Nil volentibus arduum
Nil volentibus arduum è una locuzione latina che significa "niente è impossibile per chi lo vuole". Esso fu il nome di una società letteraria fondata nel XVII secolo nella Repubblica delle Sette Province Unite, che si propose lo scopo di diffondere la letteratura francese nei Paesi Bassi.
La società letteraria
[modifica | modifica wikitesto]La società letteraria cercò di esercitare il massimo influsso possibile sul mondo letterario olandese, imponendo le regole poetiche di Aristotele, Orazio e Nicolas Boileau-Despréaux. Fu una società di francofili[1] che difese ardentemente le lettere francesi nelle Province Unite. Il filologo romanzo Jan Fransen (1877-1948) ebbe a dire[2]:
«Nelle loro critiche, i membri della “Nil (volentibus arduum)” rimproveravano ai loro avversari di non capire nemmeno il francese che traducevano.[2] La tragedia e il teatro francesi si sono avvicinati di più al loro ideale; lo hanno introdotto sulla scena olandese con l'suo della forza e anche senza. Con questo obiettivo, hanno tradotto e adattato opere classiche di Pierre Corneille, Jean Racine e Molière e hanno corretto questi grandi poeti senza batter ciglio.»
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La società fu fondata nel 1669 ad Amsterdam, a seguito di una discussione letteraria sul tema del teatro.[3] Fino ad allora, la scena di Amsterdam era stata nelle mani del vetraio e scrittore Jan Vos (1610/1611-1667), che tra l'altro espresse con l'adagio Het zien gaat voor het zeggen ("La vision précède la parole") l'idea che gli elementi visivi fossero più espressivi delle parole.[3].
Vos poté abbandonarsi completamente alla sua predilezione per il visivo grazie alle sue entrature nel governo di Amsterdam, che nel 1655 gli commissionò la costruzione delle vetrate del nuovo Palazzo Reale, così come le grandi sculture viventi esposte all'aperto che avrebbero dovuto accogliere i visitatori illustri. Egli ideò anche balletti e produzioni teatrali, sia proprie che di autori terzi. Le sue opere abbondavano di scene drammatiche. Vos esercitò una notevole influenza sulla programmazione del Teatro di Van Campen, del quale era il reggente. Nel 1664-1665 rinnovò il teatro per rendere possibili effetti speciali graditi al pubblico, come rapidi cambi di scenario e movimenti di volo. Ma la popolarità del lavoro di Vos si basava anche su scene di orrore con elementi come omicidi, impiccagioni, smembramenti e altre oscure crudeltà. L'emozione e la violenza costituivano abitualmente ingredienti delle sue opere: non perché si rallegrassero di tali spettacoli, ma perché il suo obiettivo era mostrare i pericoli dell'intemperanza.[3]
Membri della società erano Andries Pels, Pieter Cornelis Verhoek, Gérard de Lairesse, Lodewijk Meyer e Johannes Bouwmeester.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Si noti che un articolo pubblicato mercoledì 16 giugno 2010 su Le Soir, presentava un articolo polemico secondo cui questo gruppo di intellettuali e difensori della cultura francese erano, al contrario, i nemici sia di essa che dell'Académie française:
- Nil volentibus arduum... "À cœur vaillant, rien d’impossible (Per un cuore valoroso, niente è impossibile) era l'adagio latino con cui Bart De Wever introduceva il suo discorso di vittoria la notte delle elezioni. Il nome si riferisce anche a un gruppo di poeti fondato ad Amsterdam nella seconda metà del XVII secolo, il cui obiettivo era quello di indebolire il potere dittatoriale esercitato dall'Académie française sul mondo del teatro in Europa. Bart De Wever non aveva evocato questa sorta di sentimento antifrancofono... (articolo firmato Dirk Vanoverbeke).
- ^ a b Jan Fransen, Comédiens français en Hollande au XVIIe et au XVIIIe siècles, in Revue de littérature comparée (Review of Comparative Literature), n. 25, University of Virginia (Gedigitaliseerd 29 June 2010), 1925. Ospitato su Google Books, Editie herdruk Uitgever Slatkine Reprints.
- ^ a b c (NL) Over smaak valt niet te twisten: Verschillende opvattingen over toneel rond 1670., su literatuurgeschiedenis.nl.
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