Padivarma
Padivarma frazione | |
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La chiesa parrocchiale di San Lorenzo nella località di Oltre Vara | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Liguria |
Provincia | La Spezia |
Comune | Beverino |
Territorio | |
Coordinate | 44°11′41.15″N 9°46′07.48″E |
Altitudine | 73 m s.l.m. |
Abitanti | 199 |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 19020 |
Prefisso | 0187 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | padivarmesi |
Patrono | san Lorenzo |
Giorno festivo | 10 agosto |
Cartografia | |
Padivarma è una frazione di 199 abitanti del comune di Beverino, in provincia della Spezia. Sede del comune sparso beverinese, il centro è posizionato a 73 m s.l.m. Fanno parte del territorio frazionario anche le località di Case Lodola, Oltre Vara (sede parrocchiale) e Stagnedo.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nonostante il suo aspetto odierno risulti più "moderno" rispetto agli altri centri frazionari del comune, la fondazione del primo borgo di Padivarma risalirebbe al basso medioevo[1]; la località di Oltre Vara, sede parrocchiale, seppur piccolo centro, conserva ancora in parte l'originario aspetto medievale.
Possedimento vescovile della diocesi di Luni[1], il centro, sorto ai piedi della medievale frazione "fortificata" di Bracelli, si trovava in un luogo strategico per le due più importanti vie di comunicazione di questo tratto della val di Vara[1]: la prima, seguendo il corso del fiume Vara, collegava l'area intorno a Ceparana e Luni con la strada per Brugnato; la seconda, ricalcando pressappoco l'attuale strada statale 1 Via Aurelia, la vallata con il golfo della Spezia. Una successiva via di comunicazione passava inoltre per il ponte di Padivarma, gestito e mantenuto dal santuario di Nostra Signora di Soviore[1], sulle colline di Monterosso al Mare, collegando l'entroterra valligiano con la costa delle Cinque Terre e Riviera spezzina.
Alla dominazione vescovile lunense seguì quella dei conti Fieschi di Lavagna[1] e, successivamente, ad altre famiglie e signorie del luogo.[1] Ceduto alla Repubblica di Genova nel 1274 - assieme al borgo di Beverino - ne seguì le vicissitudine storiche fino alla dominazione napoleonica di fine Settecento.[1]
Dal 2 dicembre 1797 la municipalità di Padivarma fu inserita nel Dipartimento del Golfo di Venere, con capoluogo La Spezia, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile 1798 rientrò nel V cantone, con capoluogo Beverino, della Giurisdizione di Golfo di Venere. Dal 1803 fu uno dei centri principali del III cantone del Golfo di Venere nella Giurisdizione del Golfo di Venere e, con l'annessione nel Primo Impero francese, dal 13 giugno 1805 al 1814 inserito nel Dipartimento degli Appennini.
Con l'ingresso nel Regno di Sardegna, dal 1815, probabilmente l'allora municipalità di Padivarma fu soppressa e aggregata al comune sparso di Beverino seguendone le sorti storiche.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa parrocchiale di San Lorenzo martire con la lunetta del XII secolo nella località di Oltre Vara. Sono inoltre visibili i resti delle antiche fondamenta della struttura medievale. All'interno sono conservati un bassorilievo risalente al VII o VIII secolo raffigurante il santo titolare della chiesa.
Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]- Palazzo del Comune, sede del comune di Beverino. Costruito negli anni trenta del XX secolo, l'edificio conserva uno splendido pavimento futurista a mosaico.
- Fontana del Papa. Sita lungo la strada che congiunge Padivarma al capoluogo, l'11 agosto 1809 papa Pio VII vi si fermò a bere, lungo il tragitto che lo avrebbe condotto, come prigioniero di Napoleone, da Firenze a Savona.
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Eventi
[modifica | modifica wikitesto]- Festa patronale di san Lorenzo, il 10 agosto.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- La frazione di Padivarma sul sito del Comune di Beverino, su comunedibeverino.gov.it. URL consultato il 25 febbraio 2023 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2013).