Apamea (Frigia)
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Apamea era una città dell'antica Frigia, fondata nel III secolo da Antioco I Sotere, nei pressi di Celene.
Antioco le diede il nome in onore della madre Apama I.
Le venne dato il nome di "Ciboto", poiché secondo i Libri sibillini, fu il luogo dove approdò l'Arca di Noè. Località di importanza rilevante per i traffici commerciali, fu sede dei Re di Siria.
Secondo lo storico greco Erodoto, il centro abitato sorse nel punto di confluenza fra i due fiumi Catarrète e Meandro[1].
Strabone afferma che Apamea e Laodicea[non chiaro] erano le città più grandi della Frigia[2]. La prima era situata in un punto di snodo strategico della rotte commerciali che collegavano oriente e occidente per tramite dell'impero seleucide[3].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dionigi Ramanzini, Erodoto Alicarnasseo padre della greca istoria, dell'imprese de' greci e de' barbari.., su books.google.it, 1733, p. 16. URL consultato il 16 febbraio 2019 (archiviato il 16 febbraio 2019).. Storie, VII, 26,
- ^ Strabone XII,8,13, su perseus.tufts.edu. URL consultato il 16 febbraio 2019 (archiviato il 1º ottobre 2014).
- ^ Strabone XII,8,13, su perseus.tufts.edu. URL consultato il 16 febbraio 2019 (archiviato il 16 febbraio 2019).
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Giuseppe Corradi, Apamea di Frigia, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1929.
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