Coordinate: 42°45′N 10°23′E

Capoliveri

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Capoliveri
comune
Capoliveri – Stemma
Capoliveri – Bandiera
Capoliveri – Veduta
Capoliveri – Veduta
Panorama di Capoliveri lato sud
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Toscana
Provincia Livorno
Amministrazione
SindacoWalter Montagna (lista civica Competenze e valori per Capoliveri) dal 27-7-2020
Territorio
Coordinate42°45′N 10°23′E
Altitudine167 m s.l.m.
Superficie39,56 km²
Abitanti3 894[3] (31-7-2023)
Densità98,43 ab./km²
FrazioniLacona[1]
Comuni confinantiCampo nell'Elba, Porto Azzurro, Portoferraio
Altre informazioni
Cod. postale57031
Prefisso0565
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT049004
Cod. catastaleB669
TargaLI
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[4]
Cl. climaticazona C, 1 204 GG[5]
Nome abitanticapoliverese, capoliveresi[2]
PatronoMadonna dell'Assunta
Giorno festivo15 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Capoliveri
Capoliveri
Capoliveri – Mappa
Capoliveri – Mappa
Posizione del comune di Capoliveri all'interno della provincia di Livorno
Sito istituzionale

Capoliveri è un comune italiano di 3 894 abitanti[3] dell'isola d'Elba, in provincia di Livorno. Si tratta di uno dei sette comuni presenti sull'isola; fino al 1906 era parte integrante dell'attuale comune di Porto Azzurro.

Geografia fisica

[modifica | modifica wikitesto]

Nel territorio comunale si eleva il Monte Calamita, ricco di giacimenti minerari; vi è ubicato anche il laghetto di Sassi Neri, di origine mineraria, lungo la costa orientale della penisola bagnata dal canale di Piombino. Il tratto costiero che si affaccia a sud è bagnato invece dal Mar Tirreno.

Origini del nome

[modifica | modifica wikitesto]

Il nome del paese è ampiamente attestato durante il Medioevo; una delle prime menzioni è nella forma Capolibero[6] (1260). Successivamente sono documentate le forme Capoliveri in un trattato mercantile genovese[7] e Capolivri[8] (1289 e 1291) ed infine Capolivro[9] (1343). All'epoca romana risalirebbero, benché in assenza di fonti documentarie, i nomi Caput Liberum, Capitis Ilvae e Caput Liveri.[10] Il significato del toponimo non è certo. Forse il nome sta in rapporto con il dio Liber o Bacco, in allusione alla viticoltura già presente in età romana, oppure più verosimilmente dalla conformazione stessa del settore dell'isola dove sorge Capoliveri («libero» in quanto circondato dal mare).[11]

Co(mun)e de Capolibero, documento del 1260
Capoliveri in un disegno di Antonio Sarri (1728-1732)

«[Nel 1544] per la prima cosa i barbari assaltarono Capo Libero, con tal prestezza che pigliarono quasi tutti i terrazzani, e datisi per tutto a rubare, a uso di cacciatori diedero la caccia agli habitatori, i quali indarno si fuggivano per balze spinose e per boschi.»

La zona era già popolata nell'epoca etrusco-romana come dimostra la necropoli ellenistica. Dall'XI al XIV secolo, l'Elba fece parte della Repubblica di Pisa e, in tale periodo, Capoliveri fu sede dell'importante Capitanato dell'Elba. Nel XIV secolo[12] sono attestati i nomi di alcuni rioni del paese: Borgo, Castello e Porta a Staldo; quest'ultimo è di derivazione longobarda, da gastald ("amministratore").[13] Dal 1399 l'Elba fu governata dagli Appiano. Nel 1548 fu ceduta a Cosimo I de' Medici (1519-1574), primo Granduca di Toscana. Capoliveri, nel giugno 1544, fu pesantemente colpita da Khayr al-Din Barbarossa e nell'agosto del 1553 da Dragut. Filippo III di Spagna conquistò Porto Longone nel 1596 e nel 1709 diventò parte del Regno di Sicilia. Fino al 1906 Capoliveri apparteneva al comune di Porto Longone, oggi Porto Azzurro.

Oggi una delle risorse economiche più importanti per Capoliveri è il turismo.

Incidente aereo del 1954

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Volo BOAC 781.

Il 10 gennaio 1954, 16 km al largo di Capo Calamita, per un cedimento strutturale della cabina si inabissò un De Havilland DH.106 Comet della società inglese BOAC in volo da Roma a Londra.

Stemma

«D'argento, al delfino di verde, attorcigliato intorno ad un'ancora di nero, col capo in giù. Ornamenti esteriori da Comune.[14]»

Le origini dello stemma di Capoliveri risalgono al 1906 quando il Comune, nato dall'aggregazione di due frazioni, si rese autonomo dalla comunità di Longone (poi Porto Longone e ora Porto Azzurro) di cui faceva parte dal XVII secolo. Da quella data Capoliveri poté riprendere l'antico emblema di cui la comunità si fregiava prima dell'aggregazione anche se bisognò attendere l'aprile del 1910 per l'atto ufficiale di adozione definitiva dello stemma.

Gonfalone

«Drappo di verde…[14]»

Bandiera

«Drappo di rosso alla bordura di azzurro, con tre api d'oro, al rombo di bianco caricato di un plinto di verde, sul tutto lo stemma comunale nudo di oro.[14]»

La bandiera è stata adottata nel 2014 a seguito di una consultazione popolare.[15] È costituita da un drappo rettangolare con i colori della bandiera nazionale, il verde, il bianco e il rosso su cui campeggiano le tre api, simbolo napoleonico, ricordo di un nobile e glorioso passato. La bordura azzurra è un omaggio all'Unione Europea ma soprattutto richiama il mare che bagna la costa di Capoliveri.[16]

Evoluzione demografica

[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[17]

Etnie e minoranze straniere

[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2018 la popolazione di Capoliveri è per circa l'81,41% di cittadinanza italiana. La popolazione straniera residente ammontava a 752 persone, il 18,59% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente[18] erano:

  1. Germania, 231 – 5,71%
  2. Romania, 217 – 5,36%
  3. Albania, 57 – 1,41%
  4. Svizzera, 45 – 1,11%
  5. Moldavia, 36 – 0,89%
  6. Marocco, 35 – 0,87%

Monumenti e luoghi d'interesse

[modifica | modifica wikitesto]
Vista notturna
  • Chiesa di Santa Maria Assunta, di origine romanica.
  • Un edificio di culto demolito nel 1894 era la chiesa di San Mamiliano, di origine romanica, che si trovava presso l'attuale piazza Giacomo Matteotti. Nei pressi, sino alla metà del XX secolo, erano visibili le fondamenta della vasta "Chiesa Nuova", progettata nel 1752 dall'architetto Grazzini e mai portata a compimento.
  • Pieve di San Michele, del XII secolo, in stile romanico. La leggenda dice che nel 1376 il papa Gregorio XI, di ritorno dalla cattività avignonese, si rifugiò qui dopo una tempesta e disse la messa alla popolazione del paese. Dopo la distruzione da parte delle truppe di Dragut nel XVI secolo, è rimasta solo l'abside.
  • Borgo medievale fortificato, con piccoli vicoli con archi, sottopassi e scalette che si trovano attorno alla piazza centrale in collina; i rioni, attestati dal XIV secolo, erano Borgo, Castello e Porta a Staldo.[19]
  • Santuario della Madonna delle Grazie, vicino a Morcone, del XVII secolo. Nel 1792 fu rifugio per dei monaci francesi durante la rivoluzione francese. Al centro dell'altare c'è un quadro, la Madonna del Silenzio di Marcello Venusti, seguace di Michelangelo. Gli affreschi furono eseguiti da Eugenio Allori. Un restauratore tedesco, Gustav Blankenagel da Colonia, intonacò le mura negli anni sessanta del Novecento e rimosse le stuccature barocche dall'altare per ripristinare lo stato primigenio in pietra. Il santuario è circondato da un paesaggio pittoresco di pinete e vigne.
  • Strada panoramica sopra il golfo della Stella; il percorso va dal centro storico per le frazioni Morcone e Pareti fino alla Cala dell'Innamorata. Questa spiaggia è chiamata così dalla storia tragica di due innamorati, Lorenzo e Maria. Una tradizione dell'anno 1534 dice che gli innamorati trovavano sempre il loro rifugio segreto in questa spiaggia, di nascosto dalla famiglia dell'uomo che voleva impedire questo amore. Quando, il pomeriggio del 14 luglio, Lorenzo fu assalito e ucciso da dei pirati, anche Maria si gettò in mare. Perché gli innamorati si erano fidanzati quel giorno, ancora oggi il 14 luglio è il giorno della festa dell'Innamorata a Capoliveri. La vecchia leggenda fu riscoperta nel Settecento quando Domingo Cardenas, un nobile spagnolo, ebbe una visione di una bella ragazza in questa cala. La festa è celebrata con un corteo e con una grande fiaccolata in mare.
  • Santuario della Madonna della Neve vicino a Lacona. Fu costruita nel Cinquecento sulle fondamenta di un edificio precedente. Ancora nell'Ottocento ci visse un eremita, Giuseppe Tosi. Abitò in uno spazio strettissimo, però ebbe la sua propria vigna. Nella chiesa è conservata un'immagine della Madonna.
  • Forte Focardo, una fortezza d'epoca spagnola. Fu edificato nel 1678 da Don Ferdinando Foxardo, governatore di Longone durante il regno di Re Carlo II di Spagna.
  • Faro di Capo Focardo, torre semaforica ottocentesca edificata dalla Regia Marina per l'illuminazione notturna del corrispondente tratto costiero.

Amministrazione

[modifica | modifica wikitesto]
Il municipio
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 13 giugno 1999 Ruggero Barbetti centro Sindaco
13 giugno 1999 12 giugno 2004 Ruggero Barbetti centro-destra Sindaco
13 giugno 2004 6 giugno 2009 Paolo Ballerini lista civica Sindaco
7 giugno 2009 25 maggio 2014 Ruggero Barbetti lista civica Sindaco
25 maggio 2014 26 maggio 2019 Ruggero Barbetti lista civica di centro-destra Capoliveri Bene Comune Sindaco
26 maggio 2019 27 luglio 2020 Andrea Gelsi lista civica di centro-destra Capoliveri Bene Comune Sindaco Annullato il proclamazione degli eletti dal 2019[20]
27 luglio 2020 in carica Walter Montagna lista civica Competenze e Valori per Capoliveri Sindaco Proclamato vincitore degli elezioni comunali 2019
  1. ^ Comune di Capoliveri - Statuto
  2. ^ Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron Editore, 1981, p. 97.
  3. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT, 3 ottobre 2023. URL consultato il 7 ottobre 2023.
  4. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  5. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  6. ^ Archivio Storico Diocesano di Pisa, Instrumenta Rodulfini notarii.
  7. ^ Gino Benvenuti, Storia della Repubblica di Genova, Milano, Mursia, 1977.
  8. ^ Archivio Storico Diocesano di Pisa, Diplomatico arcivescovile.
  9. ^ Archivio di Stato di Pisa, Opera del Duomo, n. 1279.
  10. ^ Sito istituzionale del Comune di Capoliveri, su comune.capoliveri.li.it.
  11. ^ Silvestre Ferruzzi, Signum, Portoferraio, 2010.
  12. ^ Archivio di Stato di Firenze, Notarile antecosimiano, L, n. 319, 1364.
  13. ^ Silvestre Ferruzzi, Tracce longobarde all'isola d'Elba, Capoliveri, 2022.
  14. ^ a b c Città di Capoliveri – (LI), su araldicacivica.it. URL consultato il 25 novembre 2023.
  15. ^ Ecco la nuova bandiera per Capoliveri, in Vivi Capoliveri, 3 marzo 2014.
  16. ^ Una nuova bandiera per Capoliveri, in Vivi Capoliveri, 6 febbraio 2014.
  17. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  18. ^ Dati Istat stranieri 2018, su demo.istat.it. URL consultato il 7 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2017).
  19. ^ Silvestre Ferruzzi, Pedemonte e Montemarsale, Pontedera 2013.
  20. ^ https://www.quinewselba.it/amp/roma-il-consiglio-di-stato-da-ragione-a-montagna.htm

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN123803289
  Portale Provincia di Livorno: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Provincia di Livorno