Don McCullin
Donald McCullin (Finsbury Park, 9 ottobre 1935) è un fotografo e fotoreporter britannico, noto particolarmente per i suoi reportage di guerra e per le sue immagini sui conflitti urbani.
La sua carriera di fotogiornalista, iniziata nel 1959, si è specializzata nel raccontare i ceti più bassi della società, raffigurando i disoccupati, gli oppressi e i poveri.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Carriera
[modifica | modifica wikitesto]McCullin svolse il periodo di servizio militare nella RAF, per la quale venne mandato nella zona del Canale di Suez durante la crisi del 1956, con l'incarico di assistente fotografo. Per non aver passato l'esame scritto di teoria, necessario al fine di diventare fotografo della RAF, dovette lavorare in camera oscura.[1][2]
Nel 1959 fece un servizio su una gang di Londra che venne pubblicato dal The Observer.[3] Tra il 1966 e il 1984 lavorò come corrispondente per il magazine britannico The Sunday Times, documentando catastrofi naturali e provocate dall'uomo, quali le zone di guerra e le vittime dell'epidemia di AIDS in Africa.[2] I suoi intensi reportage sulla guerra in Vietnam e sul conflitto in Irlanda del Nord vennero premiati varie volte.
Nel 1968 la sua fotocamera Nikon fermò un proiettile che lo stava per colpire. [4]
I lavori di McCullin erano considerati così importanti ed evocativi che il governo britannico rifiutò di concedergli un pass da giornalista per raccontare la guerra nelle isole Falkland.[5][6]
McCullin è l'autore di numerosi libri, tra cui The Palestinians (con Jonathan Dimbleby) (1980), Beirut: A City in Crisis (1983), e Don McCullin in Africa (2005).
Premi vinti
[modifica | modifica wikitesto]McCullin riceve il World Press Photo nel 1964 per il suo lavoro sulla guerra a Cipro. Nello stesso anno riceve anche la Warsaw Gold Medal. Nel 1977 diventa socio della Royal Photographic Society e ottiene il diritto di posporre le lettere FRPS (sigla di "Fellow of the Royal Photographic Society") al suo nome. Per le sue foto gli viene conferito un dottorato honoris causa dall'Università di Bradford nel 1993 e una laurea dalla Open University nel 1994
Diventa Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico nel 1993, primo fotogiornalista a ricevere il titolo.[7]
McCullin riceve Cornell Capa Award nel 2006.[8]
Il 4 dicembre 2008 ottiene un dottorato in Lettere honoris causa dalla University of Gloucestershire per i suoi successi nell'ambito del fotogiornalismo.[9]
Vita familiare
[modifica | modifica wikitesto]Negli ultimi anni McCullin ha lasciato la carriera di fotografo di guerra, per i troppi orrori e sofferenze viste. Un altro fattore che ha portato a questo abbandono sta nel fatto che McCullin non crede (al contrario ad esempio di James Nachtwey) che un fotografo possa contribuire a rendere consapevole e attenta la società attraverso i suoi reportage di guerra; secondo il suo punto di vista infatti il fotografo sfrutta il dolore degli altri, manipolandolo, ed egli stesso è a sua volta manipolato dai giornali committenti.[10]
McCullin ora vive in Somerset con la sua seconda moglie ed i suoi 5 figli.
I suoi più recenti lavori fotografici riguardano paesaggi, still-life e ritratti su commissione.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Leo Benedictus, "Don McCullin's best shot", Guardian (London), 29 marzo 2007. A shortened version of this interview, omitting this material, appears here..
- ^ a b Aida Edemariam, The human factor (interview), in The Observer, 25 agosto 2005.
- ^ Michael R. Peres, Mark Osterman, Grant B. Romer e J. Tomas Lopez, The Concise Focal Encyclopedia of Photography, Focal Press, 2008, ISBN 0-240-80998-X.
- ^ Donald McCullin, Lewis Chester, Unreasonable Behaviour, An Autobiography, Vintage Books, 2002, pp. 137–138, ISBN 978-0-09-943776-5.
- ^ Roderick Morris, Don McCullin's Harrowing Images of War, in International Herald Tribune, 30 ottobre 1997. URL consultato il 6 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2009).
- ^ Das, P, Don McCullin, in The Lancet infectious diseases, vol. 5, n. 1, Victoria and Albert Museum, gennaio 2005, pp. 15, DOI:10.1016/S1473-3099(04)01248-4, ISSN 1473-3099 , PMID 15620555. URL consultato il 31 marzo 2007.
- ^ Don McCullin biography, su Under Fire: Images from Vietnam, Piece Unique Gallery. URL consultato il 30 marzo 2007 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2007).
- ^ Cornell Capa Award, su icp.org. URL consultato il 31 marzo 2007 (archiviato dall'url originale il 23 aprile 2007).
- ^ Honorary Awards Announced, su glos.ac.uk, University of Gloucestershire, 3 novembre 2008. URL consultato il 10 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2018).
- ^ Horvatland - Frank Horvat Fotografia : Entre Vues - Don McCullin (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2009).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- The Destruction Business, Open Gate Books, 1971, ISBN 0-333-13022-7.
- Is Anyone Taking Any Notice?, MIT Press, 1973.
- Anton Wallich-Clifford & Don McCullin, No Fixed Abode, Macmillan, 1974.
- Homecoming, Macmillan, 1979.
- Jonathan Dimbleby & Don McCullin, The Palestinians, Quartet Books, 1980, ISBN 0-7043-3322-8.
- Hearts of Darkness: Photographs by Don McCullin, Secker and Warburg, 1980.
- Don McCullin., Beirut: A City in Crisis, New English Library, 1983, ISBN 0-450-06037-3.
- Don McCullin., Perspectives, Harrap, 1987, ISBN 0-245-54368-6.
- Don McCullin ; introduction by John Fowles., Open Skies, Cape, 1989, ISBN 0-224-02539-2.
- Norman Lewis & Don McCullin, An Empire of the East: Travels in Indonesia, Jonathan Cape, 1993, ISBN 0-224-03230-5.
- introduction by Mark Haworth-Booth ; designed by David King., Sleeping with Ghosts: A Life's Work in Photography, Jonathan Cape, 1994, ISBN 0-224-03241-0.
- Don McCullin ;, India, Jonathan Cape, 1999, ISBN 0-224-05089-3.
- Cold Heaven, Christian Aid, 2001, ISBN 0-904379-47-7.
- Don McCullin; with Lewis Chester., Unreasonable Behaviour: An Autobiography, Vintage, 2002, ISBN 0-09-943776-7.
- introduction by Harold Evans ; essay by Susan Sontag., Don McCullin, Jonathan Cape, 2003, ISBN 0-224-07118-1.
- Life Interrupted, Christian Aid, 2004, ISBN 0-904379-64-7.
- Don McCullin., Don McCullin in Africa, Jonathan Cape, 2005, ISBN 0-224-07514-4.
- Don McCullin, Don McCullin in England, Jonathan Cape, 2007, ISBN 978-0-224-07870-2.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Don McCullin
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Don McCullin su horvatland.com, su horvatland.com. URL consultato il 6 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2010).
- Don McCullin nel sito Hamiltons Gallery, su hamiltonsgallery.com. URL consultato il 6 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2010).
- Intervista in inglese sul sito della BBC, su bbc.co.uk. URL consultato il 1º maggio 2019 (archiviato dall'url originale l'8 novembre 2012).
- Intervista in italiano sul sito di Frank Horvat, su horvatland.com. URL consultato il 7 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2009).
- Selection of photographs by Don McCullin, su vam.ac.uk, Victoria and Albert Museum. URL consultato il 16 giugno 2007.
- (EN) Tony Barrell, There’s no place like home, in Arts and Entertainment, The Times, 14 ottobre 2007. URL consultato l'8 novembre 2007.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 112755680 · ISNI (EN) 0000 0001 1780 1128 · Europeana agent/base/156889 · ULAN (EN) 500087083 · LCCN (EN) n80030599 · GND (DE) 119222892 · BNE (ES) XX4806804 (data) · BNF (FR) cb11913766n (data) · J9U (EN, HE) 987007265264905171 · NDL (EN, JA) 01238989 · CONOR.SI (SL) 143280995 |
---|