Vai al contenuto

Bistahieversor sealeyi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Bistahieversor

Teschio di Bistahieversor sealeyi
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseReptilia
SuperordineDinosauria
OrdineSaurischia
SottordineTheropoda
InfraordineCoelurosauria
SuperfamigliaTyrannosauroidea
FamigliaTyrannosauridae
GenereBistahieversor
SpecieB. sealeyi
Ricostruzione di Bihastieversor

Il bistahieversor (Bistahieversor sealeyi) è un dinosauro carnivoro appartenente ai tirannosauroidi. Visse nel Cretaceo superiore (Campaniano, circa 75 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Nordamerica (Nuovo Messico). Rappresenta uno stretto parente dei veri tirannosauri.

Questo dinosauro è noto per alcuni esemplari fossili, sia giovani che adulti, ritrovati nella formazione Kirtland. Bistahieversor poteva raggiungere i 9 metri di lunghezza e forse superare la tonnellata di peso. L'aspetto era simile a quello dei tirannosauri, con un corpo robusto e zampe posteriori potenti. Il muso era alto e fornito di lunghi denti ricurvi e seghettati; al contrario dei veri tirannosauri, questo animale possedeva 64 denti, una sorta di carena lungo la parte inferiore della mandibola e un'ulteriore apertura nel cranio proprio sopra gli occhi. Questa "finestra", probabilmente, ospitava una camera d'aria che contribuiva ad alleggerire il cranio. Oltre a queste caratteristiche, Bistahieversor era anche dotato di una complessa articolazione nella parte anteriore del cranio, che avrebbe aiutato l'animale a stabilizzare il cranio.

Teschio di Bistahieversor

Scoperta e classificazione

[modifica | modifica wikitesto]

I primi resti di Bistahieversor, uno scheletro parziale con tanto di cranio, vennero scoperti nel 1990 e vennero attribuiti a un esemplare di Aublysodon, che all'epoca era considerato un piccolo carnivoro imparentato con i tirannosauridi. Altri resti (crani e scheletri incompleti, tra cui un esemplare giovane) vennero trovati nel 1992 e nel 1998. In un articolo del 2000, Thomas Carr e Thomas Williamson esaminarono gli esemplari e convennero che non si trattava di resti di Aublysodon, ma di esemplari (una o più nuove specie) del tirannosauro Daspletosaurus. Solo nel 2010 Carr e Williamson pubblicarono una ridescrizione degli esemplari, dichiarando che appartenevano a un nuovo genere e una nuova specie di tirannosauroidi più primitivi dei veri tirannosauri: Bistahieversor sealeyi.

Paleobiologia

[modifica | modifica wikitesto]

Bistahieversor doveva essere il superpredatore del suo ambiente, dal momento che non sono stati ritrovati altri resti di animali carnivori terrestri più grandi; tra gli altri dinosauri presenti nella formazione Kirtland, si ricordano il dromeosauride Saurornitholestes, il corazzato Nodocephalosaurus, i dinosauri a becco d'anatra Kritosaurus e Parasaurolophus, il dinosauro dal cranio a cupola Sphaerotholus e i dinosauri cornuti Pentaceratops e Titanoceratops. Probabilmente Bistahieversor predava più facilmente animali come i dinosauri a becco d'anatra, piuttosto che i ceratopsi giganti.

Significato del nome

[modifica | modifica wikitesto]

Il nome Bistahieversor deriva dalla parola Navajo Bistahí ("posto delle formazioni di adobe", con riferimento al Bisti/De-Na-Zin Wilderness, la zona in cui sono stati ritrovati i resti) e la parola latina eversor ("distruttore"), quindi il significato è più o meno "distruttore di adobe".

  • Lehman and Carpenter, K. (1990). "A partial skeleton of the tyrannosaurid dinosaur Aublysodon from the Upper Cretaceous of New Mexico." Journal of Paleontology, 64: 1026-1032.
  • Archer, B. and Babiarz, J.P. (1992). "Another tyrannosaurid dinosaur from the Cretaceous of northwest New Mexico." Journal of Paleontology, 66: 690–691.
  • Carr, T.D. and Williamson, T.E. (2010). "Bistahieversor sealeyi, gen. et sp. nov., a new tyrannosauroid from New Mexico and the origin of deep snouts in Tyrannosauroidea." Journal of Vertebrate Paleontology, 30(1): 1-16. doi:10.1080/02724630903413032

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]