Vai al contenuto

Calonico

Coordinate: 46°27′01″N 8°50′28″E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Calonico
frazione
Calonico – Veduta
Calonico – Veduta
Localizzazione
StatoSvizzera (bandiera) Svizzera
Cantone Ticino
DistrettoLeventina
ComuneFaido
Territorio
Coordinate46°27′01″N 8°50′28″E
Altitudine961 m s.l.m.
Abitanti57 (2005)
Altre informazioni
Cod. postale6746
Prefisso091
Fuso orarioUTC+1
Codice OFS5065
TargaTI
Cartografia
Mappa di localizzazione: Svizzera
Calonico
Calonico
Sito istituzionale

Calonico (in dialetto ticinese Calònic[senza fonte]) è una frazione di 57 abitanti del comune svizzero di Faido, nel Canton Ticino (distretto di Leventina).

Geografia fisica

[modifica | modifica wikitesto]
Il territorio del comune di Calonico prima degli accorpamenti comunali del 2006

Già comune autonomo che si estendeva per 3,15 km², nel 2006 è stato accorpato al comune di Faido assieme agli altri comuni soppressi di Chiggiogna e Rossura. La fusione è stata decisa con la votazione popolare del 5 giugno 2005 e con 37 voti favorevoli e 2 contrari ed è diventata esecutiva il 12 ottobre 2005 dopo l'approvazione del Gran Consiglio[senza fonte].

Monumenti e luoghi d'interesse

[modifica | modifica wikitesto]
La chiesa parrocchiale di San Martino di Tours

Evoluzione demografica

[modifica | modifica wikitesto]

L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[1]:

Abitanti censiti[2]

Amministrazione

[modifica | modifica wikitesto]

Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini della frazione. Presidente dell'ufficio patriziale: Alfredo De Angelis[senza fonte].

  1. ^ a b Mario Fransioli, Calonico, in Dizionario storico della Svizzera, 12 gennaio 2017. URL consultato il 9 settembre 2017.
  2. ^ Dizionario storico della Svizzera
  • Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967, 254-255.
  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 98.
  • Flavio Maggi, Patriziati e patrizi ticinesi, Pramo Edizioni, Viganello 1997.
  • Luciano Vaccaro, Giuseppe Chiesi, Fabrizio Panzera, Terre del Ticino. Diocesi di Lugano, Editrice La Scuola, Brescia 2003, 22.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 124-125.
  • Marina Bernasconi Reusser, Monumenti storici e documenti d'archivio. I «Materiali e Documenti Ticinesi» (MDT) quali fonti per la storia e le ricerche sull'architettura e l'arte medievale delle Tre Valli, in Archivio Storico Ticinese, seconda serie, 148, Casagrande, Bellinzona 2010, 217.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN306275711 · GND (DE1046817892
  Portale Ticino: accedi alle voci di Wikipedia che parlano del Ticino