Biagio Tempesta
Biagio Tempesta | |
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Sindaco dell'Aquila | |
Durata mandato | 7 giugno 1998 – 29 maggio 2007 |
Predecessore | Antonio Carmine Centi |
Successore | Massimo Cialente |
Dati generali | |
Partito politico | MSI (fino al 1994) FI (1994-2009) PdL (2009-2010) FLI (2011-2013) |
Biagio Tempesta (L'Aquila, 1º marzo 1942) è un politico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Di professione avvocato, crebbe politicamente nel Movimento Sociale, partito per il quale è stato consigliere comunale e regionale,[1] per poi passare a Forza Italia, quindi al Popolo della Libertà ed infine in Futuro e Libertà per l'Italia.[1][2]
È stato per due volte sindaco della città dell'Aquila venendo eletto per la prima volta il 7 giugno 1998 — con il 56,4% di voti, al ballottaggio contro il sindaco uscente Antonio Carmine Centi[3] — e successivamente riconfermato il 26 maggio 2002 — con il 53,3% di voti, al primo turno contro Celso Cioni.[4] Durante il suo secondo mandato, Tempesta fu promotore della realizzazione di una linea tranviaria per collegare direttamente la periferia occidentale della città con il centro storico, in particolare con piazza Palazzo e piazza Duomo; l'opera, tuttavia, non venne mai completata.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b L'ex sindaco Biagio Tempesta nel partito di Gianfranco Fini, in Il Centro, 10 ottobre 2010. URL consultato il 15 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2015).
- ^ Alberto Orsini, L'AQUILA: IL RITORNO DI TEMPESTA, STO CON FINI, in abruzzoweb.it, 11 ottobre 2010.
- ^ Ministero dell'Interno, Elezioni amministrative italiane del 1998 - L'Aquila, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato il 15 gennaio 2015.
- ^ Ministero dell'Interno, Elezioni amministrative italiane del 2002 - L'Aquila, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato il 15 gennaio 2015.
- ^ Metro L’Aquila, a dieci anni dall’annuncio la città paga ancora i danni, in primadanoi.it, 10 settembre 2013. URL consultato il 15 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 26 agosto 2014).
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Biagio Tempesta, su Anagrafe degli amministratori locali e regionali, Ministero dell'interno.
- Biagio Tempesta, su Openpolis, Associazione Openpolis.
- Registrazioni di Biagio Tempesta, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.