Julián Kent

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Julián William Kent (Buenos Aires, 5 agosto 1917Buenos Aires, 5 aprile 2005) è stato un dirigente sportivo, notaio e diplomatico argentino, presidente del Club Atlético River Plate dal 1968 al 1973.

Notaio e padre di due figli, Kent era abbonato al River dal 1931[1] con la tessera di socio numero 3.139; seguiva sovente le partite allo Stadio monumentale Antonio Vespucio Liberti.[2] In gioventù aveva giocato a calcio come portiere.[2] Entrò a far parte del settore dirigenziale nel 1942[1] e il 9 marzo 1968 vinse le elezioni per la presidenza del club, superando gli avversari Botto e Delfino; alle votazioni parteciparono 12.488 persone e il risultato finale vide Kent primeggiare con 9.109 voti.[2] Durante il suo periodo in carica, il club non raccolse alcun titolo né in àmbito nazionale né internazionale, e ci furono pochi acquisti eclatanti, dato che la politica del dirigente era di valorizzare il settore giovanile;[3] Kent decise poi di dimettersi a fine 1973, e le sue dimissioni furono accolte il 2 gennaio 1974.[4] Si ricandidò poi nel 1975, nel 1979 e nel 1983, perdendo a favore di Rafael Aragón Cabrera (le prime due volte) e Hugo Santilli.[1] Dal 1989 al 1992 fu ambasciatore d'Argentina nei Paesi Bassi.[3]

  1. ^ a b c (ES) El adiós a William Kent, Clarín, 6 aprile 2005. URL consultato il 30 aprile 2011.
  2. ^ a b c (ES) Elecciones de River Lo que el vento no se llevó, Primera Plana, 19 marzo 1968. URL consultato il 30 aprile 2011.
  3. ^ a b (ES) Murió el ex presidente de River Julián William Kent, Clarín, 5 aprile 2005. URL consultato il 30 aprile 2011.
  4. ^ Martínez de León, p. 127.
  • (ES) Hugo Martínez de León, El Superclásico. Boca-River: Historia y secretos de una pasión, LibrosEnRed, 2005, p. 256, ISBN 1-59754-076-5.
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