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Carlo Ferrari (vescovo)

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Carlo Ferrari
vescovo della Chiesa cattolica
Patientia opus perfectum
 
Incarichi ricoperti
 
Nato20 aprile 1910 a Fresonara
Ordinato presbitero29 giugno 1935 dal vescovo Egisto Domenico Melchiori (poi arcivescovo)
Nominato vescovo17 aprile 1952 da papa Pio XII
Consacrato vescovo15 giugno 1952 dall'arcivescovo Egisto Domenico Melchiori
Deceduto1º dicembre 1992 (82 anni) a Verona
 

Carlo Ferrari (Fresonara, 20 aprile 1910Verona, 1º dicembre 1992) è stato un vescovo cattolico italiano.

Nacque a Fresonara, in provincia di Alessandria e diocesi di Tortona, il 20 aprile 1910.

Formazione e ministero sacerdotale

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Dopo le scuole elementari, frequentate nel paese natio, iniziò il percorso di studi presso i seminari diocesani di Tortona.[1]

Il 29 giugno 1935 fu ordinato presbitero dal vescovo di Tortona Egisto Domenico Melchiori.[1]

Dopo l'ordinazione trascorse un anno nel convitto ecclesiastico, in seguito divenne vicario parrocchiale ad Arquata Scrivia e fu, al contempo, docente di lettere presso il seminario minore di Stazzano.

Nel 1938 fu nominato direttore spirituale del seminario minore, mentre, nel 1945, del seminario maggiore di Tortona.[1] Nello stesso periodo fu insegnante di teologia fondamentale e teologia spirituale nel seminario maggiore e ricopri l'incarico di consulente ecclesiastico diocesano dell'Associazione italiana maestri cattolici.[2]

Ministero episcopale

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Il 17 aprile 1952 papa Pio XII lo nominò vescovo di Monopoli; succedette a Gustavo Bianchi, deceduto il 12 agosto 1951. Il 15 giugno successivo ricevette l'ordinazione episcopale, nella cattedrale di Tortona,[2] dall'arcivescovo Egisto Domenico Melchiori, vescovo di Tortona, co-consacranti Silvio Cassulo, vescovo di Macerata e Tolentino, e Carlo Angeleri, vescovo ausiliare di Tortona. Il 12 agosto prese possesso della diocesi.[3]

Il 19 ottobre 1967 papa Paolo VI lo nominò vescovo di Mantova; succedette ad Antonio Poma, precedentemente nominato arcivescovo coadiutore di Bologna. Il 10 dicembre prese possesso della diocesi, nella basilica di Sant'Andrea.[4]

Partecipò a tutte le quattro sessioni del Concilio Vaticano II e curò la predicazione nello spirito del Concilio.

Durante il suo episcopato mantovano furono completati i lavori del seminario vescovile e compì due visite ad limina, nel 1977 e nel 1983. In seno alla Conferenza Episcopale Italiana fu membro delle commissioni per la liturgia, per il riordinamento delle diocesi, per il laicato e, dal 1979 al 1986, per la dottrina della fede, la catechesi e la cultura.[2]

Il 28 giugno 1986 papa Giovanni Paolo II accolse la sua rinuncia, presentata per raggiunti limiti di età; gli succedette Egidio Caporello, fino ad allora vescovo titolare di Caorle e segretario della Conferenza Episcopale Italiana. Da vescovo emerito si ritirò alla "Casa del Sole" a Curtatone, trascorrendo anche dei periodi presso Fasano, nella diocesi di Monopoli.[2]

Mori il 1º dicembre 1992, all'età di 82 anni, all'ospedale Borgo Trento di Verona.[4] Dopo le esequie fu sepolto nel duomo di Mantova.[3]

Genealogia episcopale e successione apostolica

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La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

  1. ^ a b c Umberto Marchesini, Nostra intervista col Vescovo della Diocesi Monsignor Carlo Ferrari, in Gazzetta di Mantova, 19 aprile 1981. URL consultato il 28 aprile 2024. Ospitato su carloferrarivescovo.it.
  2. ^ a b c d Monsignor Carlo Ferrari. Padre del Concilio.
  3. ^ a b Vanna Rossani, Carlo Ferrari, vescovo anticonformista di Monopoli., su Monopoli Tre Rose, 28 giugno 2021. URL consultato il 28 aprile 2024.
  4. ^ a b Cesare De Agostini, Addio Mons. Carlo Ferrari Vescovo dello Spirito, in Gazzetta di Mantova, 2 dicembre 1992. URL consultato il 28 aprile 2024. Ospitato su carloferrarivescovo.it.

Collegamenti esterni

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Predecessore Vescovo di Monopoli Successore
Gustavo Bianchi 17 aprile 1952 – 19 ottobre 1967 Antonio D'Erchia

Predecessore Vescovo di Mantova Successore
Antonio Poma 19 ottobre 1967 – 28 giugno 1986 Egidio Caporello
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