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Pietro Custodi

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Pietro Custodi

Pietro Custodi (Galliate, 29 novembre 1771Galbiate, 15 maggio 1842) è stato uno storico, letterato e politico italiano.

Fu in gioventù fervente patriota, opponendosi all'alleanza con la Francia e all'amministrazione della Repubblica Cisalpina. Nell'agosto del 1798 curò a Milano il giornale Il Tribuno del Popolo, foglio in cui si scagliava contro il governo francese, « stormo di avvoltoi » che aveva portato a esaurimento « la pazienza dei popoli », e anche Napoleone veniva trattato con durezza; se ne condannava infatti lo spirito dittatoriale e gli eccessivi poteri autoconferitisi, al punto che l'autorità di cui godeva era superiore anche a quella di cui poteva disporre Luigi Capeto « nella prima regia costituzione ».[1] Dopo tre numeri, Bonaparte decretò la soppressione del Tribuno e l'arresto di Custodi, il quali riuscì a fuggire e poté riguadagnare Milano a fine ottobre, grazie a una supplica rivolta dalla madre al Corso.[2]

Collaborò quindi al Monitore Italiano, dove il suo nome, taciuto nei primi numeri, appare a partire dall'11 marzo. L'8 marzo scrisse una Memoria in cui si scagliò contro il patto di alleanza con la Francia, e questo gli valse un nuovo arresto, disposto cinque giorni più tardi dal generale Leclerc. Scarcerato alla fine del mese, riprese a scrivere per il giornale, prima che venisse chiuso.[3]

Ebbe ruoli di rilievo nel napoleonico Regno d'Italia, e curò in un'importante collana l'edizione degli scritti degli economisti italiani dal XVI al XVII secolo.

Il fondo conservato nella Biblioteca Angelo Mai, impropriamente considerato archivio, è formato da 8 faldoni comprendenti lettere e documentazione, datata dal XVII al XIX secolo, relativa anche alla famiglia Custodi.

Il suo archivio è custodito in gran parte nella Biblioteca nazionale di Francia e, in minima parte, presso la Biblioteca Ambrosiana.

  1. ^ Le citazioni sono riferite da G. Gambarin nella sua Introduzione a U. Foscolo, Scritti letterari e politici dal 1796 al 1808 (Edizione Nazionale delle Opere di Ugo Foscolo, vol. VI), Firenze, Felice Le Monnier, 1972, p. XXIX
  2. ^ Si veda per la supplica L. Auvray, La Collection Custodi à la Bibliothèque Nationale, in Bulletin Italien, 1903-1905, p. 118
  3. ^ G. Gambarin, cit., pp. XXIX-XXX

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