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Giro di Lombardia 2005

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Italia (bandiera) Giro di Lombardia 2005
Edizione99ª
Data15 ottobre
PartenzaMendrisio
ArrivoComo
Percorso242 km
Tempo5h56'22"
Media41,418 km/h
Valida perUCI ProTour 2005
Ordine d'arrivo
Primo
Secondo
Terzo
Cronologia
Edizione precedenteEdizione successiva
Giro di Lombardia 2004Giro di Lombardia 2006

Il Giro di Lombardia 2005, novantanovesima edizione della "classica delle foglie morte", valevole come ultima prova del circuito UCI ProTour, si disputò il 15 ottobre 2005 per un percorso di 242 km. Fu vinto dall'italiano Paolo Bettini, che concluse la corsa in 5h56'22".

L'edizione 2005, come la precedente, partì dalla svizzera Mendrisio ed entrò in territorio italiano dal valico di Bizzarone. Passando da Olgiate Comasco, il percorso affrontava per la prima volta la salita di San Fermo della Battaglia, per poi costeggiare il Lago di Como, risalire attraversando la Val d'Intelvi, lambire il lago di Lugano e tornare sul Lario a Menaggio. Da qui raggiungeva il punto più settentrionale del lago e passando per Sorico, scendeva lungo la costa più orientale per entrare in Valsassina e affrontare la salita di Taceno. Scesi a Lecco, i corridori risalivano verso Bellagio, affrontavano la salita verso la Madonna del Ghisallo e tornavano nella città di Como passando per Asso, Canzo, Erba e Civiglio. A pochi chilometri dal traguardo il percorso affrontava nuovamente la salita di San Fermo, trampolino di lancio per la vittoria finale.[1]

Squadre e corridori partecipanti

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Lo stesso argomento in dettaglio: Partecipanti alla Giro di Lombardia 2005.

Presero parte alla prova le venti squadre con licenza UCI ProTeam. Ammessa tramite l'assegnazione di wild-card furono Acqua & Sapone-Adria Mobil, Ceramica Panaria-Navigare, Naturino-Sapore di Mare, LPR-Piacenza e Tenax-Nobili Rubinetterie.

N. Cod. Squadra
1-8 LAM Italia (bandiera) Lampre-Caffita
11-18 A&S Italia (bandiera) Acqua & Sapone-Adria Mobil
21-28 BTL Francia (bandiera) Bouygues Télécom
31-38 PAN Italia (bandiera) Ceramica Panaria-Navigare
41-48 COF Francia (bandiera) Cofidis, le Crédit par Téléphone
51-58 C.A Francia (bandiera) Crédit Agricole
61-68 DVL Belgio (bandiera) Davitamon-Lotto
71-78 DSC Stati Uniti (bandiera) Discovery Channel
81-88 SDM Italia (bandiera) Domina Vacanze
91-98 EUS Spagna (bandiera) Euskaltel-Euskadi
101-108 FAS Italia (bandiera) Fassa Bortolo
111-118 FDJ Francia (bandiera) La Française des Jeux
121-128 GST Germania (bandiera) Gerolsteiner
N. Cod. Squadra
131-138 IBA Spagna (bandiera) Illes Balears-Caisse d'Epargne
141-148 LSW Spagna (bandiera) Liberty Seguros-Würth
151-158 LIQ Italia (bandiera) Liquigas-Bianchi
161-168 NSM Svizzera (bandiera) Naturino-Sapore di Mare
171-178 PHO Svizzera (bandiera) Phonak Hearing Systems
181-188 QST Belgio (bandiera) Quick Step-Innergetic
191-198 RAB Paesi Bassi (bandiera) Rabobank
201-208 SDV Spagna (bandiera) Saunier Duval-Prodir
211-218 CSC Danimarca (bandiera) Team CSC
221-228 LPR Svizzera (bandiera) LPR-Piacenza
231-238 TEN Irlanda (bandiera) Tenax-Nobili Rubinetterie
241-248 TMO Germania (bandiera) T-Mobile Team

Resoconto degli eventi

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I primi attacchi giunsero già nei primi trena chilometri, prima con Francesco Bellotti (Crédit Agricole), Danilo Di Luca (Liquigas-Bianchi) e Juan Miguel Mercado (Quick Step), ma la presenza del leader del ProTour annullò di fatto il tentativo, poi con lo stesso Di Luca con Eric Leblacher (Credit Agricole), Mario Aerts (Davitamon-Lotto), José Vicente García (Illes Balears) e Allan Davis (Liberty Seguros). Anche questo tentativo non ebbe buon fine e fu riassorbito prima del km 38. Dopo soli 3 km una dozzina di corridori riuscì ad uscire dal gruppo e guadagnare tre minuti dopo 66 km dalla partenza - il gruppo dei fuggitivi era composto da Giovanni Visconti (Domina Vacanze), Marcus Zberg (Gerolsteiner), García (Illes Balears), Carlos Barredo e Davis (Liberty Seguros), Devis Miorin (Liquigas-Bianchi), Valerio Agnoli (Naturino), Davide Bramati (Quick Step), Bram de Groot (Rabobank), Constantino Zaballa (Saunier Duval), Ivan De Gasperi (LPR) e Sascha Urweider (Phonak).

Il gruppo principale non lasciò strada ai fuggitivi e dopo 104 km il vantaggio era di soli 5'15". LA CSC lanciò l'inseguimento quando il percorso lasciò il lago di Como per salire verso Taceno (km 145) e il Colle di Balisio (km 162). A Taceno il distacco era già sceso a 2 minuti e dai fuggitivi si staccò Urweider che proseguì in testa alla corsa da solo. La CSC continuò il lavoro, per cercare di riassorbire la fuga prima di affrontare la decisiva salita verso la Madonna del Ghisallo, ma Danilo Di Luca attaccò da solo al km 152, distanziando il gruppetto di 20 secondi. Raggiunse Urweider e insieme proseguirono fino al km 164, ma la fuga venne annullata all'inizio della salita del Ghisallo.

Sulle prime rampe, Bettini scattò deciso per raggiungere i fuggitivi e solo dieci corridori riuscirono a stargli a ruota, Gilberto Simoni (Lampre-Caffita), Fränk Schleck e Carlos Sastre (CSC) e Giampaolo Caruso (Liberty), inseguiti da Emanuele Sella e Luca Mazzanti (Panaria), Leonardo Bertagnolli (Cofidis), Davide Rebellin (Gerolsteiner), Damiano Cunego (Lampre-Caffita) e José Iván Gutiérrez (Illes Balears). Sulla cima, con 44 km ancora da percorrere, il gruppetto di Bettini aveva circa mezzo minuto sui diretti inseguitori, ma riuscirono ad incrementare il vantaggio lungo la discesa portandolo a un minuto a 23 km dal traguardo. Il secondo gruppetto fu ripreso dal gruppo e davanti rimasero solo Bettini, Simoni, Schleck, Sastre e Caruso.

Sulla penultima salita di Civiglio, allungarono Bettini e Simoni staccando gli altri tre, con Schleck che riuscì a rientrare lungo la discesa e Caruso prima dell'ultima salita verso San Fermo di Battaglia, a 10 km dal traguardo. Lo scontro tra Bettini e Simoni proseguì sulle rampe verso San Fermo, con il primo che riuscì a guadagnare un vantaggio di 70 metri, ma Simoni e Schleck riuscirono a chiudere. All'altezza dell'ultimo chilometro rientrò Caruso, che subito cercò di attaccare ma Bettini gli si portò a ruota prontamente. Negli ultimi 300 metri furono lo stesso Bettini con Simoni e Schleck a giocarsi la vittoria, ma il primo si dimostrò nettamente superiore e gli altri due non riuscirono a contrastarlo.[2]

Ordine d'arrivo (Top 10)

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Pos. Corridore Squadra Tempo
1 Italia (bandiera) Paolo Bettini Quick Step 5h56'22"
2 Italia (bandiera) Gilberto Simoni Lampre s.t.
3 Lussemburgo (bandiera) Fränk Schleck Team CSC s.t.
4 Italia (bandiera) Giampaolo Caruso Liberty Seg. a 4"
5 Italia (bandiera) Davide Rebellin Gerolsteiner a 54"
6 Germania (bandiera) Fabian Wegmann Gerolsteiner s.t.
7 Slovenia (bandiera) Gorazd Štangelj Lampre s.t.
8 Svizzera (bandiera) Martin Elmiger Phonak s.t.
9 Italia (bandiera) Massimiliano Gentili Naturino s.t.
10 Italia (bandiera) Santo Anzà Acqua & Sap. s.t.
Pos. Corridore Squadra Punti
1 Italia (bandiera) Paolo Bettini Quick Step 50
2 Italia (bandiera) Gilberto Simoni Lampre 40
3 Lussemburgo (bandiera) Fränk Schleck Team CSC 35
4 Italia (bandiera) Giampaolo Caruso Liberty Seg. 30
5 Italia (bandiera) Davide Rebellin Gerolsteiner 25
6 Germania (bandiera) Fabian Wegmann Gerolsteiner 20
7 Slovenia (bandiera) Gorazd Štangelj Lampre 15
8 Svizzera (bandiera) Martin Elmiger Phonak 10
  1. ^ (EN) The parcours, su autobus.cyclingnews.com, cyclingnews.com. URL consultato il 14-8-2010.
  2. ^ (EN) Jeff Jones, Bettini finishes with a bang, in cyclingnews.com, 15 ottobre 2010. URL consultato il 14-8-2010.

Collegamenti esterni

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