Berenice (regina seleucide)
Berenice Fernoforo | |
---|---|
Sovrana consorte dell'impero seleucide | |
In carica | 252 – 246 a.C. |
Predecessore | Laodice I |
Successore | Laodice II |
Nome completo | Βερενίκη Φερνοφόρος Berenìkē Phernophòros |
Nascita | 280 a.C. circa |
Morte | Dafne, 246 a.C. |
Dinastia | Tolemaica |
Padre | Tolomeo II |
Madre | Arsinoe I |
Consorte | Antioco II |
Figli | Antioco |
Berenice Fernoforo, detta Sira (in greco antico: Βερενίκη Φερνοφόρος Σύρα?, Berenìkē Phernophòros Sýrā; 280 a.C. circa – Dafne, 246 a.C.), è stata una regina egizia del periodo tolemaico, sovrana consorte dell'impero seleucide per matrimonio.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Origini familiari
[modifica | modifica wikitesto]Berenice era figlia di Tolomeo II Filadelfo, secondo re dell'Egitto tolemaico, e di Arsinoe I, la sua prima moglie; era quindi sorella di Tolomeo III e Lisimaco.
Matrimonio e morte (253-246 a.C.)
[modifica | modifica wikitesto]Tra il 260 e il 253 a.C., Tolomeo II combatté la seconda guerra siriaca contro l'impero seleucide, governato da Antioco II Teo; avendo perso la guerra, Tolomeo promise in sposa Berenice, sua unica figlia, ad Antioco II, insieme a una grande dote in oro e argento, che le valse di soprannome di Φερνοφόρος (Phernophòros, "portatrice di dote").[1] Nella primavera del 252 a.C., Berenice venne lasciata dal padre a Pelusio e da lì proseguì fino ai confini del regno, a Sidone, accompagnata dal dieceta Apollonio, che la consegnò al nuovo marito.[2] Per sposare Berenice, Antioco II aveva dovuto ripudiare la moglie Laodice I, sua cugina, dalla quale aveva avuto già cinque figli, tra cui Seleuco e Antioco Ierace.[3]
Laodice, quindi, decise di andare via da Antiochia, la capitale dell'impero, e di spostarsi nella città occidentale di Efeso.[4] Nel 251 a.C. Berenice diede alla luce un figlio, Antioco, che venne dichiarato erede da Antioco II; tuttavia questi, poco dopo, andò a Efeso da Laodice e nominò Seleuco, il loro figlio maggiore, unico legittimo erede al trono.[5] Nel gennaio del 246 a.C. morì Tolomeo II e pochi mesi dopo, ad agosto, morì anche Antioco II e Berenice, che si trovava ancora ad Antiochia, dichiarò che Laodice avesse avvelenato il marito e si proclamò reggente per il figlio ancora infante.[6] Laodice corruppe il capo magistrato di Antiochia per fargli rapire il piccolo Antioco, il figlio di Berenice, e il bambino morì insieme al suo rapitore durante l'azione.[7] Berenice quindi si rifugiò in un palazzo a Dafne, un sobborgo di Antiochia, aspettando l'arrivo del fratello Tolomeo III, nel frattempo asceso al trono egizio, e portando con lei la sua guardia di soldati galati.[8] Tuttavia i sicari di Laodice riuscirono a raggiungere Berenice e la uccisero prima che potesse essere salvata dal fratello, che appena entrò nell'impero seleucide iniziò la terza guerra siriaca, appoggiato da tutti i sostenitori di Berenice.[9]
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Lago | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Tolomeo I | |||||||||||||
Arsinoe di Macedonia | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Tolomeo II | |||||||||||||
Magas di Macedonia | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Berenice I | |||||||||||||
Antigone di Macedonia | Cassandro | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Berenice | |||||||||||||
Agatocle | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Lisimaco | |||||||||||||
… | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Arsinoe I | |||||||||||||
Antipatro | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Nicea di Macedonia | |||||||||||||
… | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Appiano, XI Syriakè, 56; Lightman 2008, p. 59; Pomeroy 2010, p. 123.
- ^ Hölbl 2001, p. 44; Lightman 2008, p. 59; van Oppen de Ruiter 2016, p. 33.
- ^ Lightman 2008, p. 59; van Oppen de Ruiter 2016, p. 75.
- ^ Lightman 2008, p. 59.
- ^ Lightman 2008, p. 59; van Oppen de Ruiter 2016, pp. 33, 75.
- ^ Giustino, XXVII, 1.1; Lightman 2008, p. 59.
- ^ Appiano, XI Syriakè, 56; Giustino, XXVII, 1.2; Valerio Massimo, IX, 10, ext 1; Lightman 2008, p. 59.
- ^ Giustino, XXVII, 1.5; Lightman 2008, p. 59.
- ^ Appiano, XI Syriakè, 56; Giustino, XXVII, 1.6-7; Lightman 2008, p. 59.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fonti primarie
- (GRC) Appiano di Alessandria, Historia Romana. ((EN) The Roman History — traduzione in inglese su LacusCurtius).
- (LA) Giustino, Epitoma Historiarum Philippicarum Pompeii Trogi. ((EN) Epitome of Pompeius Trogus' Philippic Histories — traduzione in inglese su attalus.org).
- (LA) Valerio Massimo, Factorum et dictorum memorabilium libri IX.
- Fonti storiografiche moderne
- Günther Hölbl, A History of the Ptolemaic Empire, Psychology Press, 2001, ISBN 9780415234894.
- Marjorie Lightman, Benjamin Lightman, A to Z of Ancient Greek and Roman Women, Infobase Publishing, 2008, ISBN 978-1-4381-0794-3.
- Branko F. van Oppen de Ruiter, Berenice II Euergetis: Essays in Early Hellenistic Queenship, Springer, 2016, ISBN 978-11-374-9462-7.
- Sarah B Pomeroy, Goddesses, Whores, Wives And Slaves: Women in Classical Antiquity, Random House, 2010, ISBN 9781407054018.