Corrispondenza Husayn-McMahon
La corrispondenza Husayn-McMahon nel corso della prima guerra mondiale fu uno scambio di lettere avvenuto nel biennio 1915-1916 fra il leader hascemita higiazeno, al-Husayn ibn ʿAlī, sceriffo della Mecca, e Sir Henry McMahon, alto commissario britannico al Cairo, riguardo al futuro status politico dei territori arabi del Vicino Oriente quando il Regno Unito fosse riuscito a sconfiggere l'Impero ottomano, alleato agli imperi centrali, grazie al concorso di una rivolta araba guidata, sia pur simbolicamente dallo Sceriffo.
Le missive
[modifica | modifica wikitesto]Una lettera datata 24 ottobre 1915 è cruciale. Essa recitava che:
«I distretti di Mersin e Alessandretta, e parti della Siria che si estendono a ovest del distretto di Damasco, Homs, Hama e Aleppo, non possono dirsi puramente arabi, e debbono al riguardo essere esclusi dalla delimitazione che si propone.
Subordinatamente a detta modifica, e senza pregiudizio per i trattati conclusi fra noi e alcuni capi arabi, noi accettiamo detta delimitazione.
Quanto alle regioni che si estendono all'interno delle frontiere che si propongono, in cui la Gran Bretagna è libera di agire senza detrimento per gli interessi della sua alleata Francia, io [Sir Henry McMahon] sono autorizzato a darvi le seguenti garanzie nell'interesse del governo di Gran Bretagna, e a rispondere quanto segue alla vostra nota:
Subordinatamente alle modifiche dianzi esposte, la Gran Bretagna è pronta a riconoscere e appoggiare (recognize and uphold) l'indipendenza (the independence) degli Arabi in tutta la regione che si estende all'interno delle frontiere proposte dallo Sceriffo di Mecca.»
Le promesse di McMahon furono viste dai nazionalisti arabi come un impegno per un'immediata indipendenza degli Arabi. Essi credettero altresì che l'impegno fosse stato violato dalla susseguente spartizione della regione fra Gran Bretagna e Francia cui la Società delle Nazioni assegnò mandati stabiliti in base agli accordi segreti fra Sykes e Picot del maggio 1916.
L'ambiguità riguardò anche la Palestina, che non era esplicitamente ricordata nella corrispondenza. La lettera parlava dei distretti di Mersin e di Alessandretta, e parti della Siria che si estendono a ovest del distretto di Damasco, Homs, Hama e Aleppo..., ma non faceva alcuna menzione specifica del sangiaccato di Gerusalemme, che era la divisione amministrativa ottomana che copriva la maggior parte della Palestina.
Inoltre, e cosa forse più importante (dal punto di vista britannico), la confusione scaturì da una piccola frase nella corrispondenza fra McMahon e Husayn. Le terre che "non possono dirsi puramente arabe" erano escluse dall'accordo. Husayn, e moltissime personalità arabe, consideravano la Palestina come "puramente araba", mentre i britannici vedevano in modo differente la questione.
Il Regno Unito più tardi promise di favorire la creazione di un focolare nazionale ebraico (Jewish National Home) in Palestina nella Dichiarazione Balfour del 2 novembre 1917. Il Libro bianco del 1939 (Churchill White Paper) stabilì che la frase in cui si parlava dei "distretti a ovest di Damasco" doveva intendersi come inclusiva del Sangiaccato di Gerusalemme e del vilayet di Beirut (cioè la Palestina).
Altri lemmi
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Peter Mansfield, A History of the Middle East, Londra, Penguin, 2004, ISBN 0-14-303433-2 (pp. 154–155).
- William L. Cleveland, A History of the Modern Middle East, Westview Press, 2004, ISBN 0-8133-4048-9 (pp. 157–160).
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