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Crepidoma

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Crepidoma nel tempio di Segesta

Nell'architettura classica, prende il nome di crepidòma (κρηπίδωμα, dal greco krepìs, fondazione) la piattaforma a gradini rialzata in pietra sulla quale veniva costruito il tempio. È una specificazione della crepidine.

È costituito da tre o più gradini con la funzione di sopraelevare l'edificio, separando simbolicamente la residenza degli dei dal livello del terreno.

I gradini prendono il nome di crepidoma. Il piano su cui poggiano le colonne è detto stilobate.

La crepidine può presentare decorazioni come modanature o altro sulle facce visibili. Talvolta vi si riscontrano anche degli accorgimenti ottici, come nel Partenone, dove tutto il basamento è impercettibilmente convesso per sembrare prospetticamente più ampio.

  • Pierluigi De Vecchi, Elda Cerchiari, I tempi dell'arte, Milano, Bompiani, 1999, ISBN 978-88-451-7107-9.
  • Carlo Bertelli, Giuliano Briganti, Antonio Giuliano, Storia dell'arte italiana, Electa-Bruno Mondadori, Milano 1990

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