Jun Kazama
Jun Kazama | |
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Jun Kazama in Tekken - The Animation | |
Universo | Tekken |
Nome orig. | 隼 風間 (Jun Kazama) |
Lingua orig. | Giapponese |
Studio | Namco |
1ª app. | 1995 |
1ª app. in | Tekken 2 |
Interpretata da | Tamlyn Tomita Tekken (film) |
Voci orig. | |
Voci italiane | |
Caratteristiche immaginarie | |
Specie | Terrestre |
Sesso | Femmina |
Etnia | Asiatica |
Luogo di nascita | Giappone |
Data di nascita | 1º giugno |
Jun Kazama (風間 準?, Kazama Jun) è un personaggio immaginario della serie di videogiochi picchiaduro Tekken. In Tekken 2 è stata l'amante di Kazuya Mishima, con il quale ha avuto un figlio, Jin Kazama. È apparsa anche in Tekken Tag Tournament, Tekken Tag Tournament 2, Tekken Revolution e Tekken 8.
Scheda del personaggio
[modifica | modifica wikitesto]Introduzione
[modifica | modifica wikitesto]Jun Kazama è un personaggio della serie Tekken. È un personaggio chiave dell'intera saga, perché è la madre di uno dei protagonisti del gioco, Jin Kazama, erede di Kazuya Mishima. Si suppone sia stata uccisa da Ogre tra la fine del 2º torneo e l'inizio del 3°, ma non si hanno prove certe della sua scomparsa. Nel finale di Jin in Tekken 4 appare il suo spirito, che lo induce a risparmiare la vita agli odiati familiari, Kazuya ed Heihachi Mishima. Un'altra fugace apparizione di Jun Kazama è il cameo in Tekken 3, nell'Arcade Opening, nei pensieri di suo figlio, dove è affiancata da Kazuya Mishima: è presente anche Ogre (nella sequenza finale).
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]Jun Kazama è una ragazza dai capelli neri (su cui porta una fascia bianca) e il fisico atletico. È alta 170 cm e pesa 50 kg[1]. I suoi occhi sono di colore nero[1].
Il suo aspetto è per certi versi simile a quello di Asuka Kazama, come anche lo stile di combattimento.
Stile di combattimento
[modifica | modifica wikitesto]Jun combatte secondo il kobudo mischiato con le arti marziali[1], è agile e in grado di eseguire alcune mosse potenti, anche se lente[2][3]. Può eseguire combinazioni di colpi lunghe e spettacolari, con un buon equilibrio fra calci e pugni[2].
Lo stile di combattimento di Jun è stato ripreso da Asuka Kazama, che possiede molte delle sue mosse vecchie o rinnovate.
Il kobudo stile Kazama di Jun verrà ripreso, in Tekken 4, da suo figlio Jin Kazama che, secondo la trama, rinnegherà ogni cosa dei Mishima: sangue, cognome e, appunto, stile di combattimento.
Personalità
[modifica | modifica wikitesto]Jun Kazama è una ragazza gentile e generosa, nata in campagna con un forte senso di protezione per l'ambiente, ma cresciuta a Tokyo, dove apprende le arti marziali da suo padre. È stata lei, prima della sua scomparsa, l'unico punto di riferimento di Jin Kazama, cresciuto senza una figura paterna accanto, Kazuya descrive Jun in Tekken 6 come "pura e misteriosa".
La sua relazione con Kazuya Mishima resta comunque inspiegata: nonostante avessero due nature totalmente differenti, anzi, opposte, i due, nel secondo capitolo del gioco, concepirono un figlio, il futuro protagonista in Tekken 3, Jin Kazama.
Jun cercò di salvare Kazuya in Tekken 2 dal male che lo affliggeva vedendo il buono dentro di lui, la sua presenza bastava a far indebolire Devil e far emergere la parte ancora pura di Kazuya[1], portando il giovane Mishima a crisi di moralità e a fargli considerare di cacciare Devil dal suo corpo (ciò è osservabile nel suo finale in Tekken 2).
Jun dissuase Kazuya dall'uccidere Heihachi, e cercò di convincerlo a lasciare la Mishima Zaibatsu per vivere con lei a crescere suo figlio, ma non riuscì in quanto Heihachi buttò Kazuya in un vulcano prima di poterlo redimere completamente.
Tuttavia, appunto, la Namco è rimasta piuttosto vaga sul rapporto creatosi tra Jun e Kazuya. Nell'OAV Tekken: The Animation e nel manga di Tekken (uscito solo in Giappone)[4], i due avranno una relazione che porterà alla nascita del figlio Jin Kazama.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Jun Kazama appare per la prima volta in Tekken 2, presentata come una new-entry insieme a Lei Wulong, Baek Doo San, Roger e Alex ed altri. Contrariamente a questi, però, Jun è destinata ad avere un ruolo molto rilevante nel videogioco, anche se indirettamente: lei è infatti la madre di uno dei personaggi protagonisti, Jin Kazama. Il carattere di Jun non ha subito mutazioni durante la trama del gioco, a differenza di Kazuya e Jin.
In Tekken 2, Jun era un'agente della Protezione Ambientale, la migliore nel suo settore in quanto cresciuta con un forte legame per l'ambiente[1]. È nata in un piccolo villaggio immerso nella natura, e fin da piccola ha imparato ad amarla. Quando però si trasferì a Tokyo perse in parte questo amore. Partecipa al torneo per via del suo cognome, infatti suo padre era un grande combattente. Durante il secondo torneo di Tekken, Jun conobbe un uomo, Kazuya Mishima, dentro il quale riuscì a percepire un misterioso potere[1]. Sotto ordine della Protezione Ambientale, Jun dovette arrestare Kazuya per via di un'esportazione illegale di animali[1]. Ciononostante, decise di salvare Kazuya e di liberarlo dal gene maligno[1]. Alla fine del secondo torneo, Jun si rese conto che la misteriosa forza interiore dentro Kazuya Mishima proveniva dal gene del Diavolo che esso possedeva.
Durante il secondo torneo, Jun e Kazuya ebbero una relazione, in seguito alla quale Jun restò incinta. Kazuya però non ebbe modo di veder nascere suo figlio, in quanto perse la finale del torneo con Heihachi, che poi lo gettò nella bocca di un vulcano in eruzione[5]. Dunque, mentre il corpo apparentemente senza vita di Kazuya bruciava nel cratere, Devil apparve a Jun, desideroso di impossessarsi dell'anima del nascituro. Jun lottò con tutte le sue forze e, grazie anche all'aiuto di Angel, riuscì a sconfiggere il demonio. Si ritirò dunque sull'isola di Yakushima.
Sull'isola di Yakushima, Jun cresce Jin da sola, senza l'aiuto di nessuno, e diviene un vero e proprio punto di riferimento per suo figlio, fin quando, 15 anni dopo, degli uomini di Heihachi risvegliano Ogre, il "Dio dei Combattimenti". Questi inizia ad assorbire le anime dei più forti lottatori del mondo, che iniziano a sparire uno dopo l'altro. Jun, una notte, intuisce qualcosa, quindi avverte Jin di fuggire da suo nonno Heihachi Mishima se le fosse accaduto qualcosa. Infatti, poco dopo Ogre si presenta a Jun e, dopo aver stordito Jin, che cercava di aiutare la madre, inizia a combattere con lei. Questa è l'ultima apparizione vera e propria del personaggio che, dopo l'incontro con Ogre, scompare misteriosamente senza lasciar tracce di sé[6].
In Tekken 4, ambientato qualche anno dopo, nell'Honmaru, si sta consumando lo scontro tra Heihachi Mishima e Jin Kazama, il quale dopo una dura lotta, riesce ad avere la meglio, trasformandosi in Devil, grazie al gene ereditato da suo padre. Il giovane lottatore sta per sferrare il colpo di grazia al parente, quando una luce abbagliante lo costringe a girarsi. Jin vede lo spirito di Jun, che scompare dopo qualche istante. Il ventunenne Kazama rinsavisce e, sbattendo suo nonno sul pavimento, gli dice "Ringrazia mia madre... Jun Kazama". Dopodiché, spicca il volo[7].
Nel minigioco Devil Whitin presente in Tekken 5, Jin scopre un indizio che gli fa sperare che sua madre non sia morta, ma prigioniera di Ogre insieme a Kunimitsu, ricollegandosi all'inizio del Tekken 3, quando il corpo di Jun non fu mai ritrovato.
Jun farà il suo ritorno in Tekken 8. Viene confermato per l'occasione che Jun non è morta ma solo scomparsa. Nel suo finale arcade, infatti, è seduta vicino ad una tenda (si presuppone che sia il suo accampamento) mentre sogna una vita tranquilla e serena insieme a Jin e Kazuya. Quando si sveglia, la telecamera si sposta su una specie di coperta che Jun tiene in mano, dove è inciso il marchio della G Corporation.
Altre apparizioni
[modifica | modifica wikitesto]In Tekken - The Animation, Jun è un personaggio di grande rilevanza; insieme a Kazuya, è la protagonista dell'anime. Quando era una bambina, incontra un giovanissimo Kazuya Mishima che si propone di aiutarla[8]. Jun infatti piangeva perché un leone di montagna aveva ucciso un coniglietto[8]. Ma il padre di Kazuya, Heihachi Mishima, prende suo figlio e lo getta da una rupe[8]. Questo episodio resterà talmente impresso nella mente della bambina che lo ricorderà anche in età adulta[8]. Tempo dopo, Jun Kazama scopre che Kazuya è ancora vivo e, complice un invito per il torneo di Tekken, inizia a investigare su di lui[8]. Una notte, in un albergo, lo incontra di nuovo, dopo tanti anni. Apprende che l'unico desiderio di Mishima è vendicarsi di suo padre e ignora i buoni propositi di Jun, che l'aveva indotto a lasciar perdere tutto[8]. Il giorno dopo, Kazuya Mishima ed Heihachi Mishima si battono nella finale del torneo (precedentemente Jun aveva cercato di convincerlo ancora, senza risultati), in seguito alla quale l'erede Mishima risparmia la vita del padre e salva Jun dall'esplosione dell'isola[9]. Passano alcuni anni, e la scena finale vede Jun in una foresta con suo figlio Jin (molto somigliante a Kazuya)[9]. Questo anime presenta parecchie incongruenze con il videogioco. Gran parte dei fan lo considera una sorta di spiegazione dell'amore nato tra Kazuya e Jun, visto che la Namco è sempre rimasta molto vaga sull'argomento.
Prima degli eventi del film live action Jun aveva una relazione con Steve Fox. Fu violentata da Kazuya e rimase incinta di Jin (Kazuya non ne seppe nulla finché Jin non diventò adulto). Jun crebbe e allenò Jin nel Karate stile Kazama. Era molto protettiva nei suoi confronti e si arrabbiò moltissimo quando seppe che voleva partecipare al torneo. Provò a nascondergli la verità sul suo sangue Mishima dicendogli che suo padre era morto. Si scopre che Jun fu salvata da Heihachi. Viene uccisa da un bombardamento da Kazuya e dalla Jackhammers. Per questo motivo Jin entra nel torneo.
Unknown
[modifica | modifica wikitesto]In Tekken Tag Tournament appare la forma demoniaca di Jun, al tempo nota come Unknown (Sconosciuta): è affiancata da una sorta di demone lupo[10] e durante i combattimenti imita lo stile di altri personaggi (in modo simile a Mokujin)[11].
In Tekken Tag Tournament 2 invece utilizza lo stile di Jun con alcune mosse aggiunte, sfruttando il liquido viola di cui è ricoperta.
Data la natura non canonica di entrambi i Tekken Tag Tournament, la storia di Unknown non si inserisce nella trama principale.
Nell'artwork dedicato a Tekken 6 viene rivelato come nei primi concept di sviluppo del personaggio, la sua identità fosse della sorella scomparsa di Jun. Al team poi non piacque l'idea lasciando la sua storia volutamente vaga[12].
In Tekken 8, dati gli eventi, è confermata implicitamente la non canonicità di Unknown.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h Manuale Tekken 2, p. 24.
- ^ a b Tekken 2 Guide, pp. 9-14.
- ^ Tekken Tag Guide, pp. 74-77.
- ^ Tekken, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 15 novembre 2019.
- ^ (EN) Ending for Tekken 2 - Heihachi (Sony Playstation), su The Video Game Museum. URL consultato il 15 novembre 2019.
- ^ (EN) So…What Really Happened To Jun Kazama After Tekken 2?, su Siliconera, 1º agosto 2010. URL consultato il 15 novembre 2019.
- ^ (EN) Ending for Tekken 4 - Jin (Sony Playstation 2), su The Video Game Museum. URL consultato il 15 novembre 2019.
- ^ a b c d e f (JA) Tekken - The Animation, episodio 1, 21 gennaio 1998.
- ^ a b (JA) Tekken - The Animation, episodio 2, 21 febbraio 1998.
- ^ 3000 Facts, p. 326.
- ^ Tekken Tag Guide, pp. 136-139.
- ^ (EN) Unknown, su The Fighters Generation. URL consultato il 15 novembre 2019.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN, FR, DE, IT, ES) Namco, Tekken 2 manuale di istruzioni, SCEE, 1996.
- (EN) Ben Cureton e Dan Mueller, Tekken 2: Official Strategy Guide, Dimension Publishing, 1º gennaio 1996.
- (EN) Jeff Barton e Michael Littlefield, Tekken Tag Tournament: Prima's Official Strategy Guide, Prima Games, 1º ottobre 2000, ISBN 978-0-76-153004-6.
- (EN) James Egan, 3000 Facts about Video Games, Lulu.com, 2016, ISBN 978-1-326-81886-9.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Jun Kazama, su MyAnimeList.
- (EN) Jun Kazama, su Behind The Voice Actors, Inyxception Enterprises.