Alto Volta francese

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Alto Volta
Alto Volta - Localizzazione
Alto Volta - Localizzazione
La localizzazione della colonia dell'Alto Volta, all'interno dell'Africa Occidentale Francese
Dati amministrativi
Nome ufficialeHaute-Volta
Lingue ufficialifrancese
CapitaleOuagadougou
Dipendente da Terza repubblica francese
Quarta repubblica francese
Politica
Forma di StatoColonia dal 1919 al 1932 e dal 1947 al 1958
Nascita1º marzo 1919
Fine5 agosto 1960
CausaIndipendenza
Territorio e popolazione
Massima estensione274 270 km² nel 1947
Popolazione3 000 000 nel 1960
Economia
ValutaFranco dell'Africa Occidentale
Evoluzione storica
Preceduto da Costa d'Avorio
Alto Senegal e Niger
Succeduto da Repubblica dell'Alto Volta
Ora parte diBurkina Faso (bandiera) Burkina Faso

L'Alto Volta (francese: Haute-Volta) fu una colonia costituita all'interno dell'Africa Occidentale Francese (AOF), creata il 1º marzo 1919, riunendo territori prima afferenti all'Alto Senegal e Niger e della Costa d'Avorio. In quell'anno la Compagnie française pour le développement des fibres textiles (CFDFT), col compito di migliorare la coltivazione del cotone nella zona, si installò a Bobo-Dioulasso.

La colonia cessò di esistere il 5 settembre 1932, suddivisa tra Costa d'Avorio, Sudan francese e il Niger.

Il 4 settembre 1947, dopo la Seconda guerra mondiale, la colonia venne ricostituita, all'interno dell'Unione Francese. L'11 dicembre 1958 essa fu elevata a repubblica autonoma, col nome di Repubblica dell'Alto Volta, quale componente della Comunità francese. L'indipendenza definitiva venne raggiunta il 5 agosto 1960.

Denominazione

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Il nome deriva dal fiume Volta, il cui corso, nella sua parte superiore, attraversa la regione.

Il suo territorio, al momento della sua prima istituzione, nel 1919, ricomprendeva i cercle di Gaoua, Bobo-Dioulasso, Dédougou, Ouagadougou, Dori, Say e Fada N'Gourma. La capitale venne designata a Ouagadougou. Essa era amministrata da un governatore, assistito da un segretario generale e da un consiglio d'amministrazione.

Nel 1927, il territorio di Say venne aggregato alla colonia del Niger.

Con la soppressione della colonia, nel 1932, il suo territorio venne nuovamente suddiviso tra Niger, il Sudan francese e la Costa d'Avorio.

I distretti di Tenkodogo, Kaya, Ouagadougou, Koudougou, Gaoua, Batié e Bobo-Dioulasso, così come una parte quello di Dédougou — sul Volta Nero — vennero incorporati nella colonia della Costa d'Avorio (in totale 2 011 916 abitanti, e un territorio di 153 650 km²). I distretti di Fada N'Gourma e Dori — ad eccezione del cantone d’Aribinda — entrarono a fr parte della colonia del Niger (278 512 abitanti, su 67 850 km²). I distretti di Ouahigouya — a cui si aggiunse il cantone d’Aribinda — e la parte rimanente dei quello di Dédougou — suddivisione del Tougan e riva sinistra del Volta Nero — vennero uniti al Sudan (708 501 abitanti e 50 700 km²).

Il 13 luglio 1937 venne, infine, creata la région de la Haute-Côte-d'Ivoire.

Al termine della seconda guerra mondiale il popolo Mossi spinse per la creazione di un'entità amministrativa autonoma

Il 4 settembre 1947 venne ricostituito, perciò, l'Alto Volta. Una revisione dell'organizzazione coloniale francese avviene con la Legge quadro Defferre, approvata nel 1956. Con tale legge, seguita da altri provvedimenti votati nel 1957, venne assicurata un'ampia autonomia alle colonie francesi. L'Alto Volta divenne, l'11 dicembre 1958, una repubblica autonoma, pur rimanendo nell'ambito della Comunità francese.

La piena indipendenza venne raggiunta il 5 agosto 1960. L'Alto Volta fu il sesto Paese della Comunità francese a raggiungere l'indipendenza.[1]

Governatori coloniali

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Governatori (1947-1958)

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Governatori aggiunti (1919-1932)

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Rapporti tra popolazione indigena e francese

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La popolazione indigena subiva una forte discriminazione. Per esempio i bambini africani non erano autorizzati a utilizzare la bicicletta o raccogliere frutta dagli alberi. Cosa che invece era permessa ai figli dei coloni francesi. [2].

Al momento dell'indipendenza la colonia contava circa 3 milioni di abitanti, di cui circa 3 000 erano di origine francese.[1]

  1. ^ a b Anche l'Alto Volta è diventato indipendente, in Il Piccolo, 6 agosto 1960, p. 9. URL consultato il 16 luglio 2022.
  2. ^ (FR) Saïd Bouamama, Figures de la révolution africaine, La Découverte, 2014, p. 272.

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