Giuseppe Talamo
Giuseppe Talamo | |
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Rettore dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" | |
Durata mandato | 1º novembre 1987 – 31 ottobre 1988 |
Predecessore | Antonio Ruberti |
Successore | Giorgio Tecce |
Giuseppe Talamo (Napoli, 22 febbraio 1925 – Roma, 25 maggio 2010[1]) è stato uno storico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Si è occupato del Risorgimento italiano, in particolare delle figure di Cavour, di cui curò la pubblicazione di tutti gli scritti, e di Francesco De Sanctis. Ha anche ricostruito la storia del giornale romano Il Messaggero.
Fu ordinario di storia del Risorgimento nella facoltà di Magistero dell’Università di Roma, preside della stessa facoltà nel 1977-79 e 1985-87. Rettore dell'Università La Sapienza di Roma dal 1987 al 1988.[2]
Durante la sua presidenza dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano (dal 1995) e la direzione di Alberto Maria Arpino del Museo centrale del Risorgimento, nel 2001 ha riaperto il Vittoriano, tornato ad essere prestigioso ed istituzionale luogo di esposizioni e di mostre, oltre che deposito librario e documentario.[3]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- (ed.) Gli ideali del risorgimento e dell'Unità. Unione Italiana Ciechi, 1961.
- Giuseppe Talamo (a cura di), La lunga via per Roma. Antologia. Nel primo centenario dell'unione di Roma all'Italia, Roma, Ente nazionale biblioteche popolari e scolastiche, 1970?.
- "Napoli da Giuseppe Bonaparte a Ferdinando II." Storia di Napoli (1976).
- con Gaetano Bonetta. Roma nel novecento: da Giolitti alla Repubblica. Vol. 31. Cappelli, 1987.
- La Scuola: dalla legge Casati alla inchiesta del 1864. Vol. 7. A. Giuffrè, 1960.
- «Il Messaggero» e la sua città, 1878-1918, 3 voll., Roma, 1991
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Morto lo storico Giuseppe Talamo presidente dell'Istituto del Risorgimento Ilgiornale.it
- ^ treccani.it
- ^ Giuseppe Galasso, Corriere della Sera, 26 maggio 2010
- ^ a b Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 217684831 · ISNI (EN) 0000 0003 8537 1849 · SBN CFIV024281 · BAV 495/121406 · LCCN (EN) n80098298 · GND (DE) 139625755 · BNF (FR) cb12019808s (data) · J9U (EN, HE) 987007343104205171 |
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