Vai al contenuto

Luigi Lechi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Luigi Lechi

Senatore del Regno di Sardegna
Senatore del Regno d'Italia
Legislaturadalla VIII (nomina 29 febbraio 1860)
Tipo nominaCategoria: 20
Sito istituzionale

Dati generali
Titolo di studioLaurea in Medicina
UniversitàUniversità di Pavia
ProfessionePossidente

Luigi Lechi (Brescia, 13 dicembre 1786Brescia, 13 dicembre 1867) è stato un letterato e politico italiano.

Stemma Lechi
Isola del Garda, villa Borghese Cavazza

Fu un letterato, umanista, figlio del conte Faustino Lechi e della contessa Bielli Doralice, fratello di Angelo Lechi, Bernardino Lechi, Francesca Lechi, Teodoro Lechi, Giuseppe Lechi e Giacomo Lechi.

Laureato in medicina presso l'Università di Pavia.

Venne accusato ed in seguito processato per carboneria insieme ad Alessandro Porro e Federico Confalonieri[1].

Nel 1817 acquistò l'Isola di Garda sull'omonimo lago, che ne fece il suo rifugio preferito.[2]

Tra il 1842 e il 1845, pubblicò una traduzione dal greco delle Vite dei filosofi di Diogene Laerzio.

Fu presidente del Governo provvisorio di Brescia (23 marzo-16 agosto 1848)[3] e Presidente del Governo Provvisorio della Lombardia, Presidente dell'Ateneo bresciano. Nel 1860 fu nominato senatore del Regno d'Italia nella VIII legislatura, ed ebbe come relatore il conte Giovanni Martinengo di Villagana.. Fu compagno di scuola di Alessandro Manzoni, nel suo archivio vi fu addirittura ritrovato un'opera inedita[4]. Fu inoltre grande amico di Gioacchino Rossini.

Morirà a Brescia il 18 dicembre 1867 all'età di 82 anni.

Cariche e titoli

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ Personaggi storici - Comune di Montirone - Provincia di Brescia, su comune.montirone.bs.it. URL consultato il 31 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2021).
  2. ^ Treccani.it Lechi Luigi.
  3. ^ Scheda senatore LECHI Luigi, su notes9.senato.it. URL consultato il 18 giugno 2015.
  4. ^ Un inedito manzoniano nell'Archivio Lechi di Brescia di Biglione di Viarigi, Luigi Amedeo, su Rete Bibliotecaria Bresciana e Cremonese. URL consultato il 23 settembre 2015.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN88351616 · ISNI (EN0000 0001 2282 7306 · SBN LO1V089605 · BAV 495/212815 · CERL cnp01420030 · LCCN (ENno2006077018 · GND (DE1018933875 · BNF (FRcb102450983 (data)