Cesare Pasini
Monsignor Cesare Pasini (Milano, 3 febbraio 1950) è un presbitero e bibliotecario italiano, dal 14 febbraio 2023 prefetto emerito della Biblioteca apostolica vaticana.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Formazione e ministero sacerdotale
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Milano il 3 febbraio 1950, ha compiuto gli studi in preparazione al sacerdozio, a partire dal ginnasio, presso il seminario arcivescovile di Milano.[1] L'8 giugno 1974 è stato ordinato presbitero, nella cattedrale di Milano, dal cardinale Giovanni Colombo.[1]
Dal 1974 al 1977 ha studiato presso il Pontificio istituto orientale. Si è laureato in Scienze Ecclesiastiche il 15 giugno 1979 e ha iniziato a insegnare patrologia presso la sede di Saronno del seminario arcivescovile di Milano. Il 5 settembre 1986 è stato nominato dottore incaricato della Biblioteca Ambrosiana, assumendo nel 1991 la carica di dottore presso il medesimo istituto; dal 1995 al 2007 ha ricoperto il ruolo di vice-prefetto (era prefetto l'allora monsignor Gianfranco Ravasi, poi cardinale).[1]
Il 25 giugno 2007 papa Benedetto XVI lo ha nominato prefetto della Biblioteca apostolica vaticana;[2] è succeduto al vescovo Raffaele Farina, nominato archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa.
Il 30 gennaio 2020 ha ricevuto da papa Francesco il titolo onorifico di protonotario apostolico soprannumerario.[3]
Il suo lavoro presso la Santa Sede è accompagnato dalla produzione di scritti a tema teologico e biblioteconomico.
Il 14 febbraio 2023 gli è succeduto nell'incarico di prefetto della Biblioteca apostolica vaticana il presbitero salesiano Mauro Mantovani.[4]
Attività di ricerca
[modifica | modifica wikitesto]Stimato filologo e studioso di agiografia, ha studiato la vita premetafrastica di Sant'Ambrogio, curandone anche l'edizione critica (1983), la figura di Sant'Ambrogio nell'oriente bizantino (1981) e l'innografia ambrosiana a Bisanzio (1983, 1984, 1985, 1988). Ha pubblicato in edizione critica la vita di Sạn Filippo d'Agira nella versione attribuita al monaco Eusebio (1981) e in quella falsamente attribuita ad Atanasio (1999). Ha scoperto e pubblicato nuove opere o frammenti di opere di carattere patristico o teologico dai manoscritti ambrosiani.[5]
Negli anni di servizio presso la Biblioteca Ambrosiana, si è dedicato allo studio del fondo manoscritto dell'istituzione, specialmente dei manoscritti greci, pubblicando una serie di aggiornamenti, correzioni e integrazioni al catalogo curato da Emidio Martini e Domenico Bassi (1989-1994, 1997)[6] e un inventario agiografico dei manoscritti ambrosiani (2003), occupandosi inoltre delle biblioteche religiose lombarde.[7] Prima di assumere il servizio presso la Biblioteca Apostolica Vaticana, ha concluso e pubblicato la bibliografia completa dei manoscritti greci della Biblioteca Ambrosiana dal 1857 al 2006 (2007). Assieme a Massimo Rodella (Biblioteca Ambrosiana) ha studiato e pubblicato il carteggio tra il sacerdote Antonio Maria Ceriani (Prefetto dell'Ambrosiana 1870-1907) e il cardinale Giovanni Mercati (2019).
Pubblicazioni
[modifica | modifica wikitesto]- Vita di S. Filippo d'Agira attribuita al monaco Eusebio, Roma, Pontificium Institutum Orientalium Studiorum, 1981, SBN IT\ICCU\SBL\0316912. (introduzione, edizione critica, traduzione e note)
- Le fonti greche su sant'Ambrogio, Milano, Biblioteca Ambrosiana, 1990, ISBN 8831191845, SBN IT\ICCU\CFI\0288910.
- Ambrogio di Milano. Azione e pensiero di un vescovo, Cinisello Balsamo, San Paolo, 1996, ISBN 8821533034, SBN IT\ICCU\LO1\0414452.
- Inventario agiografico dei manoscritti greci dell'Ambrosiana, Bruxelles, Société des Bollandistes, 2003, ISBN 2873650141, SBN IT\ICCU\TO0\1271771.
- Bibliografia dei manoscritti greci dell'Ambrosiana, Milano, Vita e Pensiero, 2007, ISBN 9788834314234, SBN IT\ICCU\LO1\1108934.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Gianluca Biccini, Il custode dei libri del Papa, in L'Osservatore Romano, 25 giugno 2007. URL consultato il 3 febbraio 2022.
- ^ Rinunce e nomine. Nomina del Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana, su press.vatican.va, 25 giugno 2007. URL consultato il 3 febbraio 2022.
- ^ AAS 112 (2020) (PDF), p. 663. URL consultato il 3 febbraio 2023.
- ^ Rinunce e nomine. Nomina del Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana, su press.vatican.va, 14 febbraio 2023. URL consultato il 14 febbraio 2022.
- ^ P. es. Nuovi frammenti di Gregorio di Nazianzo in due codici della Biblioteca Ambrosiana, «Byzantion» 70/1 (2000), 263-9.
- ^ Integrazioni e correzioni al Catalogus codicum graecorum Bibliothecae Ambrosianae di Emidio Martini e Domenico Bassi, I-VI, «Rivista di studi bizantini e neoellenici» n.s., 26 (1989), 211‑20; 27 (1990), 267‑91 e tavv. 1-8; 28 (1991), 173-209 e tavv. 1-8; 29 (1992), 225-53 e tavv. 1-4; 30 (1993), 203-51 e tavv. 1-12; 31 (1994), 184-261 e tavv. 1-16. Codici e frammenti greci dell'Ambrosiana. Integrazioni al Catalogo di Emidio Martini e Domenico Bassi, Roma 1997 (Testi e studi bizantino-neoellenici, 9).
- ^ Incunaboli ed edizioni antiche nella sezione di patrologia della Biblioteca dell'Istituto di Studi religiosi di Villa Cagnola a Gazzada (VA), «La Scuola Cattolica» 113 (1985), 320‑32.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Cesare Pasini, su vatican.va, Pontificio Comitato di Scienze Storiche. URL consultato il 25 ottobre 2016.
- Cesare Pasini, su studibizantini.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 66589114 · ISNI (EN) 0000 0001 0910 8868 · SBN CFIV058802 · BAV 495/99936 · LCCN (EN) n83200653 · GND (DE) 132710218 · BNF (FR) cb126902497 (data) · J9U (EN, HE) 987007456325305171 · CONOR.SI (SL) 184620643 |
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