Saxon (gruppo musicale)
Saxon | |
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La band in concerto nel 2009 all'Sonisphere Festival a Pori, in Finlandia | |
Paese d'origine | Regno Unito |
Genere | Heavy metal[1][2][3] Hard rock[1][3] NWOBHM[1][2] |
Periodo di attività musicale | 1977 – in attività |
Etichetta | Carrere Records Capitol Records Enigma Records Charisma Records EMI Mayhem Records CMC Records Roadrunner Records SPV Records |
Album pubblicati | 46 |
Studio | 23 |
Live | 9 |
Raccolte | 14 |
Sito ufficiale | |
I Saxon sono un gruppo musicale heavy metal britannico proveniente da Barnsley, Yorkshire, in Inghilterra (Regno Unito), fondato nel 1976 da membri dei Son of a Bitch e dei Coast.
Tra i gruppi di punta dell'ondata NWOBHM, i Saxon conquistarono il successo con i famosi tre album Wheels of Steel (1980), Strong Arm of the Law (1980) e Denim and Leather (1981), grazie ai quali conquistarono un posto tra i grandi nomi dell'heavy metal. I Saxon hanno venduto quasi 23 milioni di copie in tutto il mondo[senza fonte] e hanno influenzato molte band metal come Metallica[4] e Megadeth[5].
Storia del gruppo
[modifica | modifica wikitesto]Uno dei gruppi di maggior successo della corrente musicale New Wave of British Heavy Metal, i Saxon conobbero un periodo di discreto successo commerciale nella prima metà degli anni Ottanta: una serie di album particolarmente ispirati, accompagnati da intensi tour per tutto il mondo, sia in veste di headliner che di supporto a gruppi più famosi quali Motörhead e Mötley Crüe, portarono la band ad ottenere diversi piazzamenti nelle classifiche britanniche. Il positivo riscontro commerciale segnalò la giovane formazione britannica all'attenzione della casa discografica EMI, la quale approfittò nel 1983 della rescissione del contratto da parte del gruppo britannico con la Carrere Records, con la quale erano stati pubblicati i primi sei album.
Esordiscono nel 1979 con la loro prima uscita discografica, l'album verrà intitolato Saxon, dalle sonorità classiche dell'Hard Rock di quegli anni, anche se rimarrà un classico degli anni 70'.
La fortuna del gruppo, iniziata con album storici della NWOBHM come Wheels of Steel (1980), Strong Arm of the Law (1980) e Denim and Leather (1981), dura ancora qualche anno, con l'uscita degli album Power & the Glory il più venduto della loro carriera (1983, stesso anno in cui si esibirono come ospiti al Festival di Sanremo, proponendo alla platea dell'Ariston il singolo Nightmare), Crusader (1984) che vendette 2 milioni di copie e Innocence Is No Excuse (1985), per poi esaurirsi bruscamente sul finire del decennio, con un marcato cambio di stile, reso più melodico sulle scie dell'AOR con album come Rock the Nations (1986) e Destiny (1988), che delusero sia il pubblico che la critica, e soprattutto la EMI, che non volle prolungare il rapporto di lavoro con il gruppo.
La band ha cominciato a riavvicinarsi allo stile iniziale durante i primi anni novanta. Con album come Solid Ball of Rock (1991), Forever Free (1992) e Dogs of War (1995) il gruppo riuscì a scavalcare il brutto periodo e a recuperare parte della fiducia e del successo commerciale perduti, senza però riuscire a ripetere i clamorosi successi di inizio carriera. Con Dogs of War Graham Oliver, in dissenso con le scelte musicali del gruppo, abbandonò prima del tour e riformò l'anno successivo i Son of a Bitch con Dawson e Gill.
Verso fine anni novanta e primi anni 2000, il gruppo si avvicina ad uno stile decisamente più duro, distaccandosi totalmente dall'hard & heavy con Unleash the Beast (1997), Metalhead (1999), Killing Ground (2001), Lionheart (2004) e The Inner Sanctum (2007). Nel 2009 è stato pubblicato Into the Labyrinth. Nel 2011 esce Call to Arms. A febbraio 2013 pubblicano l'album Sacrifice e nel 2015 pubblicano l'album Battering Ram. Il 2 febbraio 2018 è uscito il nuovo album Thunderbolt, il ventiduesimo della loro carriera, mentre nel marzo 2021 esce il ventitreesimo lavoro della loro discografia, Inspirations.
Curiosità
[modifica | modifica wikitesto]La loro Freeway mad, tratta da Wheels of Steel fa parte della colonna sonora del film di Steno Fico d'India. Inoltre la loro canzone "Everybody Up", tratta dal loro album Innocence Is No Excuse fa parte della colonna sonora del film Dèmoni di Lamberto Bava.
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]Formazione attuale
[modifica | modifica wikitesto]- Peter "Biff" Byford – voce (1977–presente)
- Doug Scarratt – chitarra (1995–presente)
- Brian Tatler - chitarra (2023-presente)
- Nibbs Carter – basso (1989–presente)
- Nigel Glockler – batteria (1982–1987; 1989-1999; 2006-presente)
Ex componenti
[modifica | modifica wikitesto]- Paul Quinn – chitarra, cori (1977–2023)
- Graham "Oly" Oliver – chitarra, cori (1977–1995)
- Steve "Dobby" Dawson – basso, cori (1977–1985)
- Paul Johnson - basso (1986-1988)
- Nigel Durham - batteria (1987-1989)
- Fritz Randow - batteria (1999-2004)
- Jörg Michael - batteria (2004-2006)
- John Hinch - batteria (1977-1978)
- Pete "Frank" Gill – batteria (1978–1982)
Discografia
[modifica | modifica wikitesto]Album in studio
[modifica | modifica wikitesto]- 1979 - Saxon
- 1980 - Wheels of Steel
- 1980 - Strong Arm of the Law
- 1981 - Denim and Leather
- 1983 - Power and the Glory
- 1984 - Crusader
- 1985 - Innocence Is No Excuse
- 1986 - Rock the Nations
- 1988 - Destiny
- 1991 - Solid Ball of Rock
- 1992 - Forever Free
- 1995 - Dogs of War
- 1997 - Unleash the Beast
- 1999 - Metalhead
- 2001 - Killing Ground
- 2004 - Lionheart
- 2007 - The Inner Sanctum
- 2009 - Into the Labyrinth
- 2011 - Call to Arms
- 2013 - Sacrifice
- 2015 - Battering Ram
- 2018 - Thunderbolt
- 2021 - Inspirations
- 2022 - Carpe Diem
- 2023 - More Inspirations
- 2024 - Hell, Fire and Damnation
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Eduardo Rivadavia, Saxon, su AllMusic, All Media Network.
- ^ a b nolifetilmetal.com - Saxon
- ^ a b rockdetector.com - Saxon Archiviato il 1º febbraio 2008 in Internet Archive.
- ^ (EN) Metallica | Similar Artists, su AllMusic, All Media Network.
- ^ (EN) Megadeth | Similar Artists, su AllMusic, All Media Network.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Saxon
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su saxon747.com.
- PlanetSaxon (canale), su YouTube.
- (EN) Eduardo Rivadavia, Saxon, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Saxon, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Saxon, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Saxon, su Encyclopaedia Metallum.
- (EN) Saxon, su Billboard.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 151431868 · ISNI (EN) 0000 0001 0945 3696 · LCCN (EN) n92101150 · GND (DE) 16040633-X · BNE (ES) XX136025 (data) · BNF (FR) cb139063681 (data) |
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