Aniya la Gitana
Aniya la Gitana | |
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Aniya la Gitana, chitarrista di flamenco, cantante, ballerina | |
Nazionalità | Spagna (Ronda) |
Genere | Flamenco |
Periodo di attività musicale | 1890 – 1930 |
Strumento | Chitarra |
Aniya la Gitana (Aniya la Zingara), pseudonimo di Ana Amaya Molina, detta anche Anilla la de Ronda (Ronda, 27 settembre 1855 – Barcellona, 1º novembre 1933), è stata una cantante, danzatrice e chitarrista spagnola di flamenco, di etnia gitana.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]La Molina nasce nel 1855 a Ronda, nel sud della Spagna. Iniziò la sua carriera artistica suonando nei caffè della sua regione natale del sud della Spagna, dove cantava e si accompagnava con la sua chitarra.[1]
Incontrò il cantante Antonio Chacón e la cantante Paca Aguilera, un'altra zingara di Ronda, con la quale si esibì nel 1890 al Café Chinitas di Malaga, in Spagna, che a quel tempo era un punto caldo per il flamenco.[2]
Gli aneddoti testimoniano la sua notorietà.[1][3]
- La ballerina di flamenco sivigliana Pastora Imperio insistette per incontrarla e così facendo le regalò un costume da ballo da flamenco a balze;[4]
- La Regina Victoria Eugenia, in occasione di una festa intima per la famiglia reale, le regalò uno scialle di Manila.[4]
- Federico García Lorca la citò, insieme ad altri cantanti, in una conferenza intitolata "Importanza storica e artistica della canzone andalusa primitiva incontaminata, chiamata Cante Jondo", tenuta a Granada, in Spagna nel 1922.[1][4]
- José Carlos de Luna le dedicò una poesia nel suo libro El Cristo de los Gitanos (Il Cristo degli zingari).[4]
Nel 1930, all'età di 75 anni, era una delle principali attrazioni della Settimana andalusa all'Esposizione di Barcellona. Cantò e ballò lì, accompagnata alla chitarra da Ramón Montoya.[1]
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]Gaspar Núñez de Prado nella sua opera Cantaores Andaluces le ha dedicato un capitolo. Tra i commenti che ha pubblicato sulla personalità del flamenco di Aniya, questi spiccano:[1]
«Sente l'arte come il cuore che la sente di più; concepisce la bellezza come il cervello costituito per concepirla meglio; sente la generosità di quell'arte, come l'anima che può sentirla più intensamente; ma il suo cuore, il suo cervello e la sua anima assolutamente umani, in ogni senso della parola, vedono nella loro arte solo un veicolo per inviare dalle loro viscere all'infinito tutta l'espressione della loro squisita tenerezza... ". "Questo è ciò che l'ha resa più comprensiva, anche più delle sue qualità per cante (canto), e ciò è dovuto, in primo luogo, ai trionfi artistici che ha ottenuto e agli applausi che ha ottenuto»
In un articolo del 24 giugno 1930 di D. José Benavides, apparso su Estampa, egli definì Aniya "la regina degli zingari" e disse:
«La casa in cui vive Anita Amaya a Ronda è un luogo di pellegrinaggio. Il giudice, il sindaco, il farmacista, il notaio, le dame di alta e bassa condizione, sfilano tutti davanti a casa sua, archivio del sapere popolare. Ogni giorno, da Barcellona, viene inviato un telegramma alla segretaria del municipio di Ronda, per dire che la vecchia zingara mangia bene, dorme poco e beve molto. Telegrammi vengono inviati anche agli zingari che, già impazienti, chiedono il suo ritorno. Ma lei non vuole andarsene.[1][4][5]»
Morte
[modifica | modifica wikitesto]Morì nel 1933 a Barcellona all'età di circa 78 anni. In sua memoria, la città di Ronda le ha dedicato un concorso annuale di canzoni di flamenco.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g Ana Amaya Molina | Real Academia de la Historia, su dbe.rah.es. URL consultato il 1º aprile 2020.
- ^ Ana Amaya Molina - Ateneo de Córdoba, su ateneodecordoba.com. URL consultato il 1º aprile 2020.
- ^ (EN) Bernard Leblon, Sinead Ni Shuinear e Centre de recherches tsiganes (Université René Descartes), Gypsies and Flamenco: The Emergence of the Art of Flamenco in Andalusia, Univ of Hertfordshire Press, 2003, ISBN 978-1-902806-05-1.
- ^ a b c d e Aniya la Gitana - Cantaores/as - El Arte de Vivir el Flamenco, su elartedevivirelflamenco.com. URL consultato il 2 aprile 2020.
- ^ a b Ana Amaya Molina | Mosaico Flamenco, su mosaicoflamenco.com. URL consultato il 2 aprile 2020.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Aniya la Gitana
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (ES) Aniya la Gitana, in Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia.
- (ES) AyalaOyaJuan, Anica la de Ronda o Aniya la gitana - Canta Manolo caracol, su YouTube, 13 febbraio 2018. URL consultato il 22 settembre 2020.