Patrick Staudacher

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Patrick Staudacher
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza190 cm
Peso92 kg
Sci alpino
SpecialitàDiscesa libera, supergigante, combinata
SquadraCarabinieri
Termine carriera2012
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Mondiali 1 0 0

Vedi maggiori dettagli

 

Patrick Staudacher (Vipiteno, 29 aprile 1980) è un ex sciatore alpino italiano specialista delle prove veloci, campione del mondo nel supergigante ad Åre 2007.

Stagioni 1996-2002

[modifica | modifica wikitesto]

Residente a Colle Isarco di Brennero e appartenente al Centro Sportivo Carabinieri, iniziò a prendere parte a gare FIS nel dicembre del 1995 e nel 1998 divenne campione italiano juniores in slalom gigante[senza fonte], prima di infortunarsi ai legamenti del ginocchio destro: dal 1998 in avanti fu inoltre operato cinque volte per meniscopatie[1].

Esordì in Coppa Europa il 14 dicembre 1998 a Nova Levante/Passo di Costalunga, senza concludere lo slalom speciale in programma, e in Coppa del Mondo il 16 dicembre 2000 nella discesa libera di Val-d'Isère, scendendo con il pettorale numero 42[2] e terminando la gara nella medesima posizione. Il 7 dicembre 2001 nella stessa località conquistò, in supergigante, i primi punti nel massimo circuito internazionale, piazzandosi 29º; pochi giorni dopo, il 20 dicembre a Saalbach-Hinterglemm, colse in discesa libera il suo primo podio in Coppa Europa (2º). Partecipò quindi ai XIX Giochi olimpici invernali di Salt Lake City 2002, suo esordio olimpico, classificandosi 18º nel supergigante e 7º nella combinata.

Stagioni 2003-2007

[modifica | modifica wikitesto]

Dopo le Olimpiadi gli fu diagnosticato un cheratocono all'occhio destro che lo costrinse prima a tentare di sciare con una lente a contatto rigida, poi a operarsi: nella primavera 2005 fu sottoposto al trapianto della cornea[1] all'Ospedale Maggiore di Bologna[3]. Ai Giochi olimpici di Torino 2006 si classificò 9º nella discesa libera (migliore degli italiani) e 17º nel supergigante, mentre non concluse la combinata.

Il 6 febbraio 2007 ai Mondiali di Åre (sua prima partecipazione iridata) si laureò a sorpresa campione del mondo nel supergigante, partendo con il pettorale numero 12 e chiudendo la prova in 1:14:30 su una discesa accorciata rispetto alla lunghezza inizialmente prevista[4]. Sul podio anche l'austriaco Fritz Strobl (+0,32) e lo svizzero Bruno Kernen (+0,62)[5]; prima di questa data Staudacher vantava, come migliori risultati in Coppa del Mondo, il 5º posto nella discesa di Bormio e l'8º nel supergigante di Hinterstoder, entrambi conquistati nel dicembre 2006. Ad Åre si piazzò inoltre 32º nella discesa libera e 18º nella supercombinata; dedicò il proprio successo all'ispettore di Polizia Filippo Raciti, deceduto solamente quattro giorni prima della gara di supergigante[6][7].

Stagioni 2008-2013

[modifica | modifica wikitesto]

Ai Mondiali di Val-d'Isère 2009, sua ultima presenza iridata, fu 17º nel supergigante e nuovamente 18º nella supercombinata. Nel dicembre del 2009 conquistò la sua unica vittoria in Coppa Europa (il 12 a Sarentino in discesa libera) e il suo unico podio in Coppa del Mondo: il 18 fu 3º nel supergigante disputato sull'impegnativo tracciato della Saslong in Val Gardena. Ai successivi XXI Giochi olimpici invernali di Vancouver 2010, suo congedo olimpico, si classificò 35º nella discesa libera e 7º nel supergigante.

Al termine della stagione 2011-2012 lo sciatore annunciò il ritiro dalle competizioni; la sua ultima gara di Coppa del Mondo fu il supergigante di Kvitfjell del 4 marzo 2012, mentre la sua ultima gara in carriera fu un supergigante FIS disputato in Val Gardena il 4 dicembre successivo, in cui concluse al 40º posto.

Coppa del Mondo

[modifica | modifica wikitesto]
  • Miglior piazzamento in classifica generale: 36º nel 2007 e nel 2010
  • 1 podio:
    • 1 terzo posto
  • Miglior piazzamento in classifica generale: 16º nel 2002
  • 10 podi:
    • 1 vittoria
    • 3 secondi posti
    • 6 terzi posti

Coppa Europa - vittorie

[modifica | modifica wikitesto]
Data Località Paese Specialità
12 dicembre 2009 Sarentino Italia (bandiera) Italia DH

Legenda:
DH = discesa libera

South American Cup

[modifica | modifica wikitesto]
  • Miglior piazzamento in classifica generale: 8º nel 2003
  • 2 podi:
    • 2 vittorie

South American Cup - vittorie

[modifica | modifica wikitesto]
Data Località Paese Specialità
29 agosto 2002 Las Leñas Argentina (bandiera) Argentina GS
30 agosto 2002 Las Leñas Argentina (bandiera) Argentina SG

Legenda:
SG = supergigante
GS = slalom gigante

Campionati italiani

[modifica | modifica wikitesto]
Collare d'oro al merito sportivo - nastrino per uniforme ordinaria
«Campione Mondiale 2007 Sci Alpino - Super G»
— 17 dicembre 2008;[9]
  1. ^ a b Flavio Vanetti, "Io come Colò? Uno sogno incredibile", in Corriere della Sera, 7 febbraio 2007, p. 49. URL consultato il 10 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2014).
  2. ^ Referto della gara, su data.fis-ski.com. URL consultato il 2 dicembre 2010.
  3. ^ Gianni Merlo, Staudacher, dal trapianto all'oro, in La Gazzetta dello Sport, 6 febbraio 2007. URL consultato il 2 dicembre 2010.
  4. ^ Bronzo per Bruno Kernen nel Super-G mondiale di Are, su swissinfo.ch, 6 febbraio 2007. URL consultato il 13 febbraio 2017.
  5. ^ Referto della gara, su data.fis-ski.com. URL consultato l'8 agosto 2010.
  6. ^ Staudacher è d'oro ai mondiali [collegamento interrotto], su vitatrentina.it, 8 febbraio 2007. URL consultato il 13 febbraio 2017.
  7. ^ La lezione di Patrick Staudacher, il carabiniere campione del mondo di SuperG, su asaps.it, 8 febbraio 2007. URL consultato il 13 febbraio 2017.
  8. ^ Sci alpino, l'albo d'oro della discesa maschile dei Campionati Italiani Assoluti, in fisi.org, 1º aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
    L'albo d'oro del supergigante maschile dei Campionati Italiani Assoluti, in fisi.org, 2 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 15 ottobre 2014).
    L’albo d’oro della combinata maschile dei Campionati Italiani Assoluti, su fisi.org, Federazione italiana sport invernali, 22 marzo 2018. URL consultato il 22 giugno 2021.
  9. ^ collari d'oro 2008, su coni.it. URL consultato il 12 gennaio 2019.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]