadina monumento nazionale riconoscendone così l'importanza storico-artistica. Anche a causa dell'età avanzata della maggior parte degli edifici, che non avevano subito danni nel corso dei due conflitti mondiali, venne quasi completamente rasa al suolo dal sisma che nel 1976 ha sconvolto il Friuli, ma grazie agli aiuti giunti da tutto il mondo e alla tenacia dei suoi abitanti il paese è risorto ed è oggi un modello della ricostruzione avvenuta in Friuli a seguito del terremoto.
È iscritto al club privato borghi più belli d'Italia, e nel 2017 è stato eletto "Borgo dei borghi 2017" durante la trasmissione di Rai 3 "Alle falde del Kilimangiaro"[6]
Onorificenze
Monumenti e luoghi d'interesse
- Duomo di Venzone, dedicato a Sant'Andrea Apostolo fu eretto su una preesistente chiesa nel 1308, distrutto dal terremoto del Friuli del 1976 è stato in seguito ricostruito per anastilosi.
- Le mummie di Venzone appartenenti ad un'epoca compresa tra il XIV ed il XIX secolo, attualmente conservate in un edificio vicino al duomo, tra cui il nobile uomo di Venzone Paolo Marpillero. Il processo di mummificazione non è dovuto all'intervento dell'uomo, ma a cause naturali (temperatura ed umidità adatte, alta presenza di solfato di calcio nel terreno). La popolarità di queste mummie era altissima già nei secoli passati, lo stesso Napoleone volle farne visita nel 1807.
- Porta di Sotto
- Porta di San Genesio[non chiaro]
- Palazzo Comunale
- Palazzo Orgnani-Martina
- Palazzo Scaligeri
- Palazzo Zinutti
- Chiesa di San Giovanni Battista
- Chiesa dei Ss. Anna e Giacomo
- Chiesa di Santa Caterina
- Chiesa di Sant'Antonio Abate
- Chiesa di Santa Lucia
- Chiesa di Santa Maria del Carmine
- Chiesa di Santa Chiara
- Chiesa di San Rocco
A Venzone e dintorni sono state girate molte scene dei famosi film "Addio alle armi" di John Huston e Charles Vidor (1957) e "La Grande Guerra" di Mario Monicelli (1959). Nel 2018 la piazza, dove sorge il municipio, e dintorni, è stata parte del set della trasferta friulana della famosissima serie tv de "Il Commissario Montalbano".
Luoghi naturali
I boschi e le montagne attorno Venzone sono ricche di fauna selvatica, sono infatti presenti ben 3 linci e 2 orsi, oltre che a ungulati vari, tra cui 70 stambecchi, 1000 caprioli e 50 camosci.
L'area protetta (10000 ha) attorno a Venzone (parte del Parco naturale delle Prealpi Giulie), è una delle pochissime zone d'Italia in cui convivono i grandi carnivori (ad eccezione del lupo tuttora assente) un tempo diffusi su tutte le Alpi.
Nella frazione Borgo San Giacomo si trova il Laghetto Pelas.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[7]
Lingue e dialetti
A Venzone, accanto alla lingua italiana, la popolazione utilizza la lingua friulana. Ai sensi della Deliberazione n. 2680 del 3 agosto 2001 della Giunta della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, il Comune è inserito nell'ambito territoriale di tutela della lingua friulana ai fini della applicazione della legge 482/99, della legge regionale 15/96 e della legge regionale 29/2007[8].
La lingua friulana che si parla a Venzone rientra fra le varianti appartenenti al friulano centro-orientale[9].
Cultura
Eventi
- Festa della zucca:questa kermesse si svolge dal 1991 il quarto fine settimana di ottobre. Si tratta di una rievocazione storica dove per due giorni all'interno delle mura si torna indietro di qualche secolo, e si possono gustare prodotti a base di zucca nelle varie taverne e bancarelle. Nel 2013 la festa non si è svolta e nel 2014 è stata organizzata una edizione ridimensionata chiamata VenzonEvo. Informazioni sul sito della Pro Venzone
Amministrazione
Galleria d'immagini
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Facciata del Duomo
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L'interno del Duomo
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Il campanile
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Particolare del campanile
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Il Battistero (ex cappella di San Michele) con la cripta delle mummie
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Il palazzo del Municipio
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Scorcio del centro storico
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La piazza del municipio
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Duomo e mura medievali
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Duomo. Interno.
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Mummie di Venzone.
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Il Battistero
Note
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2019.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ toponomastica ufficiale (DPReg 016/2014), su arlef.it.
- ^ Scheda curata ad opera del Comune di Venzone nel sito TurismoFvg.it D.m. 7 maggio 1965, nella Gazzetta Ufficiale n. 227 del 9 settembre 1965.
- ^ Borghi d'Italia, il più bello è Venzone: vince il Friuli Venezia Giulia.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it. - ^ Toponomastica: denominazioni ufficiali in lingua friulana., su arlef.it.
- ^ Lingua e cultura, su arlef.it.
Voci correlate
- Portatrici carniche
- Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale
- Stazione di Venzone
- Stazione di Carnia
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Venzone
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Venzone
Collegamenti esterni
- Pro loco, su venzoneturismo.it.
- Biblioteca comunale Mistruzzi-Freisinger, su bibliotecadivenzone.it. URL consultato il 6 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
- Ricostruzione virtuale del centro storico di Venzone (Università di Udine, HCI Lab), su udine3d.uniud.it. URL consultato il 28 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2018).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 167854892 · LCCN (EN) n80084372 · BNF (FR) cb15511629j (data) · J9U (EN, HE) 987007552500005171 |
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