Kataweb
Kataweb sito web | |
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URL | www.kataweb.it/ |
Tipo di sito | portale |
Lingua | Italiano |
Registrazione | facoltativa |
Proprietario | GEDI Digital srl (GEDI Gruppo Editoriale) |
Creato da | Paolo Dal Pino |
Lancio | 1999 |
Fatturato | pubblicità |
Stato attuale | attivo |
Slogan | Il sapore di internet |
Kataweb è un portale multimediale di GEDI Digital srl, società di GEDI Gruppo Editoriale.
Servizi
[modifica | modifica wikitesto]Il portale è punto di accesso per i seguenti siti:
- le emittenti radiofoniche Radio Deejay, M2o e Radio Capital;
- il sito di guida tv e anticipazioni TvZap;
- il servizio di autoedizione ilmiolibro;.
- un blog;
- l'archivio di Consumi, la cui pubblicazione è stata trasferita sul minisito Diritti e Consumi di Rebubblica Economia;
- l'oroscopo del sito D-Repubblica;
- il sito dedicato al cinema e ai video on demand MyMovies.it;
- il sito Tom's Hardware;
- è possibile inoltre accedere al network di Repubblica.it e l'Espresso.it
In passato il servizio offriva anche il servizio di posta elettronica katamail (ceduto nel 2015 a Tiscali) e ulteriori sezioni che sono state nel tempo eliminate o non più aggiornate.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il portale del gruppo Espresso fu fondato nel maggio 1999 da Paolo Dal Pino, dopo il successo riscosso dal sito Repubblica.it. Alla fondazione del sito partecipò anche UniCredit con l'acquisto del 5% di Kataweb per 305 miliardi di lire; la banca stimava il valore dell'intera società a 6.000 miliardi di lire. I soci prevedevano anche la quotazione in borsa ma non fu avviata a causa dell'esplosione della bolla finanziaria generata da importanti investimenti nel settore informatico da parte di alcuni imprenditori italiani tra il 1998 e il 2001.[1]
Inizialmente al progetto editoriale parteciparono, tra gli altri, i giornalisti Vittorio Zambardino, Ernesto Assante e Claudio Giua.[1] La realizzazione tecnica fu seguita da Alessandro Canepa, responsabile dell’area tecnologica.
Logo
[modifica | modifica wikitesto]La fragola del logo di Kataweb doveva essere inizialmente un peperoncino ma fu scartata per la possibile allusione "piccante". La frase che introduceva il sito era comunque "il sapore di internet".[senza fonte]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b "New economy", così la bolla italiana del digitale è finita in mutande, su Il Fatto Quotidiano. URL consultato il 24 febbraio 2016.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Kataweb, su kataweb.it.