Ken Anderson (direttore artistico)
Ken Anderson, all'anagrafe Kenneth Bliss Anderson (Seattle, 17 marzo 1909 – La Cañada Flintridge, 13 dicembre 1993), è stato un direttore artistico, sceneggiatore e disegnatore statunitense, noto per i suoi 44 anni di attività presso la Walt Disney Productions.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Anderson studiò architettura in Europa grazie ad una borsa di studio universitaria, prima alla scuola americana delle Belle Arti di Fontainebleau (aperta nel 1923) e poi all'American Academy in Rome.[1] Tornò quindi all'Università di Washington per terminare gli studi, laureandosi con il Bachelor of Architecture. Fu particolarmente influenzato dal docente Lionel Pries. Con le sue abilità nel disegno e a causa della depressione, si trasferì a Los Angeles per lavorare nel campo dell'animazione.[1] Ottenne inizialmente un lavoro alla MGM come disegnatore e lavorò alle scenografie di diversi film, tra cui Il velo dipinto e What Every Woman Knows.[1]
Verso la fine del 1934 ottenne un posto presso la Disney.[2] Lavorò allora come animatore in due cortometraggi della serie Sinfonie allegre, quindi entrò nel team di direzione artistica di Biancaneve e i sette nani (1937), progettando gli interni della casa dei nani con Albert Hurter e costruendo anche modelli in scala[1] che servissero come ispirazione per gli animatori e gli artisti di layout nel definire gli angoli di visualizzazione.
Lavorò poi su diversi altri lungometraggi come direttore artistico o sceneggiatore, realizzando schizzi e layout della bottega di Geppetto per Pinocchio (1940) sui modelli di Gustaf Tenggren.[1] Durante la produzione de I racconti dello zio Tom (1946) sviluppò con Wilfred Jackson gli storyboard in miniatura, realizzati dal vivo durante le sessioni di progettazione e poi utilizzati per il layout. Negli anni cinquanta usò la sua conoscenza dell'architettura all'interno della WED Enterprises e partecipò allo sviluppo di Disneyland, tra cui grandi porzioni di Fantasyland (ad esempio le attrazioni Storybook Land Canal, Peter Pan's Flight e Mr. Toad Wild Ride).[3] Nel 1961, come direttore artistico de La carica dei cento e uno, decise di utilizzare il processo di xerografia sviluppato da Ub Iwerks.[1] Il suo ultimo lavoro di un certo peso fu nel film in tecnica mista Elliott, il drago invisibile (1977), per il quale creò il personaggio del titolo, e fu consulente per la costruzione del parco Epcot che aprì nel 1982.[2] Si ritirò definitivamente nel 1989 dopo aver lavorato ad alcune bozze per il soggetto di Piccolo Nemo - Avventure nel mondo dei sogni.
Nel 1991 Anderson ricevette il premio Disney Legends.[3] Due anni dopo morì all'ospedale di Verdugo Hills a La Cañada Flintridge a causa di un ictus, all'età di 84 anni.[4]
Filmografia
[modifica | modifica wikitesto]Artista del layout
[modifica | modifica wikitesto]- Ferdinando il toro (Ferdinand the Bull), regia di Dick Rickard – cortometraggio (1938)
- Saludos Amigos, regia di Bill Roberts, Jack Kinney, Hamilton Luske e Wilfred Jackson – mediometraggio (1942)
- Bongo e i tre avventurieri (Fun & Fancy Free), regia di Jack Kinney, Bill Roberts, Hamilton Luske e William Morgan (1947)
- Alice nel paese delle meraviglie (Alice in Wonderland), regia di Clyde Geronimi, Wilfred Jackson e Hamilton Luske (1951)
- Le avventure di Peter Pan (Peter Pan), regia di Clyde Geronimi, Wilfred Jackson, Hamilton Luske e Jack Kinney (1953)
- Lilli e il vagabondo (Lady and the Tramp), regia di Clyde Geronimi, Wilfred Jackson e Hamilton Luske (1955)
Direttore artistico
[modifica | modifica wikitesto]- Biancaneve e i sette nani (Snow White and the Seven Dwarfs), regia di David Hand (1937)
- Ferdinando il toro (Ferdinand the Bull), regia di Dick Rickard – cortometraggio (1938)
- Pinocchio, regia di Ben Sharpsteen e Hamilton Luske (1940)
- Fantasia, regia di AA. VV. (1940)
- Il drago riluttante (The Reluctant Dragon), regia di AA. VV. (1941)
- I tre caballeros (The Three Caballeros), regia di AA. VV. (1944)
- I racconti dello zio Tom (Song of the South), regia di Harve Foster e Wilfred Jackson (1946)
- Il mio amico Beniamino (Ben and Me), regia di Hamilton Luske – cortometraggio (1953)
- La carica dei cento e uno (One Hundred and One Dalmatians), regia di Wolfgang Reitherman, Hamilton Luske e Clyde Geronimi (1961)
- La spada nella roccia (The Sword in the Stone), regia di Wolfgang Reitherman (1963)
- Elliott, il drago invisibile (Pete's Dragon), regia di Don Chaffey (1977)
Sceneggiatore
[modifica | modifica wikitesto]- Lo scrigno delle sette perle (Melody Time), regia di Clyde Geronimi, Wilfred Jackson, Jack Kinney e Hamilton Luske (1948)
- Tanto caro al mio cuore (So Dear to My Heart), regia di Harold D. Schuster e Hamilton Luske (1948)
- Cenerentola (Cinderella), regia di Clyde Geronimi, Wilfred Jackson e Hamilton Luske (1950)
- Winny-Puh l'orsetto goloso (Winnie the Pooh and the Honey Tree), regia di Wolfgang Reitherman – cortometraggio (1966)
- Il libro della giungla (The Jungle Book), regia di Wolfgang Reitherman (1967)
- Gli Aristogatti (The AristoCats), regia di Wolfgang Reitherman (1970)
- Robin Hood, regia di Wolfgang Reitherman (1973)
- Le avventure di Winnie the Pooh (The Many Adventures of Winnie the Pooh), regia di Wolfgang Reitherman e John Lounsbery (1977)
- Le avventure di Bianca e Bernie (The Rescuers), regia di Wolfgang Reitherman, John Lounsbery e Art Stevens (1977)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f (FR) Bruno Girveau, Lella Smith, Pierre Lambert, Charles Solomon, Robin Allan, Holly Crawford e Dominique Païni, Il était une fois Walt Disney, 1ª ed., Parigi, RMN, 2006, pp. 294-295, ISBN 978-2-7118-5013-6.
- ^ a b (EN) Dave Smith, Disney A to Z: The Official Encyclopedia, 2ª ed., Disney Editions, 1998, pp. 26-27, ISBN 0786863919.
- ^ a b (EN) Ken Anderson, su d23.com, Disney D23. URL consultato il 20 luglio 2016.
- ^ (EN) Ken Anderson; Disney Art Director, 84, in The New York Times, 19 dicembre 1993. URL consultato il 20 luglio 2016.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Paul F. Anderson, Jack of All Trades: Conversations with Disney Legend Ken Anderson, Theme Park Press, 2017, ISBN 978-1683900535.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Ken Anderson, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 120740393 · ISNI (EN) 0000 0001 1780 8370 · SBN UBOV548929 · LCCN (EN) no2010039516 · GND (DE) 143457438 · BNE (ES) XX4814810 (data) · BNF (FR) cb140199864 (data) · J9U (EN, HE) 987007303955305171 · CONOR.SI (SL) 103708259 |
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