Gabriele Capello
Gabriele Capello detto Moncalvo (Moncalvo, 14 marzo 1806 – Torino, 20 agosto 1877) è stato un ebanista italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Dopo un periodo di apprendistato a Moncalvo[1], suo paese natale, in provincia di Asti, Capello si trasferisce a Torino, dove nel 1827 fonda una bottega artigianale con il falegname Felice Facta. Si farà subito notare per la sua maestria nell'arte dell'ebanisteria. La regina Maria Teresa d'Asburgo-Lorena moglie di re Carlo Alberto, sarà una sua cliente. A quel punto gli si apriranno le porte della corte e delle residenze sabaude, dove interverrà profondamente, in particolar modo al Palazzo Reale di Torino ed al Castello di Racconigi.
Tra il 1833 e il 1864 si occupa di costruire mobili e altri elementi di arredamento per conto dei Re di Sardegna, operando nelle principali dimore sabaude del Piemonte e della Liguria.
Nel 1850 Vittorio Emanuele II lo insignisce delle titolo di Cavaliere dell'Ordine Mauriziano.
Progetta e realizza 5 convogli del Real Treno da Torino a Genova[2].
Nell'ambito dell'Esposizione Universale di Londra, nel 1851 viene premiato con la medaglia d'oro per la categoria delle arti applicate all'industria. Collabora alla fondazione delle Scuole Operaie San Carlo di Torino, e a lui ancora oggi è dedicata una sede dell'Istituto[3].
Cessa la sua attività nel 1864, continuando a ricevere onori e premi e ricoprendo più volte il ruolo di giurato nelle esposizioni internazionali come nel 1867 a Parigi.
Le opere
[modifica | modifica wikitesto]Nei trentun anni della sua attività Capello svolge numerosi incarichi presso la corte di Torino. Le sue opere, sparse nelle diverse residenze sabaude, sono ancora oggi visibili nei seguenti musei:
- Castello di Racconigi: mobili del Gabinetto Etrusco (1834). Infissi ed arredi in stile neogotico nel Reposoir della Regina della Margaria (1839). Appartamenti di Vittorio Emanuele Duca di Savoia e Maria Adelaide (1841).
- Palazzo Reale di Torino: mobili nel Medagliere, nell'Armeria Reale, nella Sala da Ballo, nelle Sale di Udienza e del Consiglio, nella Sala del Trono, nella Camera da Letto di Maria Adelaide d'Asburgo-Lorena moglie di Vittorio Emanuele II e nella Biblioteca Reale (1834-1849). Realizza il trono di Carlo Alberto (1838).
- Museo Civico d'Arte Antica di Torino: salotto della Sala di Ricevimento del Castello di Pollenzo (1838).
- Palazzo Reale di Genova: sala del Trono (1848).
- Castello di Moncalieri: appartamenti di Vittorio Emanuele II della principessa Maria Clotilde (1852).
- Palazzo Corbetta Bellini di Lessolo, ora sede dell'Accademia di agricoltura di Torino: pavimentazione della sala delle Adunanze realizzata dalla ditta Moncalvo, quando già in mano a Giuseppe Bongioannini ebanista e successore di Capello (1879-1885).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Pagine Moncalvesi sulla vita di Gabriele Capello, su provincia.asti.it. URL consultato il 22 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 9 giugno 2015).
- ^ Disegno del Real Treno ad opera di Gabriele Capello Archiviato il 24 marzo 2011 in Internet Archive.
- ^ Sito CFP Gabriele Capello, Torino
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Roberto Antonetto, Gabriele Capello "Moncalvo". Ebanista di due re, Torino, Allemandi, 2004, ISBN 88-422-1239-3.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gabriele Capello
Controllo di autorità | VIAF (EN) 79539309 · ISNI (EN) 0000 0001 1679 0498 · SBN RMSV420370 · CERL cnp00594796 · LCCN (EN) nr2004035874 · GND (DE) 129328855 |
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