Igor Cassina

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Igor Cassina
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza180 cm
Peso75 kg
Ginnastica artistica
SpecialitàSbarra
Termine carriera2011
Carriera
Squadre
1982-2011Ginnastica Meda
Nazionale
1992-2009Italia (bandiera) Italia39
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi olimpici 1 0 0
Mondiali 0 1 1
Europei 0 1 2
Giochi del Mediterraneo 0 1 1
Coppa del Mondo 2 2 1

Vedi maggiori dettagli

Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 25 marzo 2024

Igor Cassina (Seregno, 15 agosto 1977) è un allenatore di ginnastica ed ex ginnasta italiano, campione olimpico nella specialità della sbarra.

Dopo una breve esperienza nel Judo, a cinque anni si avvicina alla ginnastica, allenato da Franco Giorgetti. Disputa la sua prima gara a nove anni a Varese, arrivando quarto su 80 bambini. Il suo idolo era Dmitrij Bilozerčev.

Nel 1991 è campione italiano juniores e nel 1994 è senior alla sbarra, diventando il primo ginnasta junior a vincere un titolo assoluto; nel 1999 partecipa ai Mondiali di Tianjin e nel 2000 alla XXVII Olimpiade a Sydney.

Nel 2001 è quarto alla sbarra ai Mondiali di Gand e l'anno successivo agli Europei di Patrasso conquista un bronzo. L'escalation continua nel 2003, quando è argento ai Mondiali di Anaheim.

Il 23 agosto 2004 vince l'oro nella sbarra ai Giochi olimpici di Atene 2004, primo italiano a riuscirci con questo attrezzo, conquistando la medaglia numero 500 dell'Italia ai Giochi.

Nel 2005 giunge secondo nel concorso generale agli assoluti italiani e coglie il medesimo piazzamento alla sbarra agli Europei di Debrecen; ai Mondiali ottiene invece soltanto il decimo posto.

Nel 2006 agli europei di Volos si classifica quinto alla sbarra; ai Mondiali di Aarhus, durante le qualificazioni nel medesimo attrezzo, è protagonista di una caduta che gli comporta un infortunio al costato. Nel 2007 conquista il bronzo agli Europei svolti ad Amsterdam.

Alle Olimpiadi di Pechino 2008 arriva quarto nella finale alla sbarra, vinta dal cinese Zou Kai, davanti allo statunitense Jonathan Horton e al tedesco Fabian Hambüchen. L'anno successivo, con 15.625 punti, conquista il bronzo nella finale alla sbarra dei Mondiali di Londra, vinti ancora dal cinese Zou Kai davanti all'olandese Epke Zonderland.

Il 29 maggio 2010 Cassina si laurea con il massimo dei voti e la lode[1] in Scienze motorie e dello sport con una tesi dal titolo L'esperienza sportiva come occasione di crescita per la persona, presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano[2].

Il 24 febbraio 2011 annuncia il suo ritiro previsto per il 14 maggio; il 5 marzo 2011 gareggia per l'ultima volta al campionato italiano di ginnastica artistica, partecipando alla seconda prova tenutasi al Palaflorio di Bari e terminando così la sua carriera[3].

Domenica 8 giugno 2014 partecipa ai festeggiamenti per i 70 anni del Centro Sportivo Italiano esibendosi con un esercizio al cavallo con maniglie: è la sua prima esibizione pubblica dopo tre anni dal ritiro.[4]

A partire dal 2016 ha iniziato ad allenarsi come podista, senza obiettivi agonistici, per la maratona, che ha effettivamente corso l'anno successivo finendo sotto le quattro ore.[5]

A settembre 2017 pubblica l'autobiografia Igor Cassina il ginnasta venuto dallo spazio, edito da Bradipolibri e curato da Ilaria Leccardi, vincitore del Premio Coni Memo Geremia edizione 2018.

Alle Olimpiadi di Tokyo 2020 e alle Olimpiadi di Parigi 2024 accompagna, come commentatore tecnico, Andrea Fusco nelle telecronache di ginnastica artistica su Rai 2.

"Movimento Cassina"

[modifica | modifica wikitesto]

Cassina si era già assicurato un posto nella storia della ginnastica ancora prima della vittoria olimpica: è stato il primo atleta al mondo a presentare un Kovacs teso con avvitamento a 360° sull'asse longitudinale, e come riconoscimento la federazione internazionale ha dato il suo nome all'elemento, che dal 2002 è ufficialmente chiamato "movimento Cassina".

Nell'ottobre del 2004 Cassina dichiarò di essere al lavoro sul "Cassina 2", un esercizio ancora più complesso. Nel 2006, ai Mondiali di Aarhus, durante le qualificazioni, fu protagonista di una caduta, che gli causò un infortunio al costato: dopo quest'ultimo avvenimento Cassina decise di cambiare esercizio, mettendo da parte il "Cassina 2"[6].

Giochi olimpici

[modifica | modifica wikitesto]

Giochi del Mediterraneo

[modifica | modifica wikitesto]

Coppa del Mondo

[modifica | modifica wikitesto]
  •   Bronzo Cottbus 2001 (sbarra)
  •   Argento Cottbus 2002 (sbarra)
  •   Argento Parigi 2002 (sbarra)
  •   Oro Parigi 2005 (sbarra)
  •   Oro Parigi 2007 (sbarra)
  •   Argento Caen 1992 (concorso a squadre)
  •   Bronzo Nicosia 1995 (cavallo con maniglie)
  •   Oro Nicosia 1995 (sbarra)
  •   Oro Nicosia 1995 (concorso a squadre)

Campionati nazionali

[modifica | modifica wikitesto]
  •   Oro 1 volta campione italiano assoluto (nel 2000)
  • 6 volte campione italiano assoluto - sbarra (nel 1996, nel 2001, nel 2003, nel 2006, nel 2009, nel 2010)
Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 27 settembre 2004[7]
Collare d'oro al merito sportivo - nastrino per uniforme ordinaria
«Campione olimpico ginnastica artistica - sbarra (brevetto 272)»
— 2004

Pubblicazioni

[modifica | modifica wikitesto]
  • Igor Cassina, Igor Cassina. Il ginnasta venuto dallo spazio, a cura di Ilaria Leccardi, Bradipolibri, 2017, ISBN 978-88-99146-44-3.
  1. ^ Igor Cassina diventa Dottore. Si è laureato con 110 e lode., su sport.sky.it, 30 marzo 2010. URL consultato il 24 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  2. ^ Igor Cassina "dottore" in Scienze motorie e dello sport, su milano.unicatt.it, 29 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2012).
  3. ^ Cassina scende dalla sbarra azzurra, ma prima dell'addio vuole la stella di Meda, su federginnastica.it, 24 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2014).
  4. ^ Ginnastica show da Papa Francesco: Ferrari si esibisce e…il ritorno di Cassina!, su olimpiazzurra.com. URL consultato il 9 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 21 luglio 2014).
  5. ^ Atletica: Cassina maratoneta al traguardo, in La Gazzetta dello Sport, 5 marzo 2017. URL consultato il 17 agosto 2017.
  6. ^ Arianna Ravelli, Il Cassina 2 a Pechino? Non sono matto, in Corriere della Sera, 25 aprile 2008, p. 51 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2009).
  7. ^ Cassina sig. Igor – Commendatore Ordine al merito della Repubblica italiana, su quirinale.it, Presidenza della Repubblica italiana, 29 settembre 2004. URL consultato il 18 marzo 2024.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]