Glory Days (album Little Mix)

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Glory Days
album in studio
ArtistaLittle Mix
Pubblicazione18 novembre 2016
24 novembre 2017 (Platinum)
Durata42:51
54:02 (Deluxe)
56:49 (Platinum)
Dischi1
2 (Deluxe)
Tracce12
15 (Deluxe)
16 (Platinum)
GenereElectronic dance music[1]
Dance pop
EtichettaSyco, Columbia
ProduttoreElectric, MNEK, Kuya, Charlie Puth, Johan Carlsson, Freedo, Robopop, Matt Rad Steve James, JMIKE, Steve Robson Tommy Baxter, Adam Midgley, Peter Wallevik, Daniel Davidsen, Cutfather, Dan Bartlett, Nick Atkinson
Registrazione2016
FormatiCD, download digitale, streaming
Certificazioni
Dischi d'oroAustralia (bandiera) Australia[2]
(vendite: 35 000+)
Canada (bandiera) Canada[3]
(vendite: 40 000+)
Messico (bandiera) Messico[4]
(vendite: 30 000+)
Norvegia (bandiera) Norvegia[5]
(vendite: 10 000+)
Svizzera (bandiera) Svizzera[6]
(vendite: 10 000+)
Dischi di platinoBrasile (bandiera) Brasile[7]
(vendite: 40 000+)
Danimarca (bandiera) Danimarca[8]
(vendite: 20 000+)
Regno Unito (bandiera) Regno Unito (4)[9]
(vendite: 1 200 000+)
Little Mix - cronologia
Album precedente
(2015)
Album successivo
(2018)
Logo
Logo del disco Glory Days
Logo del disco Glory Days
Singoli
  1. Shout Out to My Ex
    Pubblicato: 16 ottobre 2016
  2. Touch
    Pubblicato: 30 dicembre 2016
  3. No More Sad Songs
    Pubblicato: 3 marzo 2017
  4. Power
    Pubblicato: 26 maggio 2017

Glory Days è il quarto album in studio della girl band britannica Little Mix, pubblicato il 18 novembre 2016.

Shout Out To My Ex fu pubblicata il 24 ottobre 2016 come primo singolo estratto dall’album. La canzone fu presentata in anteprima il giorno del rilascio con una performance a The X Factor.[10] Essa debuttò in vetta alla UK Singles Charts e rimase lì per tre settimane consecutive.[11][12] Il 5 dicembre 2016 il gruppo annunciò Touch come secondo singolo dall’album.[13] Il 3 marzo 2017 fu pubblicato il terzo singolo, No More Sad Songs in una nuova versione in collaborazione con Machine Gun Kelly.[14] Il 26 maggio dello stesso anno il gruppo pubblicò il quarto singolo, Power in una versione remixata con Stormzy.[15][16]

Singoli promozionali

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Prima del rilascio dell’album, furono pubblicati sei singoli promozionali: You Gotta Not il 27 ottobre 2016, F.U. il 4 novembre, Nothing Else Matters l’11 novembre, Touch il 15 novembre, Nobody Like You il 16 novembre e Down & Dirty il 17 novembre.[17][18][19][20][21][22]

Lo stesso argomento in dettaglio: The Glory Days Tour.

Il 21 maggio 2017 inizia il The Glory Days Tour, atto a promuovere l'album. Il tour tocca i continenti di Europa e Oceania, per un totale di 73 tappe, e termina il 26 novembre 2017.

The Guardian ha definito l'album "perfetto per le classifiche."[23] In un'altra recensione positiva, Digital Spy ha scritto "Le Little Mix hanno messo insieme il loro album più personale, senza usare grossi hook, una sensibilità pop mainstream e un sacco di atteggiamento sfacciato". L'articolo continua dicendo che "Glory Days fa percepire che quattro giovani donne si uniscono con un legame molto reale, rendendo il loro messaggio ancora più credibile."[24] The Evening Standard ha lodato le Little Mix per sopravvivere alla “maledizione del quarto album”, scrivendo “Glory Days si attiene per lo più alla formula vincente", e aggiungendo che "il quartetto ha creato una nicchia pop”.[25]

Digital Spy l’ha considerato il dodicesimo miglior album dell'anno.[26]

  1. Shout Out to My Ex – 4:06 (Edvard Førre Erfjord, Henrik Michelsen, Camille Purcell, Iain James, Perrie Edwards, Jesy Nelson, Leigh-Anne Pinnock, Jade Thirlwall)
  2. Touch – 3:33 (Hanni Ibrahim, Patrick Patrikios, A.S. Govere, Phil Plested)
  3. F.U. – 3:58 (Samuel Gerongco, Robert Gerongco, Cottone, Jean-Baptiste, Michael McHenry, Alessia Rita Iorio)
  4. Oops (featuring Charlie Puth) – 3:24 (Charlie Puth, Michael Caren, Jacob Luttrell)
  5. You Gotta Not – 3:11 (Johan Carlsson, Alexander Kronlund, Ross Golan, Meghan Trainor)
  6. Down & Dirty – 2:55 (Edwards, Nelson, Pinnock, Thirlwall, Cottone, Fridolin Walcher, Sam Romans)
  7. Power – 4:07 (Dan Omelio, Purcell, James Abrahart)
  8. Your Love – 3:27 (Purcell, Jeremy Coleman, Abrahart)
  9. Nobody Like You – 4:08 (Steve Robson, Emily Warren)
  10. No More Sad Songs – 3:26 (Thirlwall, Warren, Erfjord, Michelsen, Tash Phillips)
  11. Private Show – 2:41 (Edwards, Nelson, Pinnock, Thirlwall, Walcher Romans, Cottone)
  12. Nothing Else Matters – 3:55 (Peter Wallevik, Daniel Davidsen, Mich Hansen, Purcell, Wayne Hector)

Edizione deluxe

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Disco 1
  1. Beep Beep – 3:52 (Purcell, Erfjord, Michelsen, James)
  2. Freak – 3:36 (Dan Bartlett, Nelson, Jake Roche, Nick Atkinson)
  3. Touch (Acoustic) – 3:43 (Ibrahim, Patrikios, Govere, Plested)

Disco 2: The Get Weird Tour DVD - Live from Wembley Arena

  1. Grown – 3:59
  2. Hair – 5:47
  3. Wings – 7:57
  4. Lightning – 5:51
  5. DNA – 6:13
  6. Secret Love Song – 4:30
  7. OMG – 5:36
  8. Salute – 7:31
  9. Little Me – 4:05
  10. Move – 5:30
  11. How Ya Doin'? – 4:12
  12. Love Me Like You – 4:55
  13. Weird People – 4:25
  14. The Beginning – 3:25
  15. Black Magic – 3:53

Durata totale: 77:49

Glory Days: The Platinum Edition

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  1. Shout Out to My Ex – 4:06
  2. Touch (feat. Kid Ink) – 3:22
  3. Reggaetón lento (Remix) (CNCO feat. Little Mix) – 3:08
  4. F.U. – 3:58
  5. Power (feat. Stormzy) – 4:02
  6. No More Sad Songs (feat. Machine Gun Kelly) – 3:45
  7. Oops (feat. Charlie Puth) – 3:24
  8. You Gotta Not – 3:11
  9. Down & Dirty – 2:55
  10. Your Love – 3:27
  11. Nobody Like You – 4:08
  12. Private Show – 2:41
  13. Nothing Else Matters – 3:55
  14. If I Get My Way – 3:40
  15. Is Your Love Enough? – 3:44
  16. Dear Lover – 3:20
Tracce bonus nell'edizione digitale
  1. Touch – 3:33
  2. Power – 4:07
  3. No More Sad Songs – 3:26
  4. Beep Beep – 3:52
  5. Freak – 3:36
  6. Touch (Acoustic) – 3:43
  7. Shout Out to My Ex (Steve Smart Epic Edit) – 3:41
  8. Shout Out to My Ex (Acoustic) – 4:06
  9. No More Sad Songs (Acoustic) – 3:13

Successo commerciale

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L’album diventò il loro primo a debuttare in prima posizione nella UK Albums Chart con 90 000 copie vendute e ci rimase per 5 settimane non consecutive, diventando l’album con più settimane alla numero uno di questa classifica da quando Spice delle Spice Girls nel 1996 ne trascorse 15.[27][28] Nel marzo 2018 l’album era ancora presente per una sessantanovesima settimana nella top 40, diventando l’album con più settimane passate nelle prime 40 posizioni.[29] Nel Regno Unito, l’album è stato certificato triplo disco di platino per aver venduto 900 000 copie nel territorio.[30]

L’album ha debuttato alla prima posizione in Irlanda, alla seconda in Australia e in top 10 nei Paesi Bassi, Nuova Zelanda e Spagna.[31][32][33]

Classifiche di fine anno

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Classifica (2016) Posizione
Australia[41] 59
Belgio (Fiandre)[42] 158
Regno Unito[43] 16
Classifica (2017) Posizione
Australia[44] 43
Belgio (Fiandre)[45] 86
Regno Unito[46] 4
Classifica (2018) Posizione
Belgio (Fiandre)[47] 140
Irlanda[48] 26
Regno Unito[49] 30
Classifica (2019) Posizione
Regno Unito[50] 87
  1. ^ Little Mix's new album Glory Days exclusive track-by-track review: exactly what British pop needs right now, su Digital Spy, 18 novembre 2016.
  2. ^ (EN) ARIA Charts - Accreditations - 2017 Albums, su aria.com.au, Australian Recording Industry Association. URL consultato il 18 giugno 2017.
  3. ^ (EN) Glory Days – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato l'8 dicembre 2018.
  4. ^ (ES) Certificaciones, su amprofon.com.mx, Asociación Mexicana de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 1º novembre 2019.
  5. ^ (NO) Troféoversikt - 2020, su IFPI Norge. URL consultato il 29 ottobre 2020.
  6. ^ (DE) Edelmetall, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 29 ottobre 2021.
  7. ^ (PT) Little Mix – Certificados, su Pro-Música Brasil. URL consultato l'11 novembre 2020.
  8. ^ (DA) Glory Days, su IFPI Danmark. URL consultato il 22 giugno 2021.
  9. ^ (EN) Glory Days, su British Phonographic Industry. URL consultato il 29 ottobre 2021.
  10. ^ (EN) Freddy Parker is second to leave X Factor, in Digital Spy, 16 ottobre 2016. URL consultato il 2 novembre 2018.
  11. ^ (EN) Official Singles Chart Top 100 | Official Charts Company, su www.officialcharts.com. URL consultato il 2 novembre 2018.
  12. ^ (EN) Official Singles Chart Top 100 | Official Charts Company, su www.officialcharts.com. URL consultato il 2 novembre 2018.
  13. ^ (EN) Little Mix confirm their next single, and it's a banger, in Digital Spy, 5 dicembre 2016. URL consultato il 2 novembre 2018.
  14. ^ Little Mix team up with Machine Gun Kelly for new single, su officialcharts.com, 2 marzo 2017. URL consultato il 2 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2017).
  15. ^ Little Mix have announced their brand new single – and they've teamed up with a huge rapper, su gaytimes.co.uk, 19 maggio 2017. URL consultato il 2 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 19 maggio 2017).
  16. ^ Little Mix Confirm Their Next Collab Is With Stormzy & The Song Already Sounds Amazing - Capital, su capitalfm.com, 19 maggio 2017. URL consultato il 2 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 19 maggio 2017).
  17. ^ (EN) Listen to Little Mix's sassiest song yet, in Digital Spy, 27 ottobre 2016. URL consultato il 2 novembre 2018.
  18. ^ (EN) Little Mix pissed off with cheating exes on new song, in Digital Spy, 4 novembre 2016. URL consultato il 2 novembre 2018.
  19. ^ (EN) De Elizabeth, Little Mix's New Song Has the BEST Message, in Teen Vogue. URL consultato il 2 novembre 2018.
  20. ^ (EN) Listen to Little Mix's huge new club anthem 'Touch', in Digital Spy, 15 novembre 2016. URL consultato il 2 novembre 2018.
  21. ^ (EN) Listen to Little Mix's emotional new ballad here, in Digital Spy, 16 novembre 2016. URL consultato il 2 novembre 2018.
  22. ^ (EN) Little Mix Like To Get “Down & Dirty”: Stream Their NEW SONG Now!, su Directlyrics. URL consultato il 2 novembre 2018.
  23. ^ (EN) Hannah J. Davies, Little Mix: Glory Days review – perfect chart-pop, with added empowerment, in The Guardian, 17 novembre 2016. URL consultato il 23 giugno 2019.
  24. ^ (EN) Lewis Corner, Little Mix's new album exclusive track-by-track review, su Digital Spy, 18 novembre 2016. URL consultato il 23 giugno 2019.
  25. ^ (EN) Little Mix - Glory Days review: ‘as fun as pop gets in 2016’, su Evening Standard, 18 novembre 2016. URL consultato il 23 giugno 2019.
  26. ^ (EN) Lewis Corner, 20 best albums of 2016: Who have we crowned No.1?, su Digital Spy, 29 dicembre 2016. URL consultato il 23 giugno 2019.
  27. ^ (EN) Mark Savage, Little Mix claim first number one album, in BBC News, 25 novembre 2016. URL consultato il 2 novembre 2018.
  28. ^ (EN) Little Mix's Glory Days is the millennium's longest reigning girl group Number 1. URL consultato il 2 novembre 2018.
  29. ^ (EN) Little Mix's Glory Days sets new girl group chart record. URL consultato il 2 novembre 2018.
  30. ^ bpi.co.uk, https://www.bpi.co.uk/brit-certified/.
  31. ^ dutchcharts.nl, https://dutchcharts.nl/showitem.asp?interpret=Little+Mix&titel=Glory+Days&cat=a.
  32. ^ charts.nz, https://charts.nz/showitem.asp?interpret=Little+Mix&titel=Glory+Days&cat=a.
  33. ^ spanishcharts.com, https://spanishcharts.com/showitem.asp?interpret=Little+Mix&titel=Glory+Days&cat=a.
  34. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p (NL) Little Mix - Glory Days, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 9 ottobre 2020.
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  42. ^ (NL) Jaaroverzichten 2016, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 15 dicembre 2020.
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  46. ^ (EN) End of Year Album Chart Top 100 - 2017, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 15 dicembre 2020.
  47. ^ (NL) Jaaroverzichten 2018, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 15 dicembre 2020.
  48. ^ (EN) Ireland's Official Top 40 biggest albums of 2018, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 15 dicembre 2020.
  49. ^ (EN) End of Year Album Chart Top 100 - 2018, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 15 dicembre 2020.
  50. ^ (EN) End of Year Album Chart Top 100 - 2019, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 15 dicembre 2020.

Collegamenti esterni

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