Luigi di Taranto
Luigi I di Napoli | |
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Matrimonio di Giovanna I e Luigi I di Roberto d'Oderisio, 1352/1354, Chiesa di Santa Maria Incoronata | |
Re di Napoli | |
In carica | 25/27 maggio 1352[1] – 26 maggio 1362 (con la moglie Giovanna I) |
Incoronazione | 25/27 maggio 1352[2][3] |
Predecessore | Giovanna I |
Successore | Giovanna I |
Consorte del Sovrano del Regno di Napoli | |
In carica | 20/22 agosto 1347[4][5] – 25/27 maggio 1352[1] |
Predecessore | Andrea d'Angiò |
Successore | Giacomo IV di Maiorca[6] |
Principe di Taranto | |
In carica | 1346 – 26 maggio 1362 |
Predecessore | Roberto d'Angiò |
Successore | Filippo II d'Angiò |
Altri titoli | Conte di Provenza e di Forcalquier (1352–1362) Re titolare di Gerusalemme e di Sicilia (1352–1362) |
Nascita | 1320 |
Morte | Napoli, 26 maggio 1362 |
Luogo di sepoltura | Abbazia territoriale di Montevergine |
Dinastia | Angioini |
Padre | Filippo I d'Angiò |
Madre | Caterina di Valois-Courtenay |
Consorte | Giovanna I d'Angiò |
Figli | Caterina Francesca |
Luigi d'Angiò, noto come Luigi di Taranto o Ludovico di Taranto oppure come Luigi I di Napoli (1320 – Napoli, 26 maggio 1362), figlio di Filippo I d'Angiò, principe di Taranto e di Caterina di Valois-Courtenay, fu principe di Taranto dal 1346 e prima consorte, dal 1347, e poi re di Napoli, dal 1352 alla morte, in quanto secondo marito della regina Giovanna I d'Angiò, l'unico dei suoi quattro mariti ad essere incoronato e l'unico a co-governare come monarca insieme a lei dopo l'incoronazione. Filippo di Taranto usava lo stemma del padre Filippo I d'Angiò (quello successivo al matrimonio).[7]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di Filippo I di Taranto e Caterina di Valois-Courtenay, suoi nonni paterni furono Carlo II di Napoli e Maria d'Ungheria, mentre nonni materni furono Carlo di Valois e la sua seconda moglie Caterina I di Courtenay.
Nel 1342 Luigi divenne Gran Maestro dell'Ordine del Santo Sepolcro, uno dei più antichi e prestigiosi ordini militari della Cristianità. Nel 1346 suo fratello Roberto assunse la titolarità dell'Impero latino, permettendo a Luigi di essere investito del principato di Taranto[senza fonte].
Già dall'adolescenza, Luigi cominciò a intrattenere una relazione con la regina Giovanna, sposata ad Andrea d'Ungheria, loro cugino comune. Oltre al sentimento profondo che la sovrana, a quanto pare, provava nei suoi riguardi, a rafforzare il legame avrebbe contribuito anche il favore di Caterina, la madre di Luigi, che intendeva investire questo cospicuo capitale politico al fine di assicurare al figlio la corona di Napoli.
Alla morte di Andrea, ucciso da una congiura di cui fu sospettata la stessa regina, il 20 agosto 1347 Luigi sposò la cugina Giovanna e fu l'unico dei quattro mariti della sovrana ad essere insignito del titolo di re.
L'invasione di Luigi I d'Ungheria
[modifica | modifica wikitesto]Ma il regno attraversava proprio allora un momento di grande crisi: nel novembre del 1347, per vendicare la morte del fratello Andrea, Luigi I d'Ungheria invase il reame, entrando con le sue truppe a Benevento ai primi del 1348. Le manovre di difesa furono affidate a Luigi di Taranto, il quale - dopo aver radunato un esercito a Capua nel tentativo di impedire la presa di Napoli - dovette fare i conti con le defezioni di molti baroni del regno, che, anziché difendere la legittima sovrana, si lanciarono in appoggio dell'invasore, acclamato ovunque come signore e trionfatore.
Il re consorte temporeggiò forse troppo a lungo, mentre il suo esercito difensivo continuava ad assottigliarsi per le numerose diserzioni. Disperando di salvare la situazione, il 15 gennaio la regina Giovanna lasciò Napoli in nave, diretta in Provenza. Luigi di Taranto comprese l'entità del disastro che si stava consumando e poche settimane dopo raggiunse la moglie in Francia, sotto la protezione della Chiesa di Avignone.
Luigi d'Ungheria prese Napoli con estrema facilità, ma la sua permanenza nei territori partenopei sarebbe durata molto poco. Anche sul regno di Napoli si abbatté infatti la piaga della peste nera e Luigi partì in fretta dalla capitale lasciando la reggenza nelle mani di due funzionari ungheresi.
La riconquista del trono
[modifica | modifica wikitesto]I due coniugi non si diedero per vinti e nell'agosto del 1348, reclutato un esercito, tornarono a liberare Napoli. Ma la cacciata delle milizie straniere, alle quali si erano aggiunti anche molti mercenari, fu più difficile del previsto, soprattutto in Puglia. Gli scontri si protrassero per molti mesi, dando al Luigi d'Ungheria il tempo di organizzare una seconda spedizione nel sud Italia. Raggiunta Manfredonia via mare ai primi del 1350, il re ungherese si portò in poco tempo in Campania. Ma stavolta furono i suoi stessi soldati a reclamare la fine delle ostilità e il ritorno in patria, stanchi del lungo periodo di guerre che avevano dovuto combattere. Con la mediazione dei legati pontifici, il re d'Ungheria accettò la firma della tregua e riprese la via del ritorno, ottenendo comunque l'istituzione di un processo a carico di Giovanna per accertare le sue responsabilità nell'assassinio di Andrea. Il processo si svolse alla corte papale di Avignone, sulla quale l'influenza degli Angioini era enorme. Grazie anche alla cessione alla Chiesa del dominio della città di Avignone, la regina fu dichiarata innocente e le rivendicazioni del sovrano ungherese furono definitivamente archiviate.
Luigi Re consorte di Napoli
[modifica | modifica wikitesto]La sentenza del processo decretò anche l'attribuzione a Luigi del titolo di re di Napoli. Rientrati nella capitale nel gennaio del 1352, Giovanna I d'Angiò e Luigi di Taranto furono solennemente incoronati sovrani di Napoli.
Nel 1360, a sostegno di un'insurrezione contro Federico IV, Luigi invase in armi la Sicilia nel tentativo di riportarla sotto l'egemonia angioina, ma l'iniziativa non ebbe successo.
Luigi di Taranto morì a Napoli il 26 maggio 1362 e fu sepolto nella chiesa di Montevergine. La regina Giovanna contrasse altri due matrimoni – con Giacomo IV di Maiorca nel 1363 e con Ottone di Brunswick-Grubenhagen nel 1376 – ma nessuno dei due mariti fu mai incoronato re.
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Dall'unione con la regina Giovanna I nacquero due figlie:
Luigi fu padre anche di tre figli illegittimi, nate da relazioni con donne di cui non si hanno notizie:
- Esclabonda sposò Luigi di Capua.[8]
- Clemenzia sposò Giovanni dell’Amendolea.[8]
- Un figlio maschio che sarebbe stato il capostipite di una famiglia ancora esistente a Corfù nel XIX secolo.[8]
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
8. Carlo I d'Angiò | 16. Luigi VIII di Francia | ||||||||||||
17. Bianca di Castiglia | |||||||||||||
4. Carlo II di Napoli | |||||||||||||
9. Beatrice di Provenza | 18. Raimondo Berengario IV di Provenza | ||||||||||||
19. Beatrice di Savoia | |||||||||||||
2. Filippo I d'Angiò | |||||||||||||
10. Stefano V d'Ungheria | 20. Béla IV d'Ungheria | ||||||||||||
21. Maria Lascaris di Nicea | |||||||||||||
5. Maria d'Ungheria | |||||||||||||
11. Elisabetta dei Cumani | 22. Köten dei Cumani | ||||||||||||
23. Halitsch | |||||||||||||
1. Luigi di Taranto | |||||||||||||
12. Filippo III di Francia | 24. Luigi IX di Francia | ||||||||||||
25. Margherita di Provenza | |||||||||||||
6. Carlo di Valois | |||||||||||||
13. Isabella d'Aragona | 26. Giacomo I d'Aragona | ||||||||||||
27. Iolanda d'Ungheria | |||||||||||||
3. Caterina II di Valois | |||||||||||||
14. Filippo di Courtenay | 28. Baldovino II di Costantinopoli | ||||||||||||
29. Maria di Brienne | |||||||||||||
7. Caterina I di Courtenay | |||||||||||||
15. Beatrice d'Angiò | 30. Carlo I d'Angiò (= 8) | ||||||||||||
31. Beatrice di Provenza (= 9) | |||||||||||||
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Il 25 o 27 maggio 1352 Luigi viene incoronato Re di Napoli insieme a Giovanna I, terminando di essere consorte e regnando come co-governante insieme alla moglie fino alla morte (1362). Dopo di lui nessuno degli altri due mariti di Giovanna I verrà incoronato.
- ^ Richard Emmerson, Key Figures in Medieval Europe: An Encyclopedia, Routledge, 2013, p. 375, ISBN 1136775196.
- ^ D'Arcy Jonathan Dacre Boulton, The Knights of the Crown: The Monarchical Orders of Knighthood in Later Medieval Europe, 1325–1520, Boydell Pres, 2000, p. 214, ISBN 0851157955.
- ^ Giovanna I, già regina, sposò Luigi il 20 o 22 agosto 1347 senza però concedergli il titolo regio e senza farlo incoronare. Il titolo di Re di Napoli gli fu attribuito solo nel 1352 con l'incoronazione, conseguenza del processo a carico di Giovanna I per verificare il suo o meno coinvolgimento nell'assassinio di Andrea, suo primo marito.
- ^ Samantha Kelly, The Cronaca Di Partenope: An Introduction to and Critical Edition of the First Vernacular History of Naples (c. 1350), BRILL, 2005, ISBN 9004194894.
- ^ Giacomo IV, re titolare di Maiorca, sarà il successore di Luigi I come terzo marito di Giovanna I (dopo la morte di Luigi avvenuta nel 1362); tuttavia, a differenza di Luigi I, lui non sarà mai incoronato re.
- ^ Luigi di Taranto usava lo stesso stemma del padre Filippo I d'Angiò (stemma del padre sposato). Lo stesso stemma è presente sullo spiovente del portale della Cattedrale di Altamura e sugli stemmi di risulta del demolito Castello di Altamura (cfr. pupillo-immagini, pag. 25 giornale-araldico, citazione: "arma del padre" a pagina 276)
- ^ a b c Gaglione 2009, p. 462.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Welbore St Clair Baddeley, Queen Joanna I. of Naples... An Essay on Her Times, Londra, William Heinemann, 1893.
- (EN) Welbore St Clair Baddeley, Robert the Wise and His Heirs, 1278-1352, Londra, William Heinemann, 1897.
- Matteo Camera, Elucubrazioni storico-diplomatiche su Giovanna I regina di Napoli e Carlo III di Durazzo, Salerno, Tipografia nazionale, 1889.
- (EN) Elizabeth Casteen, From She-Wolf to Martyr: The Reign and Disputed Reputation of Johanna I of Naples, Cornell University Press, 2015, ISBN 978-0-8014-5386-1.
- Mario Gaglione, Converà ti que aptengas la flor: profili di sovrani angioini, da Carlo I a Renato (1266-1442), Milano, Academia.edu, 2009.
- (EN) Nancy Goldstone, The Lady Queen: The Notorious Reign of Joanna I, Queen of Naples, Jerusalem, and Sicily, Walker&Company, 2009, ISBN 978-0-8027-7770-6.
- Andreas Kiesewetter, LUIGI d'Angiò, re di Sicilia, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 66, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2006. URL consultato il 2 settembre 2017.
- Émile G. Léonard, Gli Angioini di Napoli, Varese, Dall'Oglio editore, 1967.
- (FR) Émile G. Léonard, Histoire de Jeanne Ire, reine de Naples, comtesse de Provence (1343-1382). 3 vols., Monaco, Imp: de Monaco, 1932.
- Giornale araldico-genealogico-diplomatico dell'Accademia araldica italiana, vol. 4, Pisa, La direzione del giornale araldico, 1877.
- Giuseppe Pupillo e Operatori C.R.S.E.C. BA/7, Altamura, immagini e descrizioni storiche (PDF), Matera, Antezza Tipografi, 2017, ISBN 9788889313282. URL consultato il 22 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2018).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Regno di Napoli
- Sovrani di Napoli
- Sovrani dei regni di Sicilia e di Napoli
- Consorti dei sovrani di Napoli
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Luigi di Taranto
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Luigi (re di Sicilia), su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Louis, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 86124709 · CERL cnp01172548 · GND (DE) 13796465X |
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