Isole Ponziane
Isole Ponziane / Isole Pontine | |
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Panorama aereo di Palmarola, Ponza e Zannone | |
Geografia fisica | |
Localizzazione | Mare Tirreno |
Coordinate | 40°53′05″N 13°19′15″E |
Superficie | 11,39 km² |
Numero isole | 6 |
Isole principali | Isola di Ponza, Isola di Ventotene |
Altitudine massima | 280 m s.l.m. |
Geografia politica | |
Stato | Italia |
Regione | Lazio |
Provincia | Latina |
Porti principali | Ponza, Ventotene |
Demografia | |
Abitanti | 4 066 (2009) |
Densità | 357 ab./km² |
Cartografia | |
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Isole Ponziane | |
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Chiaia di Luna | |
Stato | Italia |
Altezza | 280 m s.l.m. |
Ultima eruzione | Pleistocene |
Codice VNUM | 211814 |
Le isole Ponziane[1][2] o isole Pontine[3] (raramente anche isole Circee)[4][5] sono un arcipelago di origine vulcanica situato nel Mar Tirreno, al largo delle coste del golfo di Gaeta (Lazio meridionale), estendendosi complessivamente per circa 12 km² con una popolazione complessiva di circa 4.000 abitanti (ponzesi), che nel periodo estivo aumenta sensibilmente a causa di un intenso movimento turistico.
Frequentate sin dall'epoca preistorica, le isole furono abitate anche in età romana, ed erano chiamate Pontiae īnsulae dal nome dell'isola maggiore Ponza (lat. Pontia, gr. Ποντία Pontìa).
Durante il Medioevo, appartennero al ducato di Gaeta e da esso passarono sotto il Regno di Sicilia, in cui restarono fino all'Unità d'Italia. I comuni dell'arcipelago, inquadrati dal 1860 al 1927 nella provincia di Terra di Lavoro, in Campania, dopo la soppressione di questa furono attribuiti alla provincia di Napoli. Solo nel 1934, sotto il regime fascista, vennero trasferiti nel Lazio e aggregati alla neonata provincia di Littoria (poi Latina), insieme con l'ex circondario di Gaeta.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'arcipelago comprende sei isole maggiori, divise in due gruppi principali:
- gruppo di nord-ovest (appartenente amministrativamente al comune di Ponza)
- gruppo di sud-est (appartenente amministrativamente al comune di Ventotene)
Le isole sono raggiungibili in traghetto o aliscafo da Formia, Anzio, Terracina, San Felice Circeo, Napoli, Pozzuoli e Ischia.
Fauna endemica
[modifica | modifica wikitesto]Le Isole Ponziane ospitano due specie endemiche, la farfalla di Ponza (Hipparchia sbordonii) e la lucertola di Lataste (Podarcis latastei), scoperta nel 2019 e diffusa nelle sole isole settentrionali.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Cfr. "Ponza" nell'enciclopedia Treccani.
- ^ Cfr. "Ponziane, ìsole-" nell'enciclopedia Sapere.
- ^ Isole Pontine nell'enciclopedia Treccani.
- ^ Una rivista degli anni '80 era intitolata "Vivere Ponza. Trimestrale di turismo, cultura e attualità delle isole Circee e della Riviera di Ulisse"
- ^ Primo Macchiati, Nozioni compendiose di geografia universale corredate di molteplici problemi ed esercizi proposte agli alunni delle scuole ginnasiali, tecniche, normali e magistrali da Primo Macchiati e Abdon Altobelli, Stab. tip. di G. Monti, 1875. URL consultato il 19 maggio 2024.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- G. Racheli Le isole ponziane Mursia, Milano ISBN 9788842587705
- Lou Embo Roiter, Carlo Picozza Le isole ponziane, Vianello libri, 1988. ISBN 978-8872000434
- Giovanni Maria De Rossi, Carlo Picozza La patella e lo scoglio, Gangemi, 2009. ISBN 978-8849217124
- Pasquale Mattei, L'arcipelago ponziano: memorie storiche artistiche, Napoli, 1857, SBN IT\ICCU\SBL\0726620.[1]
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Isole Ponziane
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