Galassia Nana dei Pesci I
Galassia Nana dei Pesci I Galassia nana | |
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Galassia Nana dei Pesci I (Lowell Observatory) | |
Dati osservativi (epoca J2000) | |
Costellazione | Pesci |
Ascensione retta | 01h 03m 55.0s |
Declinazione | +21° 53′ 06″ |
Distanza | 2,51 milioni di a.l. |
Redshift | - 0,000956 |
Velocità radiale | -287 km/s |
Caratteristiche fisiche | |
Tipo | Galassia nana |
Altre designazioni | |
Pisces I, Pisces Dwarf, LGS 3, PGC 3792 | |
Mappa di localizzazione | |
Categoria di galassie nane |
La Galassia Nana dei Pesci I è una galassia nana situata nell'omonima costellazione alla distanza di circa 2,5 milioni di anni luce dalla Terra. Fu inizialmente scoperta nel 1976 dall'astronoma Valentina Karachentseva[1][2][3] e confermata da Charles Kowal, K.Y. Lo e W.L.W. Sargent nel 1978 insieme ad altre 4 galassie denominate LGS 1, LGS 2, LGS 4 e LGS 5 (l'acronimo LGS deriva da Local Group Suspected)[4]. È candidata a possibile galassia satellite della Galassia del Triangolo (o M33)[5] e comunque è un confermato membro del Gruppo Locale[6]. Ha un raggio di soli 850 anni luce, con una massa stimata tra 200.000 e 400.000 masse solari[3].
Rispetto alla maggioranza delle galassie mostra uno spostamento verso il blu o blueshift, cioè si muove in direzione della Via Lattea alla velocità di 287 km/s. Pare un tipo di galassia di transizione, grosso modo tra una galassia nana sferoidale ed una galassia nana irregolare o, in alternativa una rara, ma statisticamente possibile, variante di uno dei due tipi[1].
Uno studio, condotto nel 2001 sulla storia della sua formazione stellare, ha fornito molte informazioni sullo sviluppo di questa galassia che è stata messa a confronto anche con altre galassie simili, come la Galassia Nana della Fenice[1]. La maggior parte della formazione stellare è avvenuta nelle zone centrali della galassia e nella fase precoce dalla sua formazione intorno a 13 miliardi di anni fa (al termine della fase di reionizzazione), poi è lentamente diminuita nel corso degli ultimi 10 miliardi anni fino a cessare completamente 100 milioni di anni fa. Le stelle sono in maggioranza molto vecchie (età di circa 12 miliardi di anni) con una bassa metallicità. La formazione stellare peraltro si è mantenuta ad un basso tasso nelle aree più esterne della galassia[7]. In questo studio, inoltre, la distanza è risultata inferiore (620 kpc) rispetto ad altre precedenti misurazioni (tra 770 e 830 kpc)[1].
Infine è stata scoperta la presenza di una nube intestellare ad alta velocità (High-velocity cloud), denominata HVC 127-41-330, che risulta in avvicinamento alla Galassia Nana dei Pesci I. Questa nube potrebbe rappresentare il primo esempio di galassia oscura identificata[8]. Ha un diametro di circa 20.000 anni luce (circa 6 kpc), è composto da idrogeno neutro (HI) e non sono vibili stelle al suo interno[9].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d A. W. McConnachie, M. J. Irwin e A. M. N. Ferguson, Distances and Metallicities for 17 Local Group Galaxies, in arXiv:astro-ph/0410489, 20 ottobre 2004, DOI:10.1111/j.1365-2966.2004.08514.x/abs/. URL consultato il 30 marzo 2016.
- ^ V. E. Karachentseva, Some characteristics of isolated pairs composed of a normal galaxy and DDO-dwarf., in Soobshcheniya Spetsial'noj Astrofizicheskoj Observatorii, vol. 18, 1º gennaio 1976, pp. 42-51. URL consultato il 30 marzo 2016.
- ^ a b (EN) Sebastian L. Hidalgo, Antonio Aparicio e Evan Skillman, The ACS LCID Project. V. The Star Formation History of the Dwarf Galaxy LGS-3: Clues to Cosmic Reionization and Feedback, in The Astrophysical Journal, vol. 730, n. 1, 1º gennaio 2011, p. 14, DOI:10.1088/0004-637X/730/1/14. URL consultato il 30 marzo 2016.
- ^ C. T. Kowal, K. Y. Lo e W. L. W. Sargent, New Galaxies of the Local Group, in International Astronomical Union Circular, vol. 3305, 1º novembre 1978, p. 2. URL consultato il 30 marzo 2016.
- ^ Hartmut Frommert, Christine Kronberg, LGS 3 - Pisces Dwarf, su spider.seds.org. URL consultato il 30 marzo 2016.
- ^ T. X. Thuan e G. E. Martin, A new dwarf galaxy in the local group, in The Astrophysical Journal Letters, vol. 232, 1º agosto 1979, DOI:10.1086/183026. URL consultato il 30 marzo 2016.
- ^ B. W. Miller, A. E. Dolphin e M. G. Lee, The Star Formation History of LGS 3, in The Astrophysical Journal, vol. 562, n. 2, pp. 713-726, DOI:10.1086/323853. URL consultato il 30 marzo 2016.
- ^ Joshua D. Simon, Timothy Robishaw e Leo Blitz, Dark Matter in Dwarf Galaxies: The First Dark Galaxy?, in arXiv:astro-ph/0310192, 7 ottobre 2003. URL consultato il 30 marzo 2016.
- ^ Joshua David Simon, Dark Matter in Dwarf Galaxies: Observational Tests of the Cold Dark Matter Paradigm on Small Scales, in Ph.D. Thesis, 1º maggio 2005, p. 4273. URL consultato il 30 marzo 2016.
Voci correlate
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