L'eterna catena

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
L'eterna catena
Marcello Mastroianni nella scena iniziale del film
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno1952
Durata98 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,37:1
Generedrammatico, sentimentale
RegiaAnton Giulio Majano
SoggettoMario Brancacci
SceneggiaturaMario Brancacci e Anton Giulio Majano
ProduttoreAlberto Megale
Casa di produzioneMegale Film
Distribuzione in italianoMegale Film
FotografiaBitto Albertini
MusicheTarcisio Fusco
ScenografiaArrigo Equini
Interpreti e personaggi

L'eterna catena è un film del 1952 diretto da Anton Giulio Majano.

Conosciuto anche con il titolo I grandi peccatori.

Un ufficiale di marina diventa l'amante della fidanzata del fratello. Questi uccide un pretendente della ragazza; dell'assassinio, però, viene accusato l'altro, che si vede costretto a fuggire. Tornato anni dopo essersi arruolato nella Legione straniera scopre che dalla relazione è nato un figlio; il fratello si oppone alla loro unione e muore accidentalmente, ma prima confessa il suo delitto.

La pellicola è ascrivibile al filone dei melodrammi sentimentali, comunemente detto strappalacrime, molto popolare tra il pubblico italiano negli anni del secondo dopoguerra (1945-1955), in seguito indicato dalla critica con il termine neorealismo d'appendice.

Distribuzione

[modifica | modifica wikitesto]

Il film fu distribuito nel circuito cinematografico italiano a partire dal 2 maggio 1952.

Anomalo melodramma italiano in cui vengono invertiti i ruoli classici del genere: per una volta infatti è il personaggio maschile a subire vessazioni ed ingiustizie (Dizionario Mereghetti).

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema