Grono
Grono comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Svizzera |
Cantone | Grigioni |
Regione | Moesa |
Amministrazione | |
Sindaco | Samuele Censi[1] (lista civica) |
Lingue ufficiali | italiano |
Territorio | |
Coordinate | 46°14′49″N 9°08′49″E |
Altitudine | 336 m s.l.m. |
Superficie | 37,12[2] km² |
Abitanti | 1 397[3] (2020) |
Densità | 37,63 ab./km² |
Frazioni | vedi elenco |
Comuni confinanti | Calanca, Cama, Castaneda, Dosso del Liro (IT-CO), Gordona (IT-SO), Lostallo, Roveredo, Santa Maria in Calanca |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 6537, 6538, 6556 |
Prefisso | 091 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice OFS | 3832 |
Targa | GR |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Grono (toponimo italiano; in lombardo Gron, ['grʊn][senza fonte]) è un comune svizzero di 1 397 abitanti del Canton Grigioni, nella regione Moesa.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Territorio
[modifica | modifica wikitesto]Grono è situato in Val Mesolcina, sulla sponda destra della Moesa presso la confluenza con la Val Calanca e il torrente Calancasca; dista 13 km da Bellinzona e 105 km da Coira. Il punto più elevato di Grono è la cima del Piz de Groven (2 694 m s.l.m.), nella frazione di Verdabbio, che segna il confine con Cauco e Lostallo.
Clima
[modifica | modifica wikitesto]L'11 agosto del 2003 è stata misurata la temperatura più alta mai registrata in Svizzera: 41,5 °C[4].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il comune faceva parte del vicariato e squadra di Roveredo e dipendeva dal capitolo di San Vittore; divenne parrocchia autonoma nel 1521. Nel 1799 vi venne innalzato un albero della libertà[5].
In seguito al referendum del 29 novembre 2015 e alla delibera del Gran Consiglio del Canton Grigioni del 1º settembre 2016, il 1º gennaio[senza fonte] 2017 Grono ha inglobato i comuni soppressi di Leggia e Verdabbio estendendo quindi il proprio territorio dalla bassa alla media Mesolcina, mantenendo il proprio stemma[5][6][7].
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa parrocchiale cattolica di San Clemente, attestata dal 1219[5][6];
- Chiesa di San Bernardino, eretta nel XV secolo[6];
- Cappella di San Gerolamo, eretta nel 1500 circa[6];
- Cappella della Val Grono, eretta nel 1500 circa[6];
- Cappella dei Santi Rocco e Sebastiano, eretta nel 1615[8];
- Cappella di Santa Maria Immacolata a Valdòrt, eretta forse nel 1696[senza fonte].
Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]- Torre Fiorenzana, casa-torre costruita alla fine del XII secolo[5][6];
- Ca' Rossa o Palazzo Togni, casa patrizia costruita nel 1721[5][6];
- Ponte del Ram[6];
- Palazzo comunale[6];
- Scuola elementare Grono di Raphael Zuber (2011)[senza fonte].
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[5]:
Abitanti censiti[9]
Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]Frazioni
[modifica | modifica wikitesto]Le frazioni di Grono sono[5]:
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]L'uscita autostradale più vicina è Roveredo, sulla A13/E43 (1,2 km). La stazione ferroviaria omonima della Ferrovia Mesolcinese (linea Castione-Cama) è in disuso, così come quelle di Leggia e di Piani di Verdabbio.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Autorità, su grono.ch, sito istituzionale del comune di Grono. URL consultato il 16 agosto 2022.
- ^ (DE, FR) Generalisierte Grenzen 2020: Hilfsdatei, su bfs.admin.ch, Ufficio federale di statistica, 14 febbraio 2020. URL consultato il 16 agosto 2022.
- ^ (DE, EN, FR, IT) Ständige Wohnbevölkerung nach Staatsangehörigkeitskategorie, Geschlecht und Gemeinde, definitive Jahresergebnisse, 2020, su bfs.admin.ch, Ufficio federale di statistica, 1º settembre 2021. URL consultato il 16 agosto 2022.
- ^ Resiste il record di Grono, su rsi.ch, RSI, 7 luglio 2015. URL consultato il 16 agosto 2022.
- ^ a b c d e f g Cesare Santi, Grono, in Dizionario storico della Svizzera, 22 giugno 2017. URL consultato il 16 agosto 2022.
- ^ a b c d e f g h i Storia, su grono.ch, sito istituzionale del comune di Grono. URL consultato il 16 agosto 2022.
- ^ La nuova Grono diventa realtà, su tio.ch, 1º settembre 2016. URL consultato il 16 agosto 2022.
- ^ (DE, EN, IT, RM) Kapelle SS. Rocco e Sebastiano, su baukultur.gr.ch. URL consultato il 16 agosto 2022 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2022).
- ^ Dizionario storico della Svizzera
- ^ Cesare Santi, Leggia, in Dizionario storico della Svizzera, 22 giugno 2017. URL consultato il 16 agosto 2022.
- ^ Cesare Santi, Verdabbio, in Dizionario storico della Svizzera, 22 giugno 2017. URL consultato il 16 agosto 2022.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gaspare Tognola, Grono antico comune della Mesolcina, Tipografia Menghini, Poschiavo 1957
- Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980
- AA. VV., Storia dei Grigioni, 3 volumi, Collana «Storia dei Grigioni», Edizioni Casagrande, Bellinzona 2000
- AA. VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Grono
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Cesare Santi, Grono, in Dizionario storico della Svizzera, 22 giugno 2017. URL consultato il 16 agosto 2022.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 159462592 · LCCN (EN) n81151154 · GND (DE) 4611754-4 · J9U (EN, HE) 987007550501805171 |
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