Karakorum (città)
Karakorum Qaraqorum | |
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Una delle tartarughe di pietra dell'antica Karakorum; sullo sfondo le mura del monastero di Erdene Zuu | |
Epoca | 1235-1388 |
Localizzazione | |
Stato | Mongolia |
Provincia | Ôvôrhangaj |
Altitudine | 1 471 m s.l.m. |
Dimensioni | |
Superficie | 2 072 000 000 m² |
Mappa di localizzazione | |
Karakorum (in mongolo moderno Хар Хорум, letto Kharkhorin; in mongolo classico ᠬᠠᠷᠠᠬᠣᠷᠣᠮ, traslitterato in cirillico Каракорум, Qaraqorum) o Qara Qorum, letteralmente Montagne nere (tradizionalmente in cinese Ka la kun lun, oggi 哈拉和林, Hā lā hé lín, seguendo la pronuncia mongola moderna) è un'antica città della Mongolia situata nella parte più occidentale della provincia dell'Övörkhangai.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Fondata nel 1235 da Ögödei Khan, Karakorum rivestì il ruolo di capitale dell'Impero mongolo per trent'anni fino al 1264 quando Kublai Khan trasferì la sede dell'impero a Khanbaliq (l'odierna Pechino). Con la caduta della dinastia Yuan divenne di nuovo una capitale mongola nel 1368, ma venne distrutta dai Ming vent'anni dopo.
Nel luglio del 1246 fu visitata dal francescano Giovanni da Pian del Carpine, che consegnò in qualità di legato del papa una bolla al Gran Can Guyuk.[1] Pochi anni dopo, nel 1254, il frate minore fiammingo Guglielmo di Rubruck vide Karakorum e descrisse il palazzo imperiale, eretto al centro di una corte circondata da mura e articolato in cinque navate in legno[2].
Le sue rovine sono situate nelle vicinanze della città mongola di Harhorin e del monastero di Erdene Zuu, e sono incluse nel paesaggio culturale della valle dell'Orkhon, un'area di rilevanza geografica e archeologica facente parte, dal 2004, dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (LA) Giovanni da Pian del Carpine, Historia Mongalorum, su archive.org. URL consultato il 29 settembre 2018. in: G.Pullé, Historia Mongalorum, Firenze, 1913.
- ^ Franco Cardini e Alessandro Vanoli, La via della seta. Una storia millenaria tra Oriente e Occidente, Bologna, Il Mulino, 2017, p. 194, ISBN 978-88-15-27366-6.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Karakorum
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Karakorum
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Karakoram, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Aldo Sestini, KARAKORUM, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1933.
- Karakorum, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- (EN) Karakorum, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 256970625 · J9U (EN, HE) 987007556783105171 · NDL (EN, JA) 00628375 |
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