Mohsin Hamid
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Mohsin Hamid (urdu محسن حمید; Lahore, 1971) è uno scrittore pakistano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato in Pakistan da famiglia benestante a 18 anni si è trasferito negli Stati Uniti d'America dove ha studiato a Princeton e ad Harvard[1]. Successivamente si è trasferito a Londra ed ha ottenuto la doppia cittadinanza britannica. Sposato con Zahra[2] (dalla quale ha avuto la figlia Dina), ora vive tra Lahore, New York, Londra con frequenti soste in Italia[3] dove i suoi libri hanno avuto un buon successo.
Suoi articoli sono apparsi su riviste e quotidiani come Time, The New York Times e The Guardian[4]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Nero Pakistan, 2000 (orig.: Moth Smoke);
- Il fondamentalista riluttante, 2007 (orig.: The Reluctant Fundamentalist);
- Come diventare ricchi sfondati nell'Asia emergente, 2013 (orig.: How to Get Filthy Rich in Rising Asia)
- Le civiltà del disagio. Dispacci da Lahore, New York e Londra, traduzione di Norman Gobetti, Fuori collana, Torino, Einaudi, 2016, ISBN 978-88-06-22510-0.
- Exit West, Torino, Einaudi, 2017 ISBN 9788806233884.
- L'ultimo uomo bianco, traduzione di Norman Gobetti, Einaudi, Torino 2023, ISBN 9788806255602.
Premi e riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- Betty Trask Award: 2000 vincitore con Nero Pakistan[5]
- Booker Prize: 2007 nella shortlist con Il fondamentalista riluttante e 2017 nella shortlist con Exit West
- Anisfield-Wolf Book Award: 2008 vincitore con Il fondamentalista riluttante
- International IMPAC Dublin Literary Award: 2009 finalista con Il fondamentalista riluttante e 2019 finalista con Exit West
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Biografia e bibliografia, su literature.britishcouncil.org. URL consultato il 20 aprile 2020.
- ^ (EN) Alex Preston, Mohsin Hamid: ‘It’s important not to live one’s life gazing towards the future’, su theguardian.com, 11 agosto 2018. URL consultato il 20 aprile 2020.
- ^ Angiola Codacci-Pisanelli, L'Occidente fantasy di Mohsin Hamid, su espresso.repubblica.it, 20 aprile 2017. URL consultato il 20 aprile 2020.
- ^ Pagina dello scrittore, su treccani.it. URL consultato il 20 aprile 2020.
- ^ Scheda dello scrittore, su archivio.festivaletteratura.it. URL consultato il 20 aprile 2020.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Mohsin Hamid
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Mohsin Hamid
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su mohsinhamid.com.
- Hamid, Mohsin, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Mohsin Hamid, su The Encyclopedia of Science Fiction.
- (EN) Opere di Mohsin Hamid, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Bibliografia di Mohsin Hamid, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
- (EN) Mohsin Hamid, su Goodreads.
- (EN) Mohsin Hamid, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 12483166 · ISNI (EN) 0000 0001 1438 0153 · Europeana agent/base/89935 · LCCN (EN) n99832132 · GND (DE) 123819598 · BNE (ES) XX4734928 (data) · BNF (FR) cb13623184w (data) · J9U (EN, HE) 987007472992705171 · NSK (HR) 000538886 · NDL (EN, JA) 01242259 · CONOR.SI (SL) 128865379 |
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