Museo Metauros
Museo Metauros | |
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Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Gioia Tauro |
Indirizzo | Via Roma, 459, 89013 Gioia Tauro RC |
Coordinate | 38°25′50.81″N 15°53′52.67″E |
Caratteristiche | |
Tipo | Archeologia e Arte |
Visitatori | 928 (2022) |
Sito web | |
Il museo archeologico di Metauros o museo Metauros è un museo archeologico situato a Gioia Tauro, in Italia. Il museo illustra la storia di Metauros, un centro fondato dagli abitanti di Zancle (odierna Messina) in collaborazione con Reggio, per motivi espansionistico-commerciali e passato sotto l'influenza della colonia di Locri nel VI secolo a.C.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il Museo nacque nel 2012 come museo civico e divenne statale nel 2014[1]. Nel 2021 iniziarono i lavori di restauro del museo, durante i quali la collezione è stata temporaneamente trasferita presso la sede "Le Cisterne"[2]. Il restauro è stato completato nel 2024 e il museo è stato nuovamente inaugurato e riaperto al pubblico.[3].
Collezione
[modifica | modifica wikitesto]Il museo Metauros e il Metropolitan Museum of Art di New York custodiscono numerosi reperti provenienti da Metauros, tra cui terrecotte architettoniche e altri oggetti di valore storico e artistico. Gran parte di questi reperti sono stati portati dagli emigranti calabresi nel tardo XIX secolo, che avevano l'opportunità di esportare e vendere i reperti archeologici scoperti nelle loro terre d'origine.[4][4][5]
Il percorso museale propone in prevalenza materiali provenienti dall'area della necropoli scavata nel secolo scorso. Tra i manufatti esposti vi sono aryballoi, alabastra di produzione insulare, vasellame attico a vernice e figure nere, nonché anfore da trasporto di tipo SOS. La collezione documenta anche significative testimonianze di presenze indigene del VII secolo a.C.
Uno spazio è dedicato ai rinvenimenti funerari di età romana (II-III secolo d.C.), quando la città è stata nuovamente abitata, dopo l'abbandono durante l'età classica ed ellenistica. Tra il vasellame esposto si distinguono raffinati vasi in vetro decorati con motivi applicati, probabilmente importati dall'area mediterranea, a conferma della vocazione commerciale di Metauros anche in età romana.
L'età medievale è testimoniata da materiali ceramici provenienti da un'area di butto localizzata tra i resti della cosiddetta torre quadrata "normanna" e le mura di cinta, nella parte più settentrionale del Piano delle Fosse. Sono documentati anche vasellame databile tra il XIII secolo e l'età rinascimentale.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ A Gioia Tauro riapre con una nuova veste il museo archeologico Metauros. Il sindaco: «Occasione per tutta la Calabria», su Lacnews24.it, 11 ottobre 2024. URL consultato il 13 ottobre 2024.
- ^ Museo Mètauros: al via restauro e trasferimento in una sede temporanea, su ReggioToday. URL consultato il 13 ottobre 2024.
- ^ T. G. R. Calabria, Gioia Tauro, a Palazzo Baldari inaugurato il museo "Metauros", su RaiNews, 13 ottobre 2024. URL consultato il 13 ottobre 2024.
- ^ a b Museo archeologico Metauros, su Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo, 5 maggio 2022. URL consultato il 17 maggio 2023.
- ^ La Storia di Gioia Tauro - dalle Origini al Settecento - Comune di Gioia Tauro, su comune.gioiatauro.rc.it. URL consultato il 17 maggio 2023.
- ^ Museo di Metauros, su turismo.reggiocal.it. URL consultato il 17 maggio 2023.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Museo archeologico Metauros
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su beniculturali.it.
- Museo di Metauros, su Turismo Reggio Calabria, Comune di Reggio Calabria.