Carlo Chiostri
Carlo Chiostri (Firenze, 5 maggio 1863 – Firenze, 9 luglio 1939) è stato un pittore e illustratore italiano tra i primi illustratori di Pinocchio nel 1901.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Carlo Chiostri, "figurinaio fiorentino"[1], realizzò i suoi primi disegni alla fine dell'Ottocento. Collaborò principalmente con gli editori Bemporad e Salani. Per il Pinocchio di Carlo Collodi[2] le sue illustrazioni furono eseguite a penna e acquerello; poi incise su legno da Adolfo Bongini, a scapito però dello sfumato.
I disegni per il libro Ciondolino (1896) di Vamba, furono eseguiti con la fotoincisione e quindi "restituiti all'eleganza e alla grazia dell'originale".
Chiostri lavorò anche per i testi di molti autori, fra i quali Alberto Cioci (Lucignolo, l'amico di Pinocchio), Luigi Capuana, Emma Perodi, Collodi Nipote, Emilio Salgari, Victor Hugo[3], Ida Baccini e Tommaso Catani, di cui illustrò tutte le opere. Collaborò a Il giornalino della Domenica. Scrisse Il falco e la colomba: melanconie d'un Gatto bigio nel 1910 e illustrò anche cartoline.
Piero Bernardini ha scritto di Carlo Chiostri:
«... dovette, curvo sul suo piccolo tavolo (forse d'inverno con lo scaldino fra le gambe), farne molte di queste figurine per vivere in una decorosa povertà.[4]»
«Tematica costante dei disegni di Chiostri è stato il nordico mondo delle fate e degli elfi, che l'autore toscano ha saputo adattare magistralmente al gusto e alla mentalità italiani. Scorrendo le pagine di Tra fate e nani ci imbattiamo in personaggi che hanno ereditato innumerevoli caratteristiche dagli angeli presenti nell'immaginario figurativo cattolico, e certe fate hanno l'aspetto delle mamme di una volta: grassottelle e dal volto dolce.[5]»
Nell'opera del Chiostri sono presenti realtà oggettive assieme a elementi magici e surreali.
È sepolto nel Cimitero Monumentale della Misericordia dell'Antella, Comune di Bagno a Ripoli, provincia di Firenze.[6]
Omaggi
[modifica | modifica wikitesto]Le illustrazioni di Chiostri vennero usate come immagini dei titoli di testa per il telefim in 6 puntate Le avventure di Pinocchio di Luigi Comencini,le immagini servivano a far capire i capitoli che venivano adattati negli episodi.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Antonio Faeti, Guardare le figure. Gli illustratori italiani dei libri per l'infanzia, Torino, Einaudi, 1972, p. 195 (nuova edizione, Roma, Donzelli, 2011).
- ^ C, Collodi, Le avventure di Pinocchio, Firenze, Bemporad, 1901.
- ^ Victor Hugo, I Miserabili. Illustrazioni di Carlo Chiostri, ebook https://books.google.it/, Edimedia, 2013.
- ^ Piero Bernardini in: Antonio Faeti, Guardare le figure. Gli illustratori italiani dei libri per l'infanzia, Torino, Einaudi, 1972, p. 66 (nuova edizione, Roma, Donzelli, 2011).
- ^ Giuseppe Pollicelli: Tra fate e nani, su Fumo di China n. 8/35, Ed. Alessandro Distribuzioni, Bologna, settembre 1989, p. 45.
- ^ Home 2022, su Misericordia di S. Maria all'Antella. URL consultato il 29 marzo 2024.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Tiziano Loschi, Documentazione. Dal figurinaio al cartoonist in Almanacco italiano 1975, volume LXXV. Firenze, Giunti-Marzocco, 1974.
- Antonio Faeti, Guardare le figure. Gli illustratori italiani dei libri per l'infanzia, Torino, Einaudi, 1972, (nuova edizione, Roma, Donzelli, 2011)
- C'era una volta un mago. Carlo Chiostri, a cura di Paola Pallottino, introduzione di Antonio Faeti, Bologna, Cappelli editore, 1979
- Paola Pallottino, Storia dell'illustrazione italiana. Cinque secoli di immagini riprodotte, nuova edizione, Firenze, Usher Arte, 2010
- Valentino Baldacci, Andrea Rauch, Pinocchio e la sua immagine, Firenze, Giunti, 1981 (nuova edizione 2006)
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Carlo Chiostri
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Carlo Chiostri
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Autoritratto di Carlo Chiostri, su culturaitalia.it. URL consultato il 22 maggio 2016.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 69985595 · ISNI (EN) 0000 0000 5950 8467 · SBN CFIV091187 · BAV 495/318919 · Europeana agent/base/1401 · LCCN (EN) n87855673 · GND (DE) 128605340 · BNE (ES) XX849274 (data) · BNF (FR) cb12664535q (data) · J9U (EN, HE) 987007570608105171 · NSK (HR) 000134260 |
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