Vai al contenuto

Bondeno

Coordinate: 44°53′21.98″N 11°24′55.51″E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Bondeno (disambigua).
Bondeno
comune
Bondeno – Stemma
Bondeno – Bandiera
Bondeno – Veduta
Bondeno – Veduta
La Chiesa Arcipretale di Bondeno, dedicata alla Natività di Maria Vergine
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Ferrara
Amministrazione
SindacoSimone Saletti (Lega Nord) dal 22-9-2020
Territorio
Coordinate44°53′21.98″N 11°24′55.51″E
Altitudine13 m s.l.m.
Superficie174,76 km²
Abitanti13 742[1] (30-6-2023)
Densità78,63 ab./km²
Frazionivedi elenco frazioni
Comuni confinantiCento, Ferrara, Ficarolo (RO), Gaiba (RO), Finale Emilia (MO), Mirandola (MO), Sermide e Felonica (MN), Terre del Reno, Vigarano Mainarda
Altre informazioni
Cod. postale44012
Prefisso0532
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT038003
Cod. catastaleA965
TargaFE
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 281 GG[3]
Nome abitantibondenesi o bondesani
Patronosan Giovanni Battista
Giorno festivo24 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Bondeno
Bondeno
Bondeno – Mappa
Bondeno – Mappa
Sito istituzionale

Bondeno (Bundén in dialetto bondenese) è un comune italiano di 13 742 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna, situato sulle sponde del fiume Panaro.

Geografia fisica

[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio del bondenese è situato nella pianura padana, all'estremità occidentale della provincia di Ferrara, in confine con le province di Mantova, Modena e Rovigo.

La rete idrica a Bondeno è piuttosto fitta; in primis c'è la foce del fiume Panaro che sfocia nel Po, il quale delimita il confine settentrionale del territorio bondenese. Più a valle è presente il vasto alveo del Cavo Napoleonico, che collega il Po al sistema idrico delle province di Bologna e Modena, inoltre è presente una fitta rete di canali, il più cospicuo dei quali è il canale di Burana, derivante da opere di bonifica realizzate nel XX secolo nel settore occidentale del comune di Bondeno. L'altezza del territorio bondenese va da 5 a 14 m s.l.m.[4], è l'unico comune della provincia di Ferrara a confinare con la Lombardia

Bondeno fa comunque parte dell'"alto ferrarese" nonostante i bassi rilievi, in quanto la divisione alto e basso ferrarese è di origine geografico-politica e riguarda tutta la parte occidentale della provincia di Ferrara, i cui comuni hanno creato prima una omonima associazione intercomunale. Per il 2014 era prevista la creazione dell'unione dei comuni di Bondeno, Poggio Renatico e Cento.[5][6].

Importante centro di produzione e manifatturazione della frutta, è il più antico insediamento del territorio. Il toponimo sembra provenire dall'antico nome del fiume, Bondinacus.singolare e' il sito di Terramara di Pilastri, luogo dove indagini archeologiche condotte nel territorio comunale attestano la presenza di insediamenti umani fin dal neolitico (ex fornace Grandi) e successivamente dell'età del bronzo medio (Pilastri - fondo "I Verri")[7], dell'età del ferro (Pilastri - fondo "Colletta")[8] e di età romana (Settepolesini, Santa Maddalena dei Mosti e Pilastri).

Quella di Bondeno è una lunga storia di alluvioni e di grandi opere intraprese per difendersi dalle acque e incanalarle in modo da consentire la coltivazione.

Nel Medioevo appartenne al monastero di Nonantola per donazione di re Astolfo, poi fece parte dei possedimenti di Matilde di Canossa che all'inizio del XII secolo fece costruire a difesa della città un castello, poi distrutto da Alfonso I d'Este.

Secondo l'ipotesi controversa di Piero Scapecchi[9], attorno al 1463 sarebbe stato impresso a Bondeno da Ulrico Pursmid, tipografo tedesco itinerante, in società con Paolo Moerich il frammento Parsons-Scheide, contenente un'edizione illustrata della Passione di Cristo[10], che potrebbe essere il primo libro stampato con l'utilizzo della tecnica a caratteri mobili in Italia.

Devastanti furono le invasioni subite dai veneziani nei primi secoli del Millennio e dai parmensi nella seconda metà del Settecento. Con la fine della dinastia estense, Bondeno passò allo Stato della Chiesa.

Con Napoleone Bonaparte Bondeno venne accorpato alla Repubblica Cisalpina prima e successivamente al Dipartimento del Basso Po.

Nel 1860 Bondeno entrò a far parte del Regno di Sardegna e quindi del Regno d'Italia.

Nel 2011 Bondeno viene nominata Città dal Presidente della repubblica Giorgio Napolitano in occasione del 150º Anniversario dell'Unità d'Italia.

All'interno del comune di Bondeno avvenne una delle principali scosse dei terremoti dell'Emilia del 2012, di magnitudo 6,1, il giorno 20 maggio, che ha provocato vari danni e crolli a strutture storiche ed industriali.

Il gonfalone civico

Lo stemma e il gonfalone di Bondeno sono stati concessi con decreto del presidente Repubblica del 17 maggio 1989.[12]

«Stemma d'azzurro, all'aquila d'argento, linguata di rosso; con la bordatura diminuita, d'oro. Ornamenti esteriori da Città.»

L'aquila bianca degli Estensi fu concessa a Bondeno con un privilegio del duca Borso nel 1452.[13] Il gonfalone è un drappo troncato di azzurro e di bianco.

Bondeno è tra le città decorate al valor militare per la guerra di Liberazione, insignito il 22 maggio 1978 della medaglia di bronzo al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale[14]:

Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Laborioso centro della pianura ferrarese, subito dopo l'otto settembre vedeva i suoi figli organizzarsi per la lotta partigiana e sacrificava allo oppressore trentatré giovani vite per la libertà nazionale ed in difesa della dignità del suo popolo. Oppresso dal tracotante nemico che minaccioso tentava con rastrellamenti indiscriminati e deportazioni, di conculcare la fiera resistenza, seppe indomito battersi contro il duplice servaggio, riconfermando le nobili tradizioni patriottiche delle sue genti forti e generose. Bondeno, settembre 1943 - aprile 1945»
— 22 maggio 1978
Titolo di Città - nastrino per uniforme ordinaria
«Decreto del Presidente della Repubblica[15]»
— 2 dicembre 2010

Monumenti e luoghi d'interesse

[modifica | modifica wikitesto]
Oratorio del Marzaiolo. Ponte Rodoni

Architetture religiose

[modifica | modifica wikitesto]

Architetture civili

[modifica | modifica wikitesto]
  • Museo d'Arte Moderna e Contemporanea - Pinacoteca Civica "G.Cattabriga".
  • Museo privato della meteorologia. Raccolta di strumenti di rilevazione meteorologiche ordinati in senso logico e cronologico, che illustrano le tecniche di rilevazione e interazione meteorologiche nell'arco temporale del XX secolo.[17]

Monumento ai Caduti

[modifica | modifica wikitesto]

Il Monumento “La Madre”[18] di Arrigo Minerbi è dedicato ai caduti della Grande Guerra ed è stato inaugurato il 14 giugno 1925. Posta in un giardino ricavato nell'area tombata del canale di Burana l'opera è composta da un basamento in granito sormontato da quattro gradini in pietra, su ogni gradino sono riportate, con inserti in bronzo a numeri romani, le date degli anni di guerra, alla sommità di questi un pozzo con carrucola e catena, composta da trecentocinquanta anelli, con scritti i nomi dei caduti. Dalla vera del pozzo fuoriesce un vestimento della statua bronzea raffigurante una donna seduta, una madre (Carlotta per i bondenesi) che sembra attendere il ritorno del figlio dal fronte. La scultura fu finanziata dal Comune e da privati cittadini e fusa nella Fonderia Primo Capecchi di Pistoia.

La Rocca Possente, costruita nell'XI secolo sulle rive del fiume Po, nei pressi di Stellata.
La Torre Pepoli di Stellata

Nella frazione di Stellata è presente la Rocca Possente, monumento dichiarato patrimonio mondiale dell'umanità da parte dell'UNESCO facendo parte del sito "Ferrara, città del Rinascimento e il suo Delta del Po".

Si tratta di una fortificazione eretta attorno all'XI secolo e successivamente ampliata dagli estensi nel 1362. All'epoca posizionata nelle vicinanze del delta del Po, assieme alla rocca di Ficarolo aveva lo scopo di controllare il traffico navale e mercantile mediante l'utilizzo di una catena tra le due sponde del fiume.

Ricostruita nuovamente dopo il 1521, assume la forma con bastioni obliqui "a stella" adatti a resistere ai colpi di artiglieria. La conformazione a stella dell'edificio ha dato il nome alla frazione omonima[19].

La Torre civica, o Torre Pepoli, o Torre Pepoli-Spisani è l'altra struttura storica della frazione. Sulla torre sono murate cinque lapidi di marmo, mentre sul lato est è presente un orologio del 1655[20]

Santuario della Madonna della Pioppa, nei pressi di Ospitale

Nella frazione di Ospitale sorge il santuario della Madonna della Pioppa, patrona degli aviatori. Secondo la tradizione, nell'anno 1600 la Madonna apparve tra i rami di un albero (un pioppo appunto) e parlò ad una bambina sordomuta, miracolandola ridandole udito e parola[21]. La cappelletta originaria fu costruita nel 1680 nel luogo della visione, mentre più tardi fu edificato l'attuale santuario, nella seconda metà del XIX secolo.

Nella primavera del 2011 dei ladri entrarono nel santuario e rubarono l'immagine della Madonna, che fu ritrovata leggermente sfregiata in un fosso, poco tempo dopo. Dopo il restauro da parte di una coppia di ferraresi, l'immagine dipinta è conservata presso la Curia Arcivescovile della Diocesi di Ferrara - Comacchio, dopo essere stata esposta nel mese di novembre 2012[22].

Settepolesini

[modifica | modifica wikitesto]

Settepolesini è un piccolo borgo del comune di Bondeno. Vi è presente una Oasi naturale detta lago del Quaternario, dove è stato ritrovato, nel corso di opere estrattive di materiali inerti, un importante giacimento di ossa di Mammuth. Il sito, tra i più importanti in Europa per i ritrovamenti, ha favorito ripetutamente la deposizione di numerose carcasse di animali che abitarono la pianura padana in più momenti dell'ultima era glaciale e dell'Olocene[23][24].

Da qualche anno sono presenti all'interno del fienile dell'oasi ricostruzioni dei grandi mammiferi della preistoria, realizzate dall'Università degli Studi di Ferrara. Dal 2010 il lago è denominato anche Oasi Zarda ed è impiegato come centro di eventi quali matrimoni, incontri e feste.

Ingegneria idraulica

[modifica | modifica wikitesto]
La Botte napoleonica

Il territorio del comune di Bondeno è anche sede di importanti manufatti ed opere di difesa idraulica, fra i quali per particolarità ingegneristica meritano menzione la cosiddetta "Botte napoleonica", l'attiguo "Cavo Napoleonico" e lo stabilimento idrovoro delle "Pilastresi". In particolare le due strutture costruite all 'inizio del sec. XIX su decreto di Napoleone, hanno determinato il moderno assetto del territorio, incanalando e riorganizzando il corso delle acque in vario modo: la Botte napoleonica costituendo un passaggio sottoposto all'alveo del fiume Panaro nel suo incrocio con le acque del Canale di Burana; il Cavo napoleonico, che partendo dal fiume Reno (da cui la definizione alternativa di "scolmatore del Reno") arriva fino al fiume Po[25] e svolge le funzioni di "scarico" delle acque del Reno in piena nel fiume Po, di travaso delle acque del fiume Po al Reno e al C.E.R. per l'irrigazione dei campi delle zone interne, e, dal 2015, alimenta l'impianto di potabilizzazione "NIP 2" di Ravenna, località Fosso Ghiaia[26].

Evoluzione demografica

[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[27]

Il grafico evidenzia una popolazione quasi dimezzata nella seconda metà del XX secolo, evidente conseguenza dello spopolamento delle campagne e della riduzione della popolazione agricola (densità appena 88 abitanti/km²). La ripresa demografica dal 2000 in poi non ha effetto sul territorio bondenese, che continua a perdere popolazione.

Etnie e minoranze straniere

[modifica | modifica wikitesto]

Gli stranieri residenti nel comune sono 1 619, ovvero l'11,58% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[28]:

  1. Marocco, 640
  2. Romania, 281
  3. Cina, 127
  4. Albania, 106
  5. Moldavia, 90
  6. India, 57
  7. Ucraina, 54
  8. Tunisia, 54
  9. Polonia, 40
  10. Pakistan, 35

Lingue e dialetti

[modifica | modifica wikitesto]

Oltre alla lingua italiana, a Bondeno è utilizzato il locale dialetto bondenese, una variante del ferrarese.[29]

La Società Filarmonica "G.Verdi" di Scortichino nasce nel 1881 per iniziativa di Luigi Garani che ne fu il primo maestro direttore fino al 1912.[30]

  • Pinacoteca civica G. Cattabriga[31]
  • Casa del Pittore - Archivio Carlo Tassi[32]

Geografia antropica

[modifica | modifica wikitesto]

Arginelli, Argine Lupo, Baj, Borgo Piva, Bruciantine, Canova-Fusegno, Cantalupo, Carbonara, Carioncelletta, Casal Federico, Cavaliera, Ca' Verde, Corpus Domini, Crociale, Forna, Gamberone, Guattarella, Lezzine, Luogo Ferri, Malborghetto, Malcantone, Marmagna, Motta, Paolecchio, Ponti Spagna, Punta, Redena, Romea, Rosario, San Biagio, Senetica, Schiavona, Terzana[33]

Infrastrutture e trasporti

[modifica | modifica wikitesto]
  • ex

Bondeno è collegata a Ferrara principalmente dalla ex Strada statale 496 Virgiliana, ora denominata SP 69.

La ferrovia Suzzara-Ferrara, di Ferrovie Emilia-Romagna, attraversa il territorio comunale. Sono presenti tre stazioni ferroviarie: Bondeno, Stellata Ficarolo e Zerbinate.

Il servizio passeggeri è svolto da Trenitalia Tper.

All'interno della frazione di Stellata ha origine il Percorso cicloturistico Destra Po, parte del sistema di Percorsi cicloturistici della provincia di Ferrara e collegato alla rete nazionale BicItalia e quella europea EuroVelo 8.

Amministrazione

[modifica | modifica wikitesto]

Elenco dei sindaci

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Sindaci di Bondeno.

Hockey su prato

[modifica | modifica wikitesto]

L'Hockey Club Bondeno è la compagine del paese, che nel 2018-19 milita nel campionato di serie A2 e che nel recente passato è stata anche in Serie A1, l'ultima volta nella stagione 2010-2011.

La squadra di basket del paese è la Matilde Basket Bondeno.

La rappresentativa locale di Atletica leggera è l'Atletica Bondeno, che svolge i suoi allenamenti presso il centro sportivo Bihac.

La squadra di pallavolo si chiama ADS AVB Agonistica Volley Bondeno.

Tiro con l'arco

[modifica | modifica wikitesto]

Il 30 maggio 1993 nasce la A.S.D. Arcieri Bondeno, svolge le sue attività nel campo comunale di tiro con l'arco e nella palestra di Scortichino.

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ titolo=Bondeno: Clima e Dati Geografici, Riscaldamento
  5. ^ Comune di Bondeno - Home
  6. ^ L'Alto Ferrarese verso l'unione dei Comuni
  7. ^ Paola Desantis Insediamento dell'età del bronzo in località Pilastri - Bondeno in Bondeno e il suo territorio dalle origini al Rinascimento - Grafis Edizioni, 1988
  8. ^ Mauro Calzolari, Quaderni della Bassa Modenese, n.9 - S.Felice sul Panaro, 1986
  9. ^ Piero Scapecchi, Subiaco 1465 oppure [Bondeno 1463]? Analisi del frammento Parsons-Scheide, in La bibliofilia, vol. 103, n. 1, Firenze, Leo S. Olschki, gennaio-aprile 2001, pp. 1-24, ISSN 0006-0941 (WC · ACNP).
  10. ^ Passione di Cristo. ISTC No. ip00147000, su data.cerl.org.
  11. ^ a b Classificazione sismica e climatica, su tuttitalia.it. URL consultato il 3 giugno 2012.
  12. ^ Bondeno, su Archivio Centrale dello Stato.
  13. ^ Stemma del Comune di Bondeno, su dati.emilia-romagna.it. URL consultato il 27 marzo 2022.
  14. ^ Bondeno, su istitutonastroazzurro.it.
  15. ^ La città di Bondeno, su comune.bondeno.fe.it.
  16. ^ Lucio Scardino, Antonio P. Torresi, La Certosa di Bondeno. Note storico-artistiche su un cimitero della provincia ferrarese, Liberty House, Ferrara, 2003
  17. ^ https://www.areacentese.com/nasce-a-bondeno-presso-la-sede-dellassociazione-lacqua-napoleonica-il-piccolo-museo-della-meteorologia
  18. ^ A. Poggiali, I segni della guerra. Lapidi e monumenti in provincia di Ferrara, ai caduti italiani nel XX secolo. Vol. II, Ravenna 2012, pp. 196-197.
  19. ^ Borgo Di Stellata Archiviato il 6 giugno 2012 in Internet Archive. comune.bondeno.fe.it
  20. ^ La lapide in memoria dei Caduti, su emiliaromagna.beniculturali.it.
  21. ^ Il Santuario della Madonna della Pioppa Archiviato il 27 febbraio 2014 in Internet Archive. siemiliaromagna.com
  22. ^ Oggi si festeggia il ritorno della Madonna della Pioppa Archiviato il 24 gennaio 2021 in Internet Archive. La Nuova Ferrara
  23. ^ Oasi "Cava Sei" ferraraterraeacqua.it
  24. ^ Santuario della Madonna della Pioppa – Bondeno (Ferrara) Santuario della Madonna della Pioppa]
  25. ^ il congiungimento al fiume Po è stato effettuato solo nel 1966, in quanto prima di allora il Cavo aveva solo una funzione di "bacino di riserva" nei periodi di piena del fiume Reno.dal libro "Botte Napoleonica storia geografia e idraulica", di Sergio La Sorda , editore "La freccia d'oro"
  26. ^ Sergio La Sorda, Botte Napoleonica storia geografia e idraulica, La freccia d'oro, 2015, p. 226, ISBN 9788897877394.
  27. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  28. ^ Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2019 per sesso e cittadinanza, su demo.istat.it. URL consultato il 14 aprile 2021.
  29. ^ La telefoninomania in Bondenese, su estense.com.
  30. ^ Pubblicazione Centenario, su filarmonicagverdiscortichino.it.
  31. ^ Pinacoteca Civica G. Cattabriga, su ferraraterraeacqua.it.
  32. ^ Archivio Carlo Tassi, su bbcc.regione.emilia-romagna.it. URL consultato l'8 settembre 2024.
  33. ^ Frazioni del Comune di Bondeno, su comuniecittà.it.
  34. ^ (DE) Städtepartnerschaft Dillingen – Bondeno (Italien) Sito istituzionale di Dillingen
  35. ^ Bondeno, un comitato d’onore per il gemellaggio con Bihac, su ricerca.gelocal.it, La Nuova Ferrara, 26 luglio 2007. URL consultato il 9 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2013).

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Emilia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Emilia