Efanda
Efanda | |
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Morte | circa 881 |
Padre | Kjetil' il Salmone |
Madre | Ingunn |
Consorte di | Rjurik |
Figli | Igor' di Kiev una figlia? un figlio? |
Religione | paganesimo norreno |
Efanda (in russo: Ефанда; in ucraino: Єфанда; circa 850 – circa 881) antica regina leggendaria russa, principessa normanna, una delle numerosi mogli di Rjurik, considerata la più amata.
Efanda è nota dalle cosiddette Cronache di Tatiš'ev – in cui si riferisce alle Cronache di Ioachim, una fonte controversa e non èattendibile, antiscentifica, conosciuta solo da estratti realizzati dallo stesso Tatiš'ev. Da questa cronaca si può conoscere l'origine di Efanda. Era la figlia di un re norvegese, conosciuto nelle cronache con il nome di Kjetil' il Salmone, e di sua moglie Ingunn[1][2][3].
Secondo Tatiš'ev, Rjurik, che è considerato una persona leggendaria e mai esistita, visto che per la prima volta viene nominato solo nel 16 secolo, morendo, nominò reggente per il suo giovane figlio Igor, l'erede al trono, Oleg il profeta[4][5][6].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ А.Е. Виноградов, АНТРОПОНИМИЯ ПЕРВЫХ РУССКИХ КНЯЗЕЙ И ПРОИСХОЖДЕНИЕ ДИНАСТИИ РЮРИКОВИЧЕЙ, in Via in tempore. История. Политология, vol. 47, n. 2, 5 agosto 2020, pp. 309–317, DOI:10.18413/2687-0967-2020-47-2-309-317. URL consultato il 17 luglio 2022.
- ^ (RU) Vladimir Volʹfovich Boguslavskiĭ, Славянская энциклопедия: А-М, ОЛМА Медиа Групп, 2001, ISBN 978-5-224-02250-2. URL consultato il 17 luglio 2022.
- ^ E. I. Kuksina, Slavi︠a︡nskai︠a︡ ėnt︠s︡iklopedii︠a︡. Kievskai︠a︡ Rusʹ-Moskovii︠a︡, OLMA-Press, 2001, ISBN 5-224-02249-5, OCLC 49209200. URL consultato il 17 luglio 2022.
- ^ E. Khakhalkina, N. V. Yudin. Patrioticheskiy pod"yem v stranakh Antanty v nachale Pervoy mirovoy voyny. M .: Russkiy fond sodeystviya obrazovaniyu i nauke, 2017, 288 s., in Новая и новейшая история, n. 2, 2019, pp. 194–197, DOI:10.31857/s013038640004262-6. URL consultato il 17 luglio 2022.
- ^ E. V. Pchelov e Е. В. Пчелов, Ri︠u︡rikovichi : istorii︠a︡ dinastii, OLMA-PRESS, 2001, ISBN 5-224-03160-5, OCLC 49846683. URL consultato il 17 luglio 2022.
- ^ Victor Makarenko, Collected worrs, Southern Federal University, 2021, ISBN 978-5-9275-3907-9. URL consultato il 17 luglio 2022.