Milzano
Milzano comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Brescia |
Amministrazione | |
Sindaco | Sandra Filippini (lista civica) dal 15-5-2023 |
Territorio | |
Coordinate | 45°16′29″N 10°11′59″E |
Altitudine | 49 m s.l.m. |
Superficie | 8,49 km² |
Abitanti | 1 724[1] (30-11-2023) |
Densità | 203,06 ab./km² |
Comuni confinanti | Alfianello, Cigole, Pavone del Mella, Pralboino, San Gervasio Bresciano, Seniga |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 25020 |
Prefisso | 030 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 017108 |
Cod. catastale | F216 |
Targa | BS |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 275 GG[3] |
Nome abitanti | milzanesi |
Patrono | san Biagio |
Giorno festivo | 3 febbraio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Milzano nella provincia di Brescia | |
Sito istituzionale | |
Milzano (Melsà[4] o Milsà[5] in dialetto bresciano) è un comune italiano di 1 724 abitanti[1] della provincia di Brescia in Lombardia.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Territorio
[modifica | modifica wikitesto]Il territorio è prevalentemente pianeggiante con piccoli rilievi, caratterizzato dalla presenza di numerosi campi coltivati. Il territorio comunale è segnato dal corso del fiume Mella.[6]
Clima
[modifica | modifica wikitesto]Milzano si trova nella zona climatica E.[7]
Presenta il clima tipico della Bassa Bresciana. Le estati sono calde mentre gli inverni particolarmente freddi.
Origine del nome
[modifica | modifica wikitesto]Milzano deriva dal latino Millitianum che corrisponde alla latinizzazione di Milcha, termine gallico utilizzato per indicare il centro abitato. Infatti, il termine Char sta a indicare le fortezze erette dai celti nei pressi dei fiumi mentre Mil significa Mella, il nome del fiume scorre vicino a Milzano.[6]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Milzano può essere considerato tra i paesi più antichi della Bassa Bresciana, in quanto formatosi attorno al 3000 a.C., durante l'Età del Bronzo. Oggi si sa con certezza che fu l'antico villaggio venne abitato dai Galli Cenomani.
Durante l'Alto Medioevo, nei pressi del centro abitato sorse un castello, andato distrutto nel corso del Settecento.
A partire dal IX secolo, quando dall'Abbazia di Leno il paese passò sotto la proprietà della famiglia Gambara, per secoli furono molte le famiglie che si contesero i terreni del comune. Si ritiene che, durante il Medioevo, nei pressi del fiume Mella fosse stata eretta un'antica chiesa, poi distrutta più volte a causa degli straripamenti del fiume e definitivamente abbattuta nel 1630, nel frattempo rimpiazzata con la nuova Chiesa di Sant'Andrea. Infatti, la pieve non solo era in pessime condizioni, ma anche distante dal resto del centro abitato che nel 1549 fu ricostruito verso la parte più alta per evitare le inondazioni del Mella.
Sulle fondamenta dell'antica pieve venne edificata una cappella, attorno alla quale furono sepolti tutti i morti della peste che nel 1630 fece passare la popolazione da oltre mille a 460 individui.
Risale alla seconda metà del XVIII secolo l'istituzione delle scuole, del Monte di Pietà e delle prime congregazioni religiose. Tuttavia, la condizione degli abitanti restava sempre precaria e l'economia del comune faticava a decollare a causa delle siccità e degli straripamenti del Mella.
Sotto Napoleone, Milzano divenne frazione di Alfianello.
La bonifica agraria del territorio, risalente alla seconda metà del XIX secolo, portò finalmente, oltre a un miglioramento della situazione igienico-sanitaria e del numero della popolazione, uno sviluppo agricolo, con l'aumento della terra coltivabile e la nascita di cascine e aziende agricole.
Aggregato al comune di Pralboino nell'agosto 1928, tornò autonomo nel 1948.[6]
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma, privo di concessione ufficiale, è liberamente adottato ed usato dal Comune.
La sua origine non è nota ma potrebbe essere una rielaborazione del blasone dei Sala, famiglia di nobili con feudi anche a Milzano, che portavano uno scudo troncato di rosso pieno e di vaio.[8]
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[9]
Lingue e dialetti
[modifica | modifica wikitesto]Nel territorio di Milzano, accanto all'italiano, è parlata la Lingua lombarda prevalentemente nella sua variante di dialetto bresciano.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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15 maggio 2023 | in carica | Sandra Filippini[10] | Insieme per Milzano (Lista Civica) | Sindaco |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 395, ISBN 88-11-30500-4.
- ^ Toponimi in dialetto bresciano, su brescialeonessa.it.
- ^ a b c Cenni Storici, su comune.milzano.bs.it.
- ^ Classificazione climatica in provincia di Brescia, su tuttitalia.it.
- ^ Marco Foppoli, Stemmario Bresciano, Provincia di Brescia / Grafo, 2011, p. 76, ISBN 978-88-7385-844-7.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it. - ^ https://www.tuttitalia.it/lombardia/81-milzano/16-amministrazione/
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Milzano
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.milzano.bs.it.
- Milzano, su sapere.it, De Agostini.