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Frittura di pesce

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Frittura di pesce
Un esempio di "fritto misto"
Origini
Altri nomifrittura mista di pesce, fritto misto di pesce, fritto misto
Luogo d'originenon conosciuta (bandiera) sconosciuto
Dettagli
Categoriaantipasto
Ingredienti principali
  • pesci di piccola taglia
  • molluschi
  • crostacei
  • olio
  • farina di grano duro
  • limone
  • sale
[1]
Variantifritto misto di pesce, frittura di fragaglia, frittura di paranza, pescaìto frito, tempura

La frittura di pesce o frittura mista di pesce è un alimento a base di pesci fritti di piccola taglia di cui esistono molte varianti in più parti del mondo.

Tra i pesci utilizzati per prepararla vi sono, ad esempio, calamari, gamberi, merluzzetti, triglie, sogliolette, suace, ma possono esservi anche altre varietà di pesce di piccolo taglio, come alici, mazzoni, retunni o vope.[2] Talvolta vengono aggiunte anche verdure. La frittura viene fatta passando il pesce nella farina, quindi friggendolo rapidamente nell'olio bollente e poi asciugandolo su carta assorbente. La frittura di pesce va mangiata caldissima. La frittura, talvolta, viene accompagnata a tavola da spicchi di limone, il cui succo può essere usato come condimento.

In Italia sono diffusi molti tipi di fritture con pesci d'acqua salata e dolce. Oltre al famoso fritto misto, con calamari, triglie e altro pescato,[3] vi sono la frittura di fragaglia, tradizionalmente preparata usando i pesciolini rimasti sul fondo delle reti[3] e la frittura di paranza, preparata usando triglie, naselli, alici, sogliole e altri pesci di piccola pezzatura (7-8 cm) più minuscoli molluschi.[4] Quest'ultima prende il nome dalla paranza, che è una tipica barca da pesca per la pesca a strascico comunemente impiegata dalle marinerie italiane[5][6].

In Campania e in Toscana, specialmente nelle zone di Livorno e Viareggio, è noto l'uso di una busta arrotolata a forma di cono, con il pesce fritto all'interno: chiamato cuoppo di paranza in Campania e cartata di pesce fritto in dialetto viareggino.

Un piatto di pesce tipico della costa andalusa è il pescaìto frito, in cui i pesci vengono ricoperti in un mix di farina di ceci e farina di frumento per poi essere fritti nell'olio d'oliva.[7] Questo cibo da strada ante litteram veniva mangiato al momento nei mercati arabi (suq).[8]

La tempura (てんぷら o 天麩羅?, tenpura) è il classico metodo utilizzato per friggere insieme verdure e pesci. I pesci più utilizzati sono i crostacei (soprattutto i gamberi) e i molluschi (per lo più i calamari), ma frequentemente si friggono grongo, polpo, anguille. La base della preparazione consiste nell'uso di una pastella di farina di riso e acqua, che rende gli ingredienti croccanti e leggeri; l'olio classico è quello di sesamo, portato a 180 °C. Spesso la tempura è accompagnata con salse, come la tentsuyu o il daikon. Il pesce viene sempre accompagnato con verdure di stagione, anch'esse fritte in pastella.[9]

  1. ^ Piceno Promozione, Dieta mediterranea nel piceno Menu ideali tra scienza e gastronomia, ibookpad, 2014, p. 22.
  2. ^ Paranza, su my-personaltrainer.it. URL consultato il 22 settembre 2015.
  3. ^ a b Slow Food; pp. 295-6
  4. ^ Slow Food; pp. 293-4
  5. ^ Storia della paranza, su Trani Viva il portale di Trani. URL consultato il 22 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2015).
  6. ^ paranza in Vocabolario, su Treccani. URL consultato il 22 settembre 2015.
  7. ^ Spagna, su google.it. URL consultato il 3 marzo 2023.
  8. ^ (EN) Pescaìto Frito Andaluz, su calendariodelciboitaliano.it. URL consultato il 3 marzo 2023.
  9. ^ Tempura, su vadoingiappone.it.
  • autori vari, Dizionario delle cucine regionali italiane, Slow Food, 2010.

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