Vai al contenuto

Provincia di Cremona

Coordinate: 45°08′N 10°02′E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Provincia di Cremona (disambigua).
Provincia di Cremona
provincia
Provincia di Cremona – Stemma
Provincia di Cremona – Bandiera
Provincia di Cremona – Veduta
Provincia di Cremona – Veduta
Il duomo e il battistero di Cremona
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Amministrazione
CapoluogoCremona
PresidenteRoberto Mariani[1][2] (centro-sinistra) dal 29-09-2024
Data di istituzione1859
Territorio
Coordinate
del capoluogo
45°08′N 10°02′E
Superficie1 770,46 km²
Abitanti354 356[3] (31-8-2024)
Densità200,15 ab./km²
Comuni113 comuni
Province confinanti  Bergamo
  Brescia
  Lodi
  Mantova
  Milano
  Parma   Emilia-Romagna
  Piacenza   Emilia-Romagna
Altre informazioni
Cod. postale26100, 26010-26049
Prefisso0363, 0372, 0373, 0374, 0375, 0376
Fuso orarioUTC+1
ISO 3166-2IT-CR
Codice ISTAT019
TargaCR
Nome abitanticremonesi
Cartografia
Provincia di Cremona – Localizzazione
Provincia di Cremona – Localizzazione
Provincia di Cremona – Mappa
Provincia di Cremona – Mappa
Posizione della provincia di Cremona all'interno della Lombardia
Sito istituzionale

La provincia di Cremona è una provincia italiana della Lombardia di 354 356 abitanti[3] che confina a nord con la provincia di Bergamo e la provincia di Brescia, a est con la provincia di Mantova, a sud con l'Emilia-Romagna (provincia di Parma, provincia di Piacenza), a ovest con la provincia di Lodi e con la città metropolitana di Milano.

Circoscrizioni

[modifica | modifica wikitesto]
Le circoscrizioni agrarie tradizionali della Provincia di Cremona: Crema giallo, Soresina rosso, Cremona verde, Casalmaggiore blu.
Suddivisione territoriale della Provincia per diocesi

Tradizionalmente, per ragioni storiche e morfologiche, la Provincia di Cremona è divisa in 4 aree agrarie tradizionali[4]

  • La circoscrizione di Cremona, il Cremonese, al centro-sud della provincia.
  • La circoscrizione di Crema, il Cremasco, l'area settentrionale della provincia.
  • La circoscrizione di Casalmaggiore, il Casalasco, a sud della provincia.
  • La circoscrizione di Soresina, il Soresinese, ovvero la zona centro-nord della provincia.

Geografia fisica

[modifica | modifica wikitesto]

La Provincia di Cremona si presenta come una striscia di terra di pianura, stretta e allungata: circa 100 km separano Rivolta d'Adda, comune più a nord della provincia, da Casalmaggiore, comune più a sud della provincia.

I confini fisici sono in gran parte delimitati da alcuni grandi fiumi: l'Oglio a est, con l'eccezione dei comuni di Ostiano e Volongo, sulla riva sinistra del fiume, amministrativamente in Provincia di Cremona ma sotto la giurisdizione spirituale della diocesi di Mantova; e il viadanese, già in Provincia di Mantova benché posto sotto la diocesi di Cremona; il Po costituisce il limite meridionale; l'Adda divide la provincia di Cremona da quella di Lodi, con l'eccezione di alcuni comuni vicini al capoluogo lodigiano; i limiti con la provincia di Bergamo sono, invece, convenzionali[5]. Altri fiumi attraversano il nord della provincia: il Serio e il Tormo, mentre il Mella costituisce per un breve tratto il confine con la provincia di Brescia. Una fitta rette idrografica di natura artificiale, costituita da canali e navigli caratterizza, inoltre, la campagna.

La provincia è totalmente priva di rilievi, ma il territorio è plasmato dalle valli fluviali, sia dei fiumi attuali sia di quelli relitti (Serio Morto, Morbasco, Delma, Lisso, ecc.) che hanno modulato la pianura con lievi ondulazioni e piccole depressioni profonde pochi metri rispetto al piano alluvionale.

Fa eccezione il Pianalto di Romanengo, un'area pleistocenica[6] che si eleva per 10-15 metri con ondulazioni e avvallamenti.

I comuni dell'Alto Cremasco sorgono nella cosiddetta "linea delle risorgive", fascia di territorio di varia larghezza nella quale si passa dall'"alta pianura", dal suolo grossolano e permeabile, alla "bassa pianura" impermeabile e argillosa.

Stante l'assenza di rilievi il clima è piuttosto omogeneo sull'intero territorio provinciale. Osservando i dati della stazione meteorologica di Cremona si nota che, in base ad un rilevamento trentennale tra il 1961 e il 1990, la temperatura media di gennaio si attesta a +1,7 °C; quella di luglio a +24,3 °C.

Le precipitazioni annue sono in linea di massima abbondanti, con picchi di maggior piovosità in autunno (ottobre e novembre) e minimi relativi in inverno (febbraio) e in estate (luglio). Le precipitazioni medie annue si aggirano sui 750 mm.

L'umidità relativa può generare nei mesi invernali il fenomeno della nebbia, accentuato in prossimità dei fiumi e dei corsi d'acqua.

CREMONA Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 4,37,312,717,422,426,929,327,924,017,310,25,35,617,528,017,217,1
T. min. media (°C) −1,01,04,98,613,016,819,218,115,59,94,60,10,08,818,010,09,2
Precipitazioni (mm) 645161616860466453918655170190170230760
Giorni di pioggia 7677865547861922161976

I più antichi reperti archeologici rinvenuti nella provincia di Cremona sono ascrivibili al Mesolitico, ma solo nel Neolitico il territorio cremonese ospitò stabilmente delle popolazioni, dedite alla caccia e raccolta nonché all'agricoltura. Particolare importanza ebbe la cultura del Vho (nei pressi di Piadena), i cui appartenenti realizzarono villaggî palafitticoli lungo il corso inferiore dell'Oglio.

Durante le Età dei metalli si verificarono migrazioni verso la pianura Padana dalle zone transalpine: questi popoli, di origine celtica, controllarono il territorio cremonese, senza però stabilirvi insediamenti di grande rilievo. La zona nord-orientale della Provincia fu soggetta ai Galli Cenomani, staziatisi nel Bresciano e di cui vi sono poche testimonianze, concentrate prevalentemente a Piadena. La zona occidentale fu controllata dagli Insubri, ai quali appartenne la piazzaforte di Acerrae, probabilmente nei pressi dell'attuale Pizzighettone, ma della quale non sono state rinvenute testimonianze archeologiche.

La fondazione della colonia di Cremona, nel 218 a.C., primo insediamento romano a nord del fiume Po, si inserì come un cuneo tra le aree di influenza delle due popolazioni celtiche, permettendo ai nuovi arrivati -formalmente alleàti con i Cenomani- di conquistare progressivamente il territorio. L'ager cremonensis era compreso tra i fiumi Po, Adda e Oglio, fino all'attuale abitato di Trigolo. La parte orientale della Provincia appartenne invece probabilmente al territorio di Bergamo.

Una svolta nella storia politico-amministrativa del territorio si ebbe nell'alto Medioevo con l'invasione longobarda dell'Italia settentrionale: dopo la conquista di Cremona, nel 603 d.C., il territorio fu suddiviso tra i ducati longobardi di Bergamo, Brescia, Piacenza, il Gastaldato di Sospiro (Cremona) e il governo vescovile nella città stessa.

Il 25 maggio dell'anno 825 l'imperatore Lotario I promulga il capitolare di Corteolona[7][8] che costituì le scuole imperiali, oltre a Pavia capitale del Regno d'Italia, anche Cremona ebbe la scuola di diritto, di retorica e arti liberali, ereditando la tradizione della scuola di diritto, fondata dall'imperatore romano Teodosio I; dalla sede cremonese dipendevano anche gli studenti di Piacenza, Parma, Reggio e Modena[9].

Tra il X e l'XI secolo la città di Cremona accrebbe il proprio potere: Matilde di Canossa donò al libero Comune l'Insula Fulcheria (ossia il Cremasco), mentre i vescovi della città ottennero importanti concessioni economiche dall'Imperatore.

Nel XIV secolo il Comune di Cremona raggiunse la sua massima estensione, oltrepassando i confini dell'antico ager romano e addirittura dell'odierna Provincia, spingendosi fino al Fosso bergamasco. Questo canale artificiale venne costruito per delimitare i possedimenti cremonesi da quelli bergamaschi e, più tardi, i territori soggetti all'influenza del Ducato di Milano da quelli appartenenti alla Repubblica di Venezia, che pure era riuscita a conquistare il Cremonese nel 1499, ma ne fu scacciata nel 1509.

Storia della Provincia

[modifica | modifica wikitesto]
I circondari della provincia di Cremona secondo il decreto Rattazzi

La provincia di Cremona venne istituita nel 1786 in applicazione della riforma amministrativa lombarda voluta dall'imperatore Giuseppe II, che tuttavia scorporò dal vecchio contado tutta l'area orientale sottoposta a Casalmaggiore, comunque riaggregata nel 1791. Dopo la parentesi napoleonica, durante il quale il dipartimento dell'Alto Po fu ampliato con Lodi e Crema, la provincia austriaca fu ripristinata nel 1815.

A dare alla provincia l'attuale configurazione territoriale fu, nel 1859, il Decreto Rattazzi, che ridisegnava la suddivisione amministrativa del Regno di Sardegna dopo l'annessione della Lombardia. La provincia fu suddivisa nei tre circondari di Cremona, di Casalmaggiore e di Crema.

Nel 1868 la provincia di Mantova, annessa al Regno d'Italia due anni prima, venne ripristinata all'estensione che aveva prima del 1859, e pertanto la provincia di Cremona le cedette alcuni comuni all'estremità orientale, ottenendo contemporaneamente il comune di Ostiano dalla provincia di Brescia.[10]

Referendum consultivi sulla fusione ed incorporazione di comuni

[modifica | modifica wikitesto]

La tabella riepiloga i referendum consultivi per la fusione o incorporazione di comuni tenutisi a partire dall'anno 2018. In grassetto sono indicati i comuni che hanno approvato il quesito.

Data del referendum Comuni Iscritti Percentuale Elettiva Favorevoli Contrari Denominazione
nuovo comune
Data di istituzione
10 giugno 2018
(incorporazione)
Ca' d'Andrea
Torre de' Picenardi
359
1.483[11]
59,6%
44,9%[11]
87,4%
87,3%[11]
11,7%
4,6%[11]
Torre de' Picenardi 1º gennaio 2019[12]
24 giugno 2018
(fusione)
Drizzona
Piadena
457
2.744[13]
49,9%
32,9%[13]
66,7%
61,5%[13]
32,9%
38,0%[13]
Piadena Drizzona 1º gennaio 2019[14]
1º luglio 2018
(fusione)
Castelleone
Fiesco
7.586
935[15]
21,1%
63,1%[15]
92,3%
39,8%[15]
7,2%
59,3%[15]
Castelleone / Castelleone e Fiesco / Castelleone-Fiesco proposta non accolta
dagli elettori del comune di Fiesco
12 settembre 2021
(fusione)
Corte de' Frati
Grontardo
Olmeneta
Scandolara Ripa d'Oglio
1.189
1.328
789
433[16]
39%
36%
53%
53%[16]
80%
64%
27%
33%[16]
20%
36%
73%
67%[16]
Oglio Ciria / Oglio-Ciria[17] proposta non accolta
dagli elettori dei comuni di
Olmeneta e Scandolara Ripa d'Oglio
25 settembre 2023
(fusione)
Pieve d'Olmi
San Daniele Po
1.116[18]
1.403[18][19]
52%
42%[18]
28%
56%[18]
72%
44%[18]
San Daniele Po - Pieve d’Olmi / Pieve Ripa Po / Pieve di Po[20] proposta non accolta
dagli elettori del comune di Pieve d'Olmi
Lo stemma
Lo stemma
Il gonfalone
Il gonfalone

Lo stemma della provincia riunisce i singoli stemmi delle tre principali città: Cremona, Crema e Casalmaggiore. La sua concessione avvenne con regio decreto del 28 marzo 1938 e regie lettere patenti del 10 giugno 1940 e fu trascritta il 28 luglio del 1938 presso l'Archivio di Stato di Roma.

Segue la blasonatura:[21]

«Partito semitroncato: il 1º fasciato di rosso e d'argento al braccio attraversante in palo, tenente con la mano una palla di oro, per Cremona; il 2º troncato di rosso o d'argento al destrocherio armato impugnante una spada d'acciaio fra due corna di cervo nell'atto di tagliare l'ultimo nodo del corno sinistro, per Crema; il 3º d'azzurro alla porta della città aperta del campo, murata di pietre al naturale, su campagna erbosa, merlata di due merli alla ghibellina, per Casalmaggiore»

Monumenti e luoghi di interesse

[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose

[modifica | modifica wikitesto]

Architetture civili

[modifica | modifica wikitesto]

Aree naturali

[modifica | modifica wikitesto]

La Provincia di Cremona gestisce, inoltre, una stazione sperimentale per la conservazione della flora di pianura, meglio nota come "Bosco Didattico", posta nel comune di Castelleone.

Piste ciclabili

[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica

[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti (migliaia)

Secondo l'Agenzia europea dell'ambiente, nel 2020 Cremona è stata la provincia italiana col maggior numero di decessi causati dal particolato fine PM 2.5 (tra i 150 e 200 decessi ogni 100.000 residenti).[23] Al 2023 è risultata la quarta città più inquinata in Europa e la prima in Italia.[24]

Gli stranieri residenti in provincia di Cremona al 31 dicembre 2019 sono 43 097 e rappresentano il 12% della popolazione residente[25]; le dieci comunità più rappresentate sonoː

  • Romaniaː 11 877;
  • Indiaː 6 667;
  • Maroccoː 4 273;
  • Albaniaː 3 377;
  • Egittoː 2 553;
  • Nigeriaː 1 375;
  • Cinaː 1 363;
  • Ucrainaː 1 053;
  • Senegalː 830;
  • Ghanaː 795.

Istituzioni, enti e associazioni

[modifica | modifica wikitesto]

Con la Legge regionale 23/2015 l'intera provincia di Cremona è stata inserita nell'Agenzia di Tutela della Salute (ATS) Val Padana all'interno della quale sono state istituite le due Aziende Socio-Sanitarie Territoriali (ASST) di Crema e Cremona[26].

Questi i presidi ospedalieri pubblici[26]ː

Geografia antropica

[modifica | modifica wikitesto]
I comuni della Provincia di Cremona

Appartengono alla provincia di Cremona i seguenti 113[27] comuni:

Comuni più popolosi

[modifica | modifica wikitesto]
Popolazione residente dei comuni della Provincia di Cremona (dati aggiornati al 1/1/2024)
Popolazione residente dei comuni della Provincia di Cremona (dati aggiornati al 1/1/2024)

Di seguito è riportata la lista dei dieci principali comuni della provincia di Cremona ordinati per numero di abitanti[28].

Pos. Stemma Comune di Popolazione
(ab)
Superficie
(km²)
Densità
(ab/km²)
Altitudine
(m s.l.m.)
Cremona 70 256 70,39 1 008 45
Crema 33 721 34,63 982 79
Casalmaggiore 15 002 63,69 236 26
Castelleone 9 279 45,03 205 66
Rivolta d'Adda 8 946 30.4 312 71
Soresina 8 888 28.24 396 85
Pandino 8765 22.1 286 101
Soncino 7502 45,32 166 89
Spino d'Adda 6 884 19,87 344 84
10º
Pizzighettone 6 235 32,06 195 46
Panorama tipico della campagna cremonese, con una cascina e campi coltivati a mais.

Un tempo zona esclusivamente agricola, ora pur mantenendo questa vocazione, la provincia di Cremona presenta anche un notevole sviluppo industriale e artigianale. Le colture più diffuse sono il frumento, il mais, le barbabietole da zucchero, la soia, le zucche, i pomodori. Assai sviluppato è l'allevamento, bovino e suino. Vi sono numerose industrie alimentari per la produzione di salumi, dolciumi, pasta, formaggi e derivati del latte, ecc. Vi è la presenza di un'industria meccanica, una petrolifera e una energetica, la maggior parte concentrate presso il capoluogo e presso i centri maggiori, Crema in modo particolare. L'artigianato è famoso per la produzione di strumenti ad arco (in particolare violini), di dolciumi (come il torrone), la pasta con i tortelli di zucca nel Casalasco e i tortelli dolci del Cremasco; altrettanto famosa è la mostarda cremonese. La presenza del Porto-Canale è utile all'approdo delle chiatte che risalgono il fiume Po.

Infrastrutture e trasporti

[modifica | modifica wikitesto]

Con l'introduzione del decreto legislativo n. 112 del 1998 tutte le strade statali che interessavano la provincia sono ora di competenza provinciale. Nel contempo l'amministrazione provinciale ha operato una serie di declassamenti di strade provinciali, cedute ai comuni. A seguito dell'entrata in vigore del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 novembre 2019 alcune strade nel 2021 sono ritornate in capo all'Anas[29].

Lo stesso argomento in dettaglio: Strade provinciali della provincia di Cremona.

Torino - Brescia: è l'unica autostrada che scorre sul territorio provinciale per 18 km[30]; l'unico casello è quello di Cremona, mentre quello di Pontevico-Robecco, pur avendo una doppia denominazione, si trova in territorio bresciano.

La Provincia di Cremona è interessata dalle seguenti linee ferroviarie:

In passato, tra il 1914 e il 1956, dalla Stazione di Cremona Porta Milano, si diramava la linea per Soncino e Iseo.

Tramvie dismesse

[modifica | modifica wikitesto]

A cavallo tra i secoli XIX e XX, la provincia di Cremona fu interessata anche da diverse linee tranviarie extraurbane:

Lo stesso argomento in dettaglio: Porto di Cremona.

A ovest di Cremona sorge il porto fluviale più occidentale della Pianura Padana realizzato attorno ad un bacino artificiale connesso al fiume Po attraverso una conca di navigazione. Vi sorgono aree di stoccaggio, magazzini e gru per la movimentazione e il trasporto delle merci provenienti dai servizi di trasporto fluviale che si snoda tra l'Adriatico e Cremona. Il porto è collegato alla ferrovia Pavia-Mantova tramite un raccordo di 750 metri.

Presso il porto di Cremona sorgono pure le infrastrutture per l'attracco di imbarcazioni da diporto e navi da crociera; queste ultime svolgono servizio, principalmente nei mesi estivi, tra i porti di Cremona, Mantova e Venezia[31].

È attivo anche un servizio di navigazione per fini turistici lungo il fiume Adda tra Pizzighettone e Lodi; fino al 2016 il servizio era compiuto usufruendo della motonave "Mattei" fino a Formigara; l'imbarcazione è stata recuperata e destinata al rimessaggio nel mese di febbraio 2017[32]. nel mese di aprile è entrato in servizio il pontone "Capinera", più adatto ai bassi fondali del fiume, permettendo così di estendere il percorso coperto[33].

L'unico aeroporto esistente è l'Aeroporto di Cremona-Migliaro gestito dall'Aeroclub di Cremona ed è utilizzato dagli aeromobili da turismo.

Queste le Università e gli Istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica presenti in provincia di Cremona[34]

  • Crema: Università degli studi di Milano - Corso di laurea triennale in “Infermieristica”.
  • Cremona: Politecnico di Milano - Corsi di laurea triennale in “Ingegneria informatica” e “Ingegneria gestionale”; corso di laurea magistrale in “Music and acoustic engineering”.
  • Cremona: Università Cattolica del Sacro Cuore:
    • Corso di laurea triennale in “Scienze e tecnologie alimentari”; corsi laurea magistrale in “Economia e gestione del sistema agro-alimentare” e “Food processing:innovation and tradition”.
    • Corso di laurea triennale in “Economia aziendale”.
    • Master di secondo livello in "Agri-food business" e master di primo livello in “Qualificazione di tecnici commerciali e marketing delle agro-forniture”.
  • Cremona: Università degli Studi di Pavia:
    • Corsi di laurea triennale in “Musicologia”, “Lettere e beni culturali” e “Scienze letterarie e dei beni culturali”; corso di laurea magistrale a ciclo unico in “Conservazione e restauro dei beni culturali”.
    • Corso di laurea magistrale in “Storia e valorizzazione dei beni culturali” e “Musicologia”.
  • Cremona: Università degli Studi di Brescia:
    • Corso di laurea triennale in “Infermieristica” e “Assistenza sanitaria”.
    • Corso di laurea triennale in “Fisioterapia”.
  • Cremona: Istituto Superiore di Studi Musicali “Claudio Monteverdi”/Conservatorio di musica di Cremona - Corsi propedeutici e accademici.

[35] [36]

  • Cremona, Collezione di Archi di Palazzo Comunale;
  • Cremona, Museo Archeologico;
  • Cremona, Museo civico Ala Ponzone;
  • Cremona, Museo Civico di Storia Naturale;
  • Cremona, Museo della Chiesa Cattedrale;
  • Cremona, Museo della Civiltà Contadina Il Cambonino Vecchio;
  • Cremona, Museo Organologico Didattico;
  • Cremona, Museo Stradivariano;
  • Casalbuttano, Stanza egizia di palazzo Turina;
  • Casalmaggiore, Museo del Bijou;
  • Casalmaggiore, Museo Diotti;
  • Castelleone, Museo Civico;
  • Castelleone, Stazione Sperimentale di Ecologia Applicata per la Conservazione della Flora e della Fauna;
  • Castelponzone, Museo dei cordai;
  • Crema, Museo civico di Crema e del Cremasco;
  • Isola Dovarese, Museo della Civiltà Contadina e Artigiana;
  • Madignano, Museo della Civiltà Contadina e dell'Attività Molitoria "Mulino di Sopra";
  • Offanengo, Museo della Civiltà Contadina;
  • Ostiano, Museo civioo;
  • Paderno Ponchielli, Museo Civico Ponchielliano;
  • Pescarolo, Museo del Lino;
  • Piadena, Museo Civico Archeologico Antiquarium Platina
  • Pizzighettone, museo civico;
  • San Daniele Po, Museo Naturalistico Paleontologico;
  • Soncino, Museo Archeologico;
  • Soncino, Museo della seta;
  • Soncino, Museo della Stampa;
  • Soncino, Museo del Risorgimento italiano;
  • Soresina, Musei soresinesi;
  • Torricella del Pizzo, Museo amarcord degli strumenti musicali meccanici.

La provincia di Cremona, inoltre, ha creato "Il territorio come ecomuseo", nuclei territoriali per illustrare e conservare le associazioni tra le opere dell'uomo e le caratteristiche ambientali e morfologiche.

Amministrazioni

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Prefetti della provincia di Cremona.
Lo stesso argomento in dettaglio: Presidenti della Provincia di Cremona.

Il Presidente della Provincia in carica è Paolo Mirko Signoroni, Sindaco di Dovera.

  1. ^ Roberto Mariani è il nuovo presidente della Provincia, su laprovinciacr.it. URL consultato il 30 settembre 2024.
  2. ^ Elezioni in Provincia, Roberto Mariani è il nuovo presidente, su cremaoggi.it. URL consultato il 30 settembre 2024.
  3. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  4. ^ Atlante demiologico lombardo, su demologia.it.
  5. ^ Confronta la voce Provincia di Bergamo
  6. ^ Vedi Riserva naturale Naviglio di Melotta
  7. ^ HLOTARII, Constitutiones Olonnenses. A. 825, in Monumenta Germaniae Historica, Leges, II, pp. 248-250
  8. ^ Ludovico Antonio Muratori, Rerum Italicarum Scriptores, parte II, tomo I, p. 151
  9. ^ T. De Partouneaux, Storia della conquista di Lombardia fatta da Carlo Magno e delle cagioni che mutarono nell'alta Italia sotto Ottone il Grande - La dominazione francese in dominazione germanica, Milano, 1842, Epoca prima, Libro II, Capitolo IV, pag. 136
  10. ^ Legge 9 febbraio 1868, n. 4322
  11. ^ a b c d Deliberazione Consiglio regionale 28 novembre 2018 - n. XI/218
  12. ^ Legge regionale 6 dicembre 2018 - n. 20. Incorporazione del comune di Ca’ d’Andrea nel comune di Torre de’ Picenardi, in provincia di Cremona
  13. ^ a b c d Deliberazione Consiglio regionale 19 dicembre 2018 - n. XI/401
  14. ^ Legge regionale 28 dicembre 2018 - n. 26. Istituzione del comune di Piadena Drizzona mediante fusione dei comuni di Piadena e Drizzona, in provincia di Cremona
  15. ^ a b c d Fusione con Castelleone, Fiesco dice 'no', su laprovinciacr.it. URL consultato il 1º novembre 2022.
  16. ^ a b c d No da Olmeneta. No da Scandolara. Salta la fusione, in La Provincia, 13 settembre 2021.
  17. ^ «Cosa saremo tra 20 anni? La gente dica cosa vuole», in La Provincia, 8 settembre 2021.
  18. ^ a b c d e San Daniele ha detto sì. Pive d'Olmi: vince il no, in La Provincia, 26 settembre 2023.
  19. ^ Inclusi gli iscritti all'Aire
  20. ^ Antonella Bodini, Fusione. Referendum al via a S. Daniele e a Pieve d'Olmi, in La Provincia, 24 settembre 2023.
  21. ^ Sito istituzionale della Provincia di Cremona, su provincia.cremona.it.
  22. ^ Vedi Greenway dell'Adda Archiviato il 9 maggio 2014 in Internet Archive. nel sito istituzionale del Comune di Spino d'Adda
  23. ^ La Pianura Padana è fra le zone più inquinate d'Europa, su ansa.it.
  24. ^ European city air quality viewer, su eea.europa.eu.
  25. ^ Popolazione residente straniera al 31 dicembre 2019, su demo.istat.it. URL consultato il 21 luglio 2020.
  26. ^ a b Agenzie di Tutela della Salute (ATS), su regione.lombardia.it. URL consultato il 10 agosto 2019.
  27. ^ I Comuni passano da 115 a 113, su provincia.cremona.it. URL consultato il 6 gennaio 2019.
  28. ^ Bilancio demografico 30 aprile 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it. URL consultato il 21 luglio 2023.
  29. ^ Revisione delle reti stradali relative alle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto, su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 9 maggio 2021.
  30. ^ Strade e veicoli circolanti, su provincia.cremona.it. URL consultato il 24 luglio 2018.
  31. ^ Notizie tratte da Il porto di Cremona[collegamento interrotto], link visitato il giorno 8 agosto 2009
  32. ^ Matteo Berselli, Pizzighettone. Nave. La ‘Mattei’ trasloca e va in rimessaggio, in La Provincia, 10 febbraio 2017.
  33. ^ Matteo Berselli, Pizzighettone. Turismo. La Capinera è in Adda prima mini crociera, in La Provincia, 12 aprile 2017.
  34. ^ Studenti iscritti e laureati nelle università provinciali (A.A. 2020-2021) (PDF), su provincia.cremona.it. URL consultato il 31 ottobre 2021.
  35. ^ Musei, raccolte museali e archivi, su provincia.cremona.it. URL consultato il 31 ottobre 2018.
  36. ^ Ecomuseo Isola Dovarese, su comune.isoladovarese.cr.it. URL consultato il 31 ottobre 2018.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN150100449 · LCCN (ENn80150136 · GND (DE4085356-1 · BNE (ESXX5387238 (data) · J9U (ENHE987007564313705171
  Portale Lombardia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Lombardia